Come la pioggia che cade lenta, bagna uomini e terre, dona speranza a chi è assetato e lava chi è sporco diventa tempesta ed uragano, suono scrosciante che spazza via ciò che è di troppo, impuro e sbagliato. Coma la neve che offusca ricordi e dolori, delusioni, si trasforma in valanga e distrugge ciò che incontra sulla sua strada; allo stesso modo siamo noi: tu pioggia, io tempesta. Tu neve, io valanga.
Avrebbe voluto sogni facili da raggiungere, il sole ad abbronzarle la pelle d'estate e la neve a coprirla d'inverno. Avrebbe voluto un tempo lento, disegni colorati alle pareti e scrivere poesia. Viaggiare per terra e per mare, conoscere uomini e donne di mille colori diversi e raccontarne gli occhi, gli odori, i sapori. Avrebbe voluto assaggiare il mondo con la bocca e le mani, come i bambini. Avrebbe voluto una pace che non finisse alla sera e non le lasciasse incubi da combattere. Avrebbe vissuto d'amore e fantasia, si sarebbe fidata del mondo, e avrebbe scritto storie di felicità.
Ti ho stretta quando hai avuto bisogno, consolata quando è servito, fatto ridere quando ho potuto, aiutata quando è stato possibile.
Eppure sono un mostro.
Ero felice quando ti ho conosciuta, euforico quando ti ho capita, contento quando ho imparato a volerti bene, confuso quando ho capito di amarti.
Eppure sono un mostro.
Un mostro perché non ho capito, un mostro perché non ho compreso, un mostro perché non ho proseguito a farmi del male, un mostro perché continuo ad amarti.
Si, sono un mostro.
Mi reputi uno che gode del dolore degli altri, un finto amico, uno che rinfaccia, un bastardo.
Tutto si sta calmando, la tempesta è finita, il Silenzio regna sovrano in un Cuore dove ormai le Emozioni non si sentono più la maggior parte sono morte nel Primo maremoto delle Incomprensioni dove le onde della Falsità mietevano Vittime lente e silenziose, quelli rimasti alzarono lo sguardo e con fatica riprovarono a ricominciare, ma il Destino come un Bambino giocava con il mio Cuore pezzato e adesso dopo la Seconda tempesta nell'Isola della gioia terrestre sono rimaste soltanto Anime Tormentate di vecchi Ricordi...
Rosso il cielo, carico di neve, vapor che si fa sostanza, prima e materia, poi.
Rosso il cuor, carico d'amore, sentimento che si fa materia, prima e sostanza, poi.
E per l'amor come la neve se l'incontro di correnti che in terra son le anime in questo cielo immenso della vita, genera reazione nulla potrà mai contro l'inarrestabile poter della sua azione.
Forse il destino ci ha fatto incontrare... Ogni sera ammirando il cosmo rimango a contemplare una Stella. Una Stella... che invidiata da tutto il firmamento per la sua bellezza per il suo splendore per il grande cuore. Una Stella vera e viva capace di illuminare anche i momenti più bui. Una Stella in grado di ascoltare e consigliare Una Stella capace di amare e soffrire. Forse non una Stella ma un angelo cherubino. Il mio angelo... Forse un dono di Dio... non poteva farmi dono più bello. Rimango estasiato ad osservarti mentre pulsi e abbagli le altre Stelle facendo sì che tutto il firmamento brilli solo di te. Non spegnerti mai dolce Stellina continua a illuminarci con il tuo sorriso e la tua felicità. Sii sempre umile come sei. Grazie d'esistere.