Scritta da: Federico Caruso
in Poesie (Poesie personali)
Estasi
La luce radiosa della primavera
catturò le anime perse.
Assorto il cielo in un lind'oro di beltà
così distinta la natura soave.
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La luce radiosa della primavera
catturò le anime perse.
Assorto il cielo in un lind'oro di beltà
così distinta la natura soave.
Ci domandiamo spesso cos'è la vita, quali avventure, storie, e misteri ci nasconde.
Ci domandiamo chissà come sarà...
Ci domandiamo a quale età la perderemo o quanto durerà
A volte desideriamo perderla piuttosto che affrontarla...
Ma riusciamo a capire l'importanza e il valore che ha?
Riusciamo a capire il dono che abbiamo?
Riusciamo ad ascoltare la voce del cuore?
Riusciamo ad ascoltare la nostra coscienza?
Riusciremo a capire chi l'ha data e chi solo se la può prendere?
Quando troveremo tutte le risposte capiremo la sua importanza.
Il cielo che amo
ascolta la mia voce
come luce e anima
di una saggia innocenza.
Un filo d'azzurro
è l'unica certezza
del mio vivere.
Cammina tra le altezze
il mio destino
in bilico tra la polvere
e l'arancio del mattino.
E ciò che vedo
sopra le nuvole
è un antico infinito
che non aspetta altro
che il mio minuscolo respiro
per sussurrare alla terra
silenzi e speranze.
So che in un angolo nascosto
mi attendono le mie chiare
sembianze,
una vita diversa
un tempo misterioso.
La mia esistenza
come omaggio all'eterno
che s'affaccia.
Il mar d'inverno con le sue
burrasche mi fa trasalire.
Il mar d'agosto, placido
e armonioso mi rapisce l'anima...
"Mare mare, ma perché non m'inghiotti
con i tuoi flutti mi trascini su isole caraibiche"?
Niente più eros, solo epos.
Mare come sei vitale
Già a maggio t'assaporo
passeggiando sulla proda,
Racchiudendo un segreto
consumandosi sotto gli abissi
intrecciarsi di pensieri.
Camminando sotto la pioggia
ho dissolto i miei umori.
Sotto questo cielo plumbeo
catturai le luci delle vetrine
il neon di lampioni.
Cambia aspetto la città
la pioggia fine che stilla
tenue sulla verzura.
La natura è contenta;
un effluvio vitale ha ridato
linfa alle sue radici
Contraddizioni
In filigrana osservar la vita
quante le contraddizioni,
nonsense [...]
Non seppi mai cosa fu il vivere
In apparenza intuì l'avvilupparsi
dei fenomeni indistinti, sensi illogici
Il male di vivere spesso ho incontrato (sic)
Lo incontrai veramente per lunghi anni
Complessi dell'anima immerso nei
meandri oscuri della mente
approssimativamente valutare
ciò che in realtà potrà accadere.
Il solito domandarsi
abbandonarsi alle certezze
Quanta nostalgia...
Il dileguarsi degli anni
la lotta tra l'ideale e il reale.
Seduto a rimirar il mare,
avvolto da mille pensieri,
cade il mio sguardo
ora su un'onda,
poi su di un'altra
fin la giù in fondo
dove nulla
l'occhio mio scorge
e dico...
Orizzonte!
S'accende la mente,
s'avviano i sogni,
e passo le ore
i minuti
i secondi,
inteso a pensare
che sarà oltre sto mare?
Chi sarò se laggiù mai sederò?
Chi ci sarà
a braccia aperte ad attender di là?
E passano i giorni,
poi mese poi anni,
mi son seduto,
fresco e senza fatica
ed ora appena riesco ad alzarmi,
e abbasso lo sguardo.
Ma dove sono?
Prima la spiaggia, fiori e bei prati...
ora qualcuno si è divertito
a mescolar tutte le cose,
solo rimasto
è questo mare,
a cui lentamente
io mi avvicino
sull'acqua un riflesso d'un uomo mai visto
al che domando:
chi costui mai sarà?
Ed il mio cuore:
quello sei tu!
Da sempre seduto
a pensare ciò che sarebbe mai capitato
se altrove ti fossi trovato
se in un altro tu fossi mai nato
dimenticando che io ero qui
e ti avrei aiutato
a divenir ciò che tu hai sempre sognato
solo e soltanto se le tue gambe avessero mai camminato
E invece solo,
e seduto,
ti sei annichilito
or pronto a morire
senza riuscir nemmeno a gioire
per ciò che al mondo sei stato chiamato
in una parola...
vivere!
Riflette
Il mio cuore
La luce dei tuoi occhi
mio amore
Risuona il mio battito
Col ticchettio
Che del sentimento è risonanza
E si eleva all'unisono
Con te
Dolci pensieri
S'impadroniscono del mio animo
Lo rallegrano
Lo portano fina all'estasi
Vivo
E la gioia
Disseta
Il centro di me
Amo
E quel dolce sentimento
Satura
La mia essenza
Finalmente
Senza timore
Spalanco gli occhi
La porta del mio cuore
E il tutto si mostra meglio d'una favola
Frutto dell'amore
Io
Il cuore,
amo,
e semplicemente
vivo,
totalmente!
Nel mondo smarrito segui le orme
di un nefasto domani che non ha forme,
del tanto dolore ne fai amore
il pianto nascosto lo tieni nel cuore.
A colei a cui hai dato lo strazio infinito
dona ancora il tuo amore ferito,
nulla separa ciò che Dio ha unito,
ma nel profondo del cuore niente è proibito.
Di vita vesti i tuoi giorni,
metti il sorriso, ma non torni,
non leggi le frasi d'amore
faresti soffrire il suo cuore.
Le note si alternano strane
sul foglio del vostro giardino,
non saprai quanto è verde il destino
se non avrai mai lei vicino...
Istanti mi appartengono
di te...
Ricamano la mente...
Scaldano il tempo
di un pensiero...
Istanti pieni di te
ad ogni sguardo,
ad ogni parola,
ad ogni respiro...
E ti amo nel mio silenzio
e ti rincorro nei miei gesti
e ti accarezzo nel mio cuore.
Istanti come nubi
che lasciano al sole
illuminare giardini...
risuonanti d'echi d'amore...
Istanti dove note
accompagnano frasi di sogni...
Istanti unici per le mie labbra
che sussurrano, ostinatamente,
ti amo.