Bianca e leggera ti cerco la sera vorrei tenerti qui nella mia mano ma dove ti trovo, sei a Roma o a Milano? Perché non rimani più spesso al mio fianco lo sai che con te non mi sento mai stanco un giorno con te ne vale la pena sai farmi gioire anche se non sei in vena chi non ti conosce di te parla male sarai pure buona, però sei fatale ma lasciali dire, non te ne curare chi dice così se la vuole tirare è vero, però, che fai anche soffrire perché tu spezzi il cuore, fai proprio morire sei li, attraente, una linea perfetta che bello io e te, e poi una sigaretta quando ti vedo sento già un groppo in gola tu sei la migliore, di tutte la sola con te io potri anche piantar radici riempir co, tuo odor tutte e due le narici vivo pensando al prossimo incontro vieni, ti aspetto, io qui sono pronto problemi di peso, ma chi, proprio tu? Potresti pesar giusto un chilo di più ma dai che vai bene, fai colpo lo stesso chi è quello scemo che ti butta nel cesso? Vuoi farti più scura ma a me piaci chiara vai bene così, sei già tanto cara se sto un po' con te sono già in Paradiso lo notano in molti, mi cambi anche il viso ti do appuntamento spero a tra breve mio piccolo candido fiocco di neve.
Le parole non dette si nascondono tra le pieghe di un cuore malato nascendo da sentimenti oppressi dalla dura realtà Le parole non dette cadono nel fango in una lacrima salata confondendosi tra i singhiozzi Le parole non dette son quelle che la notte si trasformano in sogni e che la mattina ti fanno alzare sperando in un' illusione Le parole non dette son quelle che ti fanno prendere carta e penna e scrivere scrivere scriver
Le parole non dette son quelle che fanno piangere gli angeli bagnando fogli e vestiti Le parole non dette forse saranno ascoltate di nascosto Le parole non dette in fondo non appartengono né all'uomo né all'umanità ma solo al Tempo.
Me ne voglio andare in riva a un fiume trovare una pozza, in un suo gorgo annegare il cuore e la vita trafitto dalle ire di un vento diaccio oltre le nebbie e le cime un'ultima volta puntare la falarica dello sguardo al vano immortale poi ancora sputare su ricordi e amore deturpare in eterno figure e visi... Me ne voglio andare in riva a un fiume come fronda arsa tombare nell'acqua sentire il risucchio prossimo del mare l'inutilità della luce e del sole restituire allo spazio e al tempo informi una vita che non chiesi. Quanta e quale viltà necessita per chiudere la rappresentazione annichilirsi dietro al sipario e confondersi col suo buio!
Uscita allo scoperto, chi mi aiuta? Chi Vedo intorno a me una leggerezza incomprensibbile Io che rimasi sola commisi mille errori perché la mente era avvolta dal dolore unico vero padrone del cuore L'unica ricchezza mia quella casa che era del povero padre mio che vendetti mi portava dolore Legge non essere nullità, per chi ha dato il cuore e ha creduto in te Non farmi dire che ho sbagliato!
Profumo di gioia nell'attesa e la zampogna risuona in alto per la stretta via. L'eco rimbomba lieto da monte a valle corro festosa già treccine sciolte. La voce trepida di mia madre ferma solo i miei piedi ma non placa la fretta del cuore. Le rustiche casette fiorite sono di giovani donne con poppanti al seno. Belati di agnelli nelle stalle odor di latte, di campagne intorno, lontano nitriti di cavalli ed abbaiar di cani. Presepio di vita. Tintinna lieto il suono di campane e pioggia di stelle rilucente arriva dalla strapiena chiesa. Freddo pungente intorno caldo tepore nel cuore fanciullo ricco di sacri affetti e di speranze certe.
Nella mia solitudine penso a te le mie labbra sussurrano parole che trasportate dal vento arriverà un giorno quel momento che toccherà, l'udito tuo, il mio sentimento; per poi scendere giù sino al cuore così da rempirlo del mio più sincero Amore.
Fidarmi di te è stato bello, sorriderti è stato spontaneo ed inatteso, ti sei preso il mio cuore colmo di affetto, felicità e tensione... Potevo quasi toccarti, ma tu abile burattinaio, manovri gli altri come marionette e quando non son perfette, le butti via.
Piedi nudi, stanchi, gonfi, lividi di freddo calcano le strade affollate di gente che si affretta a riempire i carrelli della spesa di tutto e di niente e, presa, ignora che, proprio sulla stessa via, la povertà ricalca il suo percorso; grandi occhi azzurri innocenti, supplichevoli, lucenti... un bimbo sorride speranzoso, il pane, un bene a lui prezioso, ha fame. Incrocio lo sguardo smorto e spento, tendo la mano... gioioso, un lungo abbraccio, segue. È tenero scambio di cuori.
Chissà perché ogni anno nel periodo natalizio si aprono le ante dell'armadio e accatastato in fondo c'è un vestito messo lì che tu indossi come fosse un vizio Lo provi se ti cade ancora bene lo spolveri... non molto per far vedere che anche tu hai delle pene però ti senti bene con te stesso esci di casa... e adesso? Cominci a camminare tra la gente mostrando il tuo vestito la pregiata stoffa... la misura e spari con la bocca frasi d'amore ma si sente non è la tua natura Ricerchi allora nelle tasche le frasi dette l'anno prima ma inciampi nei falsi pensieri e ti cade qualche rima se poi per caso incontri amore vero allacci i tuoi bottoni e ti chiudi come un muro non hai altra scelta se hai il cuore duro Ritorna verso casa apri l'armadio e posa il tuo vestito del Natale non c'è bisogno di truccarsi forse... facendoti del male Esci di casa vestito solo del tuo cuore e non avrai bisogno di mentire vedrai che lui saprà trovar per te parole che parlano d'amore cerca negli occhi della gente ci troverai mille colori e sentirai la gioia il pulsar dei cuori Se poi incontrerai qualcuno vestito con un abito che ti ricorda il tuo anzi... uguale digli col cuore che non serve a niente esser buoni solo a Natale.