Poesie personali


Scritta da: dax
in Poesie (Poesie personali)

Civiltà?

Su questi prati hanno innalzato
i tralicci della disperazione.

Su questa terra feconda
ora avvelenata,
tra questi alberi malati
il silenzio dei grilli
e il ripudio delle ultime rondini
straziano l'anima del passante.

Nei fossi, fogne di chimica
l'acqua inquinata
striscia sulla pianura
come il sangue marcio
d'un orrenda ferita,
né la certezza della distruzione
fermerà gli uomini senza senno né morale.

Solo l'interesse immediato
affonda nell'oro la coscienza
di chi dovrebbe costruire
il lavoro e la giustizia.
Composta domenica 22 ottobre 1989
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    Scritta da: dax
    in Poesie (Poesie personali)

    Amore

    L'amore scuote la carne vergine
    che smarrita naviga
    nel mare della sensualità.

    Odori d'amore,
    di sangue, di sesso.

    Odrori di speranza,
    di vita, odori dimenticati:
    odori ricordati.

    Falangi di sogni di grida,
    di rimpianti nascosti
    nell'inconscio freudiano,
    dove l'albero del bene
    e del male giace sradicato
    nel deserto d'un paradiso distrutto.

    Dalla terra rinasceremo in un fiore.
    Composta domenica 10 aprile 1988
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      Scritta da: coccinella 80
      in Poesie (Poesie personali)
      Quanto mi costa
      questa indifferenza
      che maschera il bisogno
      questo freddo che gela il respiro.
      Sei lontano tu e
      le nostre orme si confondono
      così che non so dire
      chi per primo se n'è andato.
      Gli occhi sfuggenti
      dietro cui nascondo
      piccole lacrime
      già di ghiaccio
      e i sorrisi incerti
      che cercano in te
      il calore per rifiorire di nuovo.
      Dolore incerto
      incerta speranza
      tu mi mantieni in vita
      perché la mia morte
      sia più lenta
      e l'agonia della tua assenza
      rallenta lo scorrere del tempo.
      Ti aspetto qui
      ti aspetto ancora
      ti aspetto sempre.
      Composta martedì 26 ottobre 2010
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        Scritta da: Angela Failla
        in Poesie (Poesie personali)

        Amore vero è...

        L'amore vero è quello non corrisposto
        desiderato, agonico, immaginato, puro nella sua essenza.
        Ricercato, pensato
        forma perfetta e cerchio chiuso.
        Amato perché impossibile.
        Ed è proprio quel suo essere irraggiungibile a renderlo maledettamente vero
        mentre il suo raggiungimento svela l'utopia
        mostra l'idea dell'amore
        il pensiero dell'amore
        l'essenza dell'amore.
        La sua realizzazione è solo la fine del vero amore
        e la fine della follia che è l'amore.
        Composta mercoledì 15 aprile 2009
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          Scritta da: Gaetano Toffali
          in Poesie (Poesie personali)

          Io sto con gli indiani

          Io sto con gli indiani
          Le donne che sognano
          E i bimbi nel cuore

          Le armi di legno
          I ventagli al sorriso
          Il male al dolore

          Io sto nella terra
          Con luna compagna
          E il vento nei fiori

          La follia di pace
          Il dubbio che unisce
          Le mani a colori

          Sto con chi perde
          Le cose da nulla
          Sto con chi piange
          Di gioia a una culla.
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie personali)

            Accanto

            Seduto,
            accanto a te,
            ti sfioro
            i capelli
            castani,
            miriadi di fili,
            guardo il tuo naso,
            mentre
            scruti la tele,
            vicini;
            ti abbraccio
            e non sento
            più dolore,
            il peso di
            questa vita,
            i guai,
            e i pensieri
            menosi
            di ogni giorno,
            con tutto
            il resto,
            e la pazzia
            infingarda
            del mondo;
            stò con te
            e mi basta,
            il mondo vada pure
            dove vuole,
            la gente dica quello
            che vuole,
            me ne frego;
            stiamo attaccati,
            ti appoggi a me,
            e mi racconti,
            i tuoi pensieri,
            i tuoi
            guai,
            le cose che ti affliggono;
            cerco di aiutarti come posso,
            questo mondo
            è così torbido,
            così squallido;
            vorrei poter fare di più,
            per te,
            risolvere tutto,
            ma non è possibile,
            posso solo starti accanto,
            posso solo,
            volerti bene,
            ed essere vicino a te,
            più che posso.
            Composta martedì 26 ottobre 2010
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              Scritta da: Rosaria Modica
              in Poesie (Poesie personali)

              Il viaggio

              Il viaggio
              L'universo non ha porte
              dentro non vi sono mura
              nessun suolo
              ma luce, luce che illumina,
              un insieme che da del meraviglioso
              colma d'amore
              e la via appare in vita.
              Sordo è il rumore che tutto avvolge che in libertà è il germe dell'essere
              come un canto che ode l'angelico.
              Come guida ci son solo le tue ali
              nell'immensità del tutto.
              Composta martedì 26 ottobre 2010
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