Come travolto dalla corrente è il mio cuore quando arriva il mio amore. Spruzzato da gocce di felicità canta una dolce melodia che mi abbraccia ed inebria. Ma quando il mio amore va via non c'è più melodia solo malinconia che, piano piano, la felicità porta via.
Lui che lenisce le ferite, appiana la tempesta dei pensieri, con il suo fare lento ci travolge, ci sconvolge ci culla... e poi perché? Per farci metabolizzare ciò che siamo da sempre...
Per un attimo ho sperato di essere premiato, fermo immobile con lo sguardo su di te ho aspettato.
Senza disagio penso che sei un'emozione, sei più di un libro e di una bella canzone, sei un tuono a ciel sereno, sei un respiro a cuore pieno, sei la grandine di primavera, sei il sorriso che prima non c'era, sei ciò che sei sempre più nei pensieri miei.
Perdona la mia franchezza, pensa se a dirtelo fosse una carezza o lo sguardo libero sulla tua dolcezza.
Non aver paura di ciò che penso, tanto è solo un pensiero dentro, è ciò di cui mi nutro per vivere, senza questo tutto sarebbe cenere.
Araba Fenice così io sarò. Grazie a te io rinascerò.
La vita è una partita e noi... siamo le carte ci mescoliamo prendiamo posizioni a volte siamo numeri... figure colorate dipinti così bene che sembriamo forme d'arte
Ma attenti a non cader fuori dal mazzo se succede restiamo lì... in disparte
Questa partita è molto strana da giocare se lasci trasparire l'umiltà non riesci ad arrivare ti costringono a barare
Sopra a questo tavolo da gioco non rotondo perché schiacciati ha i poli grazie alle nostre paure son più le volte che ci ritroviamo soli
Perché vogliamo vincere arrivare a tutti i costi e se giocando buttassimo sul tavolo le nostre verità? Tutti i problemi che teniam nascosti?
So che non sarò mai una grande carta un grande giocatore perché in simbiosi ho sempre il cuore
Ma organizzerei una partita con in palio un'emozione che faccia nascer dentro a chi la vince il senso dell'appartenenza e della partecipazione
La vita è una partita e noi... siamo le carte e quando cominciamo ad ingiallire ci mettono da parte.
Mille passi trovo dentro al cuore, mille anni di solitudine, che orrore, mille volte ho sbattuto contro un muro, ora vedo il sole, niente lo oscura.
Tanti colori dipinti su una tela, la mia anima più possibile sincera, scarabocchi di una vita traballante, ora ho raggiunto la pace, quella del sangue.
Fatti e desideri andati in fumo per arrivare a un domani digiuno, avevo la tavola imbandita, no la vedevo, scorrevo la vita tra le dita.
Quello che più conta nel mio mondo strano sono coloro a cui dono amore e non invano, sono i colori che fanno apprezzare un quadro, non il buio di un cuore tetro.
Ho chiesto perdono e mi è stato dato, la dritta via ho seguito, ho trovato un sorriso sincero e ho perdonato chi di me ha fatto strage e se ne è andato.
La vita è fatta per essere vissuta, non esiste pegno per barattarla, una ne hai avuta, non gettarla in fondo ad un oscuro sogno, vivila così e non ci sarà disdegno...
Accontentarsi alle volte sembra poco, raggiungere il successo non ha scopo, solo quello di farci perdere di vista chi ti vuol bene senza dire basta.
Spesso ti ritrovo nella mia poesia, fitta tra le mie rime come una dolce melodia.
In quel sapore amaro intenso di caffè di quei momenti caldi trascorsi accanto a te.
Ricordi un po' lontani che non puoi dimenticare li senti fra le mani, ma non li puoi più afferrare.
E ci resta solo il lusso di sfiorarci in una foto, pur sapendo che è un foglio freddo ma ci scalda come un vero fuoco.
Ciò che sento in questo momento è lo stesso rimpianto che provi anche tu di non averti offerto in quell'istante quella carezza che non ti darò mai più!