Credevo che l'amore, fosse solo un insieme di tante belle parole. Credevo che nel mio cuore, ci fosse spazio solo per il dolore. Credevo che davvero non esistesse, una donna che mi rapisse. Ma in quel giorno di primavera, ho incontrato una donna... una donna vera. Hai riempito il mio grande cuore, di Poesia, Musica e Colore ed ora che scrivo queste parole, la mia vita ha finalmente un senso, perché il tuo profondo amore... è diventato immenso.
Miscele di profumi... invadono le stanze erbe aromatiche fiori di provenza lasciano gusto forte a debole pietanza evasa dalla pentola... in racchiusa latitanza.
Battito d'ali... battito di ciglia aprire porte scatto di maniglia nascoste soluzioni oltre le soglie ante a ribalta fan scivolare depositate foglie nuove vetrate nella mente eludono le voglie.
Quando arrivi al punto in cui non credi più a niente... fermati! Siediti un attimo e guardati attorno... prendi le tue mani e sentile mentre le passi sul tuo viso... forse piangerai forse urlerai e griderai chiedendo un perché... forse respingerai una mano amica forse tu per primo ti dirai che hai sbagliato tutto e forse passeranno giorni ed intere notti di un vuoto immenso arriverai forse a non vedere nessun colore e arriverai a chiedere e a provare di essere diverso da ciò che sei sempre stato... ma fermati! Sentirai pian piano la voglia di muovere un primo passo su una strada che nemmeno pensavi esistesse avrai paura... camminerai e spesso ti fermerai, ritornerai su i tuoi passi con mille domande senza la risposta di nessuno, ma cammina! Si cammina! Non te ne renderai conto subito, eppure ti accorgerai di percorrere una strada nuova e nello stesso momento di attraversare proprio ciò che ti aveva portato a non credere più a niente! Ci sono ponti sospesi tra profondi precepizi, e c'è un cielo che a volte ci sembra troppo lontano eppure tutto si può attraversare e tutto è più intorno e dentro di noi più di quello che noi stessi possiamo sentire e abbracciare.
Come la pioggia che cade lenta, bagna uomini e terre, dona speranza a chi è assetato e lava chi è sporco diventa tempesta ed uragano, suono scrosciante che spazza via ciò che è di troppo, impuro e sbagliato. Coma la neve che offusca ricordi e dolori, delusioni, si trasforma in valanga e distrugge ciò che incontra sulla sua strada; allo stesso modo siamo noi: tu pioggia, io tempesta. Tu neve, io valanga.
Avrebbe voluto sogni facili da raggiungere, il sole ad abbronzarle la pelle d'estate e la neve a coprirla d'inverno. Avrebbe voluto un tempo lento, disegni colorati alle pareti e scrivere poesia. Viaggiare per terra e per mare, conoscere uomini e donne di mille colori diversi e raccontarne gli occhi, gli odori, i sapori. Avrebbe voluto assaggiare il mondo con la bocca e le mani, come i bambini. Avrebbe voluto una pace che non finisse alla sera e non le lasciasse incubi da combattere. Avrebbe vissuto d'amore e fantasia, si sarebbe fidata del mondo, e avrebbe scritto storie di felicità.