Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)

Un immenso foglio bianco

L'ultima pagina di questo libro
si è chiusa in modo lieve
forse aiutata
dal dolce scender della neve

che come copertina
è scesa a ricoprir
l'anno ormai... vecchio... stanco

facendoci trovare pronto
stamattina
un nuovo immenso foglio bianco

che tutti noi
saremo pronti a ricoprir d'amore
scrivendo le parole che ci detta il cuore

felici di poterle indirizzare
in ogni dove
contenti di sapere
che qualcuno nelle nostre righe
ritrovi il suo colore
e perché no!
Alleviare qualche piccolo dolore

il primo foglio bianco
di questo nuovo libro
mi trova con la gioia dentro al cuore

siamo nel nuovo anno
e siamo ancora qui

a scrivere... d'amore.
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    Scritta da: Paolo Olivari
    in Poesie (Poesie personali)

    Buon Anno 2009

    Scende la neve in questa notte speciale
    che trova la storia di un intero anno finire
    con un count down che termina pian piano
    ai rintocchi ritmici di mezzanotte...
    Scende la neve in questa notte festosa
    che trova tante persone abbracciate nel mondo
    pronte a brindare alzando i calici o pronte
    ad emozionarsi per non poterselo permettere...
    Scende la neve in questa notte illuminata
    dai razzi e dai petardi lanciati verso il cielo
    quasi a chiedere un aiuto dal Creatore
    per il nuovo anno simile ad un neonato...
    Scende la neve in questa notte italiana
    ed i barboni si stringono nei loro cartoni
    oppure s'allineano verso i centri d'accoglienza
    tanto noti ai nostri fratelli immigrati...
    Scende la neve sui loro capi scoperti
    e la sua gelida carezza li fa rabbrividire,
    loro abituati ad altri climi e ad altre storie,
    loro abituati a radunare le loro grandi famiglie...
    Scende la neve in questa notte fatata
    e la festa si dissolve pian piano com'è nata,
    mentre si posano i vestiti luccicanti
    e gli occhi si chiudono, tanto stanchi...
    Scende la neve e l'anno nuovo è pronto
    a far sognare intere generazioni, misterioso
    come misterioso è il cammino di Voi, Amici
    pronti a narrare qualche frammento di storia
    a chi si fa largo nei meandri del cuore...
    cosa Augurarvi, dunque, se non la gioia,
    la serenità, la fraternità, la bontà, la carità?
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      Scritta da: Rolla Gabriele
      in Poesie (Poesie personali)

      Artefice del nuovo Anno

      Trascorrono gli anni,
      oggi più veloce di ieri,
      destrieri inbizzarriti
      erranti senza sosta
      in una realtà
      di cui l'essenza è la sola difficoltà

      E oggi come ieri,
      cerchiam l'appiglio
      nel punto finale
      dell'interminabile figura,
      che chi la segue,
      or sarà all'inizio,
      della fine,
      o alla fine,
      dell'inizio.

      Ed ignari della nostra sostanza più vera,
      fluttuiamo,
      nel marasma
      di una vita ordinata,
      nella frenesia
      di una vita tranquilla,
      nel terrore
      di un domani certo,
      nell'amore,
      di un'esistenza meschina.

      Or che in un nuovo
      ultimo giorno sei giunto,
      interrompi per un istante il tuo vagare.

      Rinasci ora e per sempre,
      ad ogni istante,
      nell'infinito presente,
      unico vero sinonimo
      della tua ragion dell'essere.

      Non tentar l'ingegno
      nell'escogitar qualche tranello,
      ma come l'aria alimenta il fuoco,
      fa che l'amor di una nuova esistenza incendi il tuo cuore,
      e come disse il sommo poeta,
      che quella poca favilla
      sia la sostanza di una gran fiamma seconda

      Rivoluzione dell'animo,
      "fattor che si fa sua fattura",
      artefice del nuovo anno,
      artefice della tua esistenza!
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        in Poesie (Poesie personali)

        L'uomo che giocava con le parole

        Un giorno vidi un uomo, un uomo strano a dire il vero
        chi egli fosse tuttora rimane per me un mistero.
        Era un soggetto alquanto singolare
        ciò che lui faceva nessun altro lo riusciva a fare.

        Lui giocava, sì, avete capito bene, giocava
        e di nient'altro si interessava.
        Come i bambini le novità scopriva
        ma solo di carta e penna si serviva.

        Giocava con le parole, sue amiche erano le congiunzioni
        che usava come i mattoncini delle costruzioni
        per creare palazzi fatti per misteriosi abitanti,
        sue compagne erano le virgole e i punti suoi fedeli aiutanti.
        Con un verbo dava il movimento ad un soggetto
        con un aggettivo o un'apposizione arricchiva un concetto.

        Se le parole non erano contente di stare come stavano
        e con lui stonate si lamentavano
        egli minimamente si indispettiva
        cominciando invece una nuova trattativa
        subito le accontentava con un articolo o un verbo in più o in meno.

        Una vita del genere a molti provocherebbe noia,
        ma non per l'uomo che giocava con le parole, ogni giorno era una sfida e una gioia
        accontentare un verbo, litigare con un complemento
        tutto questo per lui era un vero divertimento!

        C'era chi lo credeva pazzo, a vederlo lì seduto a conversare con la sintassi,
        c'era chi lo credeva un genio, chi lo chiamava poeta, scrittore, professore!
        Ma in verità a lui non interessava, l'unica cosa che lo intristiva
        era lasciare le parole alla deriva.

        Come venne così se ne andò un giorno mai più lo si trovò.
        Io ancora credo che lui giochi con le sue amate parole
        con cui trascorreva felice tutte le ore.
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          Equestri giochi

          Acropoli di vento e sabbia
          rigano bianchi desideri
          rami di bianco tufo sorreggono i pensieri

          intrinseche le larghe vie d'uscita
          scorci di panorama
          visioni d'aria respirata

          tesori ricoperti dalla storia
          oltraggi graffittari
          insultano memoria

          tensione illumina le scure notti secolari
          nelle elettriche visioni plateali

          lapilli lavici infuocano parole
          equestri giochi magici

          si mescolano al sole.
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie personali)

            Righe di scogli

            Arcobaleni sagomati nella sabbia
            lambiscono i sentieri
            esportazione sottobanco
            di futili pensieri
            seguendo stelle d'ormai sfocata luce
            sentendo voci roche
            bagnate da liquor di noce
            asciutto è il suono di grasse andate feste
            nature morte... ferme
            come le tende alle finestre
            darsene chiuse da naufragate situazioni
            righe di scogli immobili infrangano emozioni
            alte maree sommergono
            doveri e frustrazioni.
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              Scritta da: Franco Mastroianni
              in Poesie (Poesie personali)

              Senza un approdo

              Trasporta amore il fiume che attraversa la mia anima
              ma la paura delle sue correnti... delle sue rapide... le anse
              i continui mutamenti
              stravolgono lo scorrere dei sentimenti

              Toccare sponde dolci senza un approdo per il cuore
              e ritornare al centro portando dietro me
              scie di dolore

              Ho già calato ancore nei miei fondali
              per rimanere fermo
              cercando appigli... senza assorbire i mali

              Ma il vento strappa i miei legami
              e scivolano via le tue... dalle mie mani

              Porta con se i colori dell'amore
              il lungo fiume che mi divide l'anima
              ma non ho più paura delle sue correnti
              il cuore è calmo
              e segue lo scorrere dei sentimenti.
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