Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

La quinta stagione

La primavera è vita nuova,
pura, delicata
estate è l'ardente giovinezza,
l'autunno è il lento agonia,
l'inverno è gelido bianco vento
e c'è la quinta stagione,
la stagione della morte,
l'immaginaria d'ogni forma improbabile, è
la finzione d'un nuovo inizio angelico, e
vorrei sapere,
perché tante sofferenze nella vita, quando
è un miracolo
in un magnifico mondo di valle verdi, mari e fiori di mille colori,
di poter scoprire l'amore?
Perché uccidere le farfalle?
dal nascituro al vecchio breve il cammino,
ogni passo è un attimo di vita verso alla fine
con la croce sulle spalle,
posando nella quinta stagione,.
Composta venerdì 22 ottobre 2010
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie personali)

    Casa mia

    Luce saettante,
    si insinua tra
    gli stipiti della finestra,
    mattina,
    giorno fatto,
    luce,
    fuori c'è un
    sole pallido
    e tiepido autunnale,
    che però dà coraggio
    e allegria;
    vorrei starmene
    a casa mia,
    non uscire,
    non vedere,
    non mi interessa il mondo,
    le sue mene,
    le sue follie,
    le sue storie;
    vorrei solo rimanere qui,
    pensare alle cose mie,
    riflettere,
    prendere tempo,
    prendermela con calma,
    fare senza fretta,
    lasciare tutto com'è,
    rimandare e basta,
    stufo,
    stufo di grane,
    di problemi,
    di doverci pensare,
    voglio solo fregarmene,
    e posticipare tutto,
    anche se non si può,
    chi se ne frega,
    non ho voglia di fare,
    non voglia di andare,
    casa mia,
    casa mia;
    e l'unico posto,
    voglio solo riposare,
    non pensare,
    gettare tutto dietro,
    seguire solo i miei
    pensieri,
    essere leggero,
    libero,
    tranquillo.
    Composta venerdì 22 ottobre 2010
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Rea
      in Poesie (Poesie personali)

      Inaspettatamente

      Inaspettatamente un giorno ho conosciuto te.
      Inaspettatamente mi sono persa nei tuoi occhi.
      Inaspettatamente mi sono innamorata di te.
      Inaspettatamente sei diventato il mio ragazzo.
      Inaspettatamente abbiamo fatto l'amore.
      Inaspettatamente mi sono sentita tua.
      Inaspettatamente sei diventato la vita mia.
      Inaspettatamente un giorno te ne sei andato via.
      Composta giovedì 21 ottobre 2010
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Bramante
        in Poesie (Poesie personali)

        Questa notte donna, fammi un regalo

        Questa notte donna, fammi un regalo!
        cattura la polvere di stelle nei tuoi corvini capelli
        lasciali ondeggiare come il tempestoso mare
        smuovi l'aria immobile della buia stanza
        soffia come il glaciale vento del nord,
        agghiacciami;
        o il caldo vento del deserto che smuove le dune,
        tu smuovimi l'anima;
        diventa una candela e colami la cera addosso,
        bruciami la pelle,
        dammi un'emozione forte,
        ti prego!
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Bramante
          in Poesie (Poesie personali)

          Questa notte donna ti farò un regalo!

          Questa notte donna ti farò un regalo!
          Prenderò una coperta di stelle e ti coprirò il viso, i sogni vanno illuminati!
          Prenderò il silenzio lo chiuderò nel tuo cuscino di piume d'angelo, dove adagerai la tua leggera chioma.
          Soffierò il deserto nei tuoi capelli, ondulando delicate carezze sul tuo viso da madonna.
          Mi prenderò le tue lacrime del giorno ormai trascorso e le metterò nei miei occhi per provare il tuo pianto.
          Colerò sulla tua ambrata pelle l'olio dell'amore, spalmerò sul tuo divino corpo la colla dell'essenza.
          Intreccerò coi tuoi capelli una rete dove inserirò un bacio che porterai per sempre.
          Entrerò in un giardino e coglierò i gigli bianchi, perché tu sappia che il loro candore è la tua anima purissima.
          Costruirò un'altalena dove dondolerò ogni tuo sogno, affinché raggiunga l'infinito.
          Cavalli in corsa nella spuma del mare schiumeranno i tuoi sogni,
          lasciandoti avvolta nelle sgualcite lenzuola di una notte consumata nel dolce travaglio dei sogni.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie personali)

            Calma

            Calma,
            ascolto il
            silenzio
            vellutato della stanza,
            non voglio nessuno,
            non voglio pensare,
            né fare;
            solo stare calmo,
            in pace,
            riflettere,
            rimandare tutto
            a dopo;
            fuori,
            forse un tenue
            sole autunnale;
            ronzio del computer,
            non mi interessa di
            nessuno,
            voglio liberta,
            una vita pulita,
            lontano,
            dal pattume,
            e il ciarpame della
            gente;
            volto le spalle,
            a chi non mi vuole,
            a chi mi vuol male;
            scrollo le spalle,
            non sono più qui;
            mi giro
            e dormo,
            arrivederci e grazie,
            voglio solo calma
            e libertà per me.
            Composta martedì 19 ottobre 2010
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Antonio Prencipe
              in Poesie (Poesie personali)

              Voglio Vivere

              Cerco di vivere al meglio
              Cerco di vivere ricercando i sorrisi
              che ormai non tramontano più
              Cerco ma ormai annego,
              voglio vivere
              tra le rose annegate nel vento
              Vivere non è mai stato così bello
              Favole e Amori incatenati tra le mie stelle
              immerse nel cielo
              Dipingo un arcobaleno
              fra le mimose e i tulipani
              del mio antico giardino
              lo dipingo bello come
              il sole in un giorno di pioggia
              Ora sono qui tra le cose che
              non ho più
              ho bisogno di vivere anche nel incanto
              del mio desiderio,
              il desiderio di una vita senza me
              Ho donato il cuore al mare
              ho perso l'orologio
              e non conosco più il valore del tempo
              Dentro di me ho vissuto
              dolori e amarezze
              ed ora non riesco nemmeno a perdonare
              la mia dannata incoscienza
              Senza vergogna ho pagato
              l'inferno e disinnescato la mia anima
              Volevo e potevo amare l'amore
              che tra le mie mani e apparso
              per poi scomparire per sempre
              Basta piangere
              basta raccogliere spighe di grano
              gettate nel fuoco eterno della vita
              Se tornare a vivere significa soffrire ancora
              io sono pronto
              eccomi cielo,
              io sono qui mandami i tuoi angeli
              ma ricorda
              "le mie lacrime non sono più in vendita".
              Composta lunedì 8 novembre 2010
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Antonio Prencipe
                in Poesie (Poesie personali)

                Prima che te ne vai

                Prima che faccia male
                ascolta le mie speranze
                non voglio asciugare le tue lacrime
                nelle notti d'estate,
                ho paura di lasciarti cadere ancora.
                Prima che te ne vai
                donami un coltello
                voglio squarciare quel che resta del mio amore.
                Prima che te ne vai
                baciami le labbra
                voglio sentire quell'emozione dannata
                che perseguita la mia anima.
                Prima che te ne vai
                ricorda di aver distrutto quella porte
                dove un tempo ci appoggiavamo
                e raccoglievamo i rovi dispersi nel nostro passato.
                Prima che te ne vai
                ricordati di non lasciare lacrime sul pavimento
                perché ho paura di scivolare
                nel tuo sgradevole e perplesso
                diluvio di vento e grandine.
                Prima che te ne vai
                brucia le lenzuola perché contengono
                ciò che resta della nostra passione.
                Prima che te ne vai
                leggi e strappa la nostra poesia
                e ricordati del vento
                che nelle notti senza amore
                ci donava ciò che resta
                del suo candido dolore.
                Ora puoi andare
                prepara la valigia
                osservami ancora
                e senza dir nulla
                vattene e ridammi indietro le mie lacrime.
                Composta venerdì 5 novembre 2010
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Antonio Prencipe
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Correrò da te

                  Perché ti amo?
                  Le notti sono lontane dalla primavera,
                  i destini incrociati deridono l'orizzonte.
                  Santifica il mio disegno,
                  Aprendo quel nostro libro intriso di dolore e malinconia,
                  vidi quella pagina nascosta
                  tra le nuvole del nostro amore
                  non predisposto,
                  perché non posso amarti
                  anche nelle mie stanza d'albergo
                  travestite da mille orgasmi
                  e pochi sentimenti.
                  Vita, vita io riesco ad amare
                  il tuo splendido ed anche amaro sorriso,
                  lontano e veloce dal mio passato
                  correrò da te, ti bacerò,
                  soffrirò con te
                  e mai, mai ti lascerò morire
                  tra il forte e prolungato istante
                  di tiepide avventure,
                  quelle avventure che in un giorno
                  ormai lontano m'insegnarono a vivere.
                  Amore, oggi accendiamo il rumore che l'Universo nasconde.
                  Amore, oggi doniamo
                  stelle e raggi di sole a chi non ne ha,
                  ho una vita intera di fronte a me
                  non lasciarmi solo.
                  Ho paura del vento padrone dei miei sogni.
                  Composta domenica 31 ottobre 2010
                  Vota la poesia: Commenta