Poesie personali


Scritta da: geggio
in Poesie (Poesie personali)

Lupo

Volo nel vuoto più totale
prima o poi
la farò finita

l'alcol mi da la carica
posso vivere ovunque
ma non qui
vorrei essere sempre in questo stato
leggero e piacevole
euforico

solitario ma felice
questo mondo di uomini
mi disgusta

ascoltare ed annusare come un animale
un animale
questo è vivere

vi credete intelligenti
mangiate merda

ciechi di spirito

persi nel vostro vanto
mi fate schifo

vorrei ululare come un lupo
le stelle e la luna farle mie
il mio sfondo

siete ingordi
e tristi
devo sopportarvi

ma fottetevi
stupidi esseri

non è uno sfogo
ma un semplice essere

vivete senza paura senza pensieri
e il mondo diventerà vostro

questo mondo è mio
ululando alla luna.
Composta sabato 19 marzo 2016
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    Scritta da: geggio
    in Poesie (Poesie personali)

    Ho sete

    Vivo nel lercio
    Attendo cambiamenti
    Vivo il momento
    Perso perplesso
    Pazzo

    Mi hanno ucciso l'anima
    L'ultima e poi andiamo

    Mi spengo tra quattro mura
    Lascio tutto
    Domani vado alla ricerca

    Credi, crea, vivi

    Arrenditi nell'aldilà
    Sei vivo
    Combatti

    Un altra birra per favore...

    Mi accendo come una sigaretta
    Poi muoio
    Come un temporale

    Cazzo... Una cazzo di birra!
    Ho sete!

    Segui il mio labiale
    L'amore è finito

    Lasciati andare
    Il sogno devi cercare

    Non ti arrendere

    Io alla fine, la sto bevendo...

    Questa vita infame!
    Composta sabato 19 marzo 2016
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      in Poesie (Poesie personali)

      La natura dell'amore

      Al vivido tepore
      dei raggi del sole
      si risveglia la natura
      in tutto il suo splendore,
      gli alberi sono in fiore
      e sul verde dei prati
      variopinti colori
      con una farfalla che vola
      di fiore in fiore.
      È già primavera
      e al profumo dei cuori
      risorge l'amore
      secondo il disegno
      di nostro Signore,
      sempre più offeso
      da assurde pretese
      che riducono la vita
      a un vero mercimonio
      senza il sigillo del matrimonio.
      E la maternità surrogata,
      davvero tanto involuta
      perché arreca offesa
      all'anima del nascituro,
      concepisce da qui
      lo squallore della vita.
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        Scritta da: Gigliola Perin
        in Poesie (Poesie personali)
        Quante volte ho alzato gli occhi
        ed ho sognato.
        Ora guardo la strada innanzi a me
        e sorrido al ricordo di come le stelle illuminavano
        il mio sguardo colmo d'illusioni,
        la Donna continua il suo cammino
        con gli occhi lontani nel tempo
        ed il cuore colmo d'amore
        che profuma di passato.
        Lei cammina
        segue quella linea sottile
        che è il suo futuro,
        prosegue il viaggio senza arretrare,
        ciò che di bello la vita le poteva donare lei l'ha avuto
        e nulla teme del avanzare del tempo.
        Il suo viso non ha rimpianti, non ha rimorsi,
        solo un piccolo grande segreto
        dentro l'Anima Sua che le tiene la mano
        mentre il mondo s'allontana da lei!
        Composta mercoledì 16 marzo 2016
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          Scritta da: Cristallina
          in Poesie (Poesie personali)

          Vento

          Agiti, smuovi,
          col tuo vortice innalzi e
          brutalmente fai ricadere.

          Impaurisci,
          ed ai miei occhi sgomenti
          ti riveli

          Il cuore spera in una tregua
          e la tua violenta rabbia
          diventi solo ossigeno per il mio corpo
          e serenità per la mia anima.

          Tu, vento
          mi ricordi la mia vita,
          spesso stanca di essere
          centro di una bufera.

          Poco tempo le resta
          per ossigenarsi
          dal suo rabbioso vortice che

          Come te:
          agita, smuove, e
          brutalmente mi fa ricadere.
          Composta giovedì 17 marzo 2016
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            in Poesie (Poesie personali)
            D'impetuosa gioia
            vestii il mio corpo,
            coperto per tempo
            da neri coriandoli
            di rancore.
            Indossai le mie stelle migliori
            per far tornare un po' di colore.
            Per sussurrarti che magari
            potevi tornare,
            anche restare.
            Mi ci specchio ancora nei ricordi,
            ancora cerco di assomigliarti.
            Nascosti negli abissi di ieri,
            restano prigionieri i miei pensieri
            e ancora non ti so spiegare
            com'era esserci quando tu non c'eri.
            Sovente faceva male
            rimuginare su quelle parole,
            tu, nei ricordi,
            eri amore.
            Composta venerdì 11 marzo 2016
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              in Poesie (Poesie personali)
              La mia voce
              riecheggerà nella tua mente,
              tornerà a tormentarti,
              sfiorarti prepotentemente.
              Ciò che a lungo ha taciuto,
              ciò che mai hai saputo,
              lentamente ti prende,
              silenziosamente torna a parlare.
              Riecheggerà la mia voce
              e sarà temporale.
              Composta venerdì 11 marzo 2016
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