Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie personali)
Chi non riesce ad accendere il sole
sorridendo col proprio cuore,
vive fra le intemperie dei propri pensieri,
pensando che sia più giusto
salutare gli altri restando seri!
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Chi non riesce ad accendere il sole
sorridendo col proprio cuore,
vive fra le intemperie dei propri pensieri,
pensando che sia più giusto
salutare gli altri restando seri!
Nella mia vita ho visto tanti luoghi
ho incontrato molta gente
e condiviso parole e storie con sconosciuti
che mai più ho rivisto ma che mi porto dentro...
la vita è il mistero...
mi è sembrato di essere padrona del mio destino
mentre altre invece mi sono lasciata andare
a quello stesso mistero
per condurmi dove io stessa non osavo andare
c'è una voce in ogni mio respiro
ma la paura a volte è stata più forte
ho chiuso gli occhi
ma non mi sono cercata veramente
ora qui seduta ripenso e guardo le mie ali ingiallite dal tempo...
e ricordo l'odore del vento...
e quell'ultima volta che ho volato nel cielo.
Cara amica, lascia che ti dica...
ti racconto questa storia
che non è una mia paranoia...
Ma non capisco la falsità unita all'ambiguità
La poca chiarezza e la troppa sicurezza...
Il parlare che sfinisce stordisce lenisce e ferisce...
E l ipocrisia non è una cosa mia,
ma tu sparli di me e poi cerchi un contatto...
ma che mi hai preso per un mentecatto!
Bestia
Sei una bestia
ed io fuggo a causa tua
che del tuo corpo
ne hai fatto la mia condanna
Anni passano
corrono
e i miei pensieri
la tua colpa mi infliggono
Possa la tua anima marcire
come il mio corpo
dopo il tuo passaggio
uomo che hai sfogato su me
il tuo lato malvagio.
Nascosto ti osservo, il sospiro del vento apre la finestra di legno blu
e si trasporta verso di te
accarezza i tuoi capelli nocciola e il sole,
tintosi di ambra, illumina il tuo esser fine
e tinge di rame i tuoi capelli e il tuo corpo
sottile è la mia apparenza, il calore d'estate
e l'ardore che bolle nell'anima mi rende passione,
mi rende fuoco e con passo silenzioso
mi avvicino a te, alle tue spalle, prendendoti con sussulto sinistro le braccia
e lì ad un tratto appaio, dal buio alla luce, dal freddo al caldo
le mie labbra sulla tua schiena, ti contorci e un brivido e un momento
tutto si annulla per un attimo, il tuo capo cade indietro sulla mia spalla
una mano scende e stringe la tua, un'altra si porta timidamente sul tuo petto
sento il tuo respiro intenso, chiudo gli occhi e il tuo respiro per me diventa musica
il tuo respiro mi fa respirare, mi rende libero, siamo un corpo
e il sole ci illumina e la finestra è aperta
sale su l'odor del mare, in profondità i colori del tramonto
sull'orizzonte la linea perfetta delle acque
ed io poggio la mia gote sulla tua e ti sussurro:
non lasciarmi la mano che il viaggio è infinito.
Caldo, che soffoca, irrompe, sabbiosa l'aria,
ed un corpo fresco, luminoso, irradia
penetra l'aria e il cielo... cupo e afoso,
e un corpo luminoso, puro, che nasconde
sofferenza...
tanta bellezza, tanta armonia, tanta lussuria
tanta ingenuità,
che passeggia con passo insolito,
timido ma raggiante il suo essere,
cos'è!? Una donna...
colei che conquista, strazia, rende felici
con o senza inganno, colei che tradisce, che ama
che perde dignità nel farlo, che ti fa perdere dignità
perché no!?
Una donna che arrapa, eccita,
ti fa bollire il sangue torpido di passione, sesso
che ti guarda, ti deride, ti sorride, ti sorprende,
una donna che con il suo corpo può illuminare una città buia e morta
una donna che non dimentica,
che non dimentichi,
come puoi dimenticarla,
una su un milione la devi ricordare,
perché si infila nel cervello nell'anima innocentemente,
una donna... una cascata,
tanto coinvolgente che ti da pazzia
e che se ti butti dentro non sai se esci liscio, morto, depresso, deluso
o ne esci vinto meravigliato, stimolato, emozionato
una donna quella donna che prima o poi ti parlerà del tempo
del suo... del tuo... del vostro...
quella donna che prima o poi ti dirà di si,
perché pietà ne ha,
perché e pulita nel suo peccato innocente
seppur stronza,
perché lei soltanto lei sa e conosce la parola amore.
Cerco di ricordare
l'anno, il mese, il giorno,
l'ora, il minuto, l'attimo in cui io ho smesso di essere io,
Cerco di ricordare
l'istante in cui tu hai smesso di essere tu
Non so quand'è che ci siamo fusi e confusi
insieme
le menti, le anime, i cuori,
le ossa e le carni
è accaduto in silenzio,
senza avere neanche il tempo di accorgersene
Io, Tu, Tu, Io
Ma adesso il silenzio
ha lasciato spazio al rumore
Io, Tu, Tu ed Io
a quel rumore
che sa fare solo l'amore.
Vita Mia
fatta di gioie e d'incertezze
fatta di paure e di carezze
Vita Mia
che mi hai lasciata troppo in fretta
avevi forse paura della mia troppa voglia di vita?
Davanti ai miei occhi c'erano
infinite pianure
infinite discese
e infinite salite
ma erano le mie pianure, le mie discese e le mie salite.
Stelle cadenti in un'oscurità di cielo
erano i miei sogni.
Vita Mia
non mi lasciare sospesa come piuma
sono intrappolata in questo corpo
ma la mia mente vola via.
Ho solo gli occhi per vivere
ma se solo potessero esprimere
ciò che la mia anima sente
sarebbero un temporale.
Vita Mia
lasciami esplodere.
Voglio di nuovo vivere
sentire la libertà accendere ancora il mio spirito
scalfire questo scudo che trattiene la mia forza.
Vivrò ancora un giorno
certo non qui
in un altro luogo o forse spazio
neanche io lo so dire
fino a quando
Vita Mia
non ti rassegnerai
a lasciare il mio corpo
per sempre raffreddare.
Vecchi marciapiedi,
braccia materne per anime senza tempo
consegnate alla solitudine.
Quante storie e quanta vita
sul grigio dei marciapiedi.
Ricoperti da cartoni vissuti,
depositari silenziosi di lacrime,
sono il rifugio ultimo della disperazione.
Sferzati dal vento dell'imperturbabilità,
calpestati da passi anonimi e frettolosi,
abbandonati anche dall'ultimo raggio di sole.
Per tetto un cielo che, avaro,
nasconde anche l'ultima stella.
Le mani tese chiedono pietà,
gli occhi, ormai spenti, raccolgono l'indifferenza.
È tempo di guardare con gli occhi
e non con il cuore
È tempo che l'anima in balia di
un paradiso perduto torni nelle sue ragioni
È tempo che i pensieri
ritrovino il sentiero...
È tempo di riprendere
la propria dignità... è tempo.