Scritta da: Serena Mainini
in Poesie (Poesie personali)
Bisogna Vedere per Credere
e se invece aprissimo il Nostro Cuore
Crederemmo a qualsiasi cosa
senza il bisogno di vederla...
Composta martedì 26 ottobre 2010
Bisogna Vedere per Credere
e se invece aprissimo il Nostro Cuore
Crederemmo a qualsiasi cosa
senza il bisogno di vederla...
Continua a Credere in quello che fai, ogni Sacrificio sarà degno di ciò in cui hai Creduto...
Su questi prati hanno innalzato
i tralicci della disperazione.
Su questa terra feconda
ora avvelenata,
tra questi alberi malati
il silenzio dei grilli
e il ripudio delle ultime rondini
straziano l'anima del passante.
Nei fossi, fogne di chimica
l'acqua inquinata
striscia sulla pianura
come il sangue marcio
d'un orrenda ferita,
né la certezza della distruzione
fermerà gli uomini senza senno né morale.
Solo l'interesse immediato
affonda nell'oro la coscienza
di chi dovrebbe costruire
il lavoro e la giustizia.
L'amore scuote la carne vergine
che smarrita naviga
nel mare della sensualità.
Odori d'amore,
di sangue, di sesso.
Odrori di speranza,
di vita, odori dimenticati:
odori ricordati.
Falangi di sogni di grida,
di rimpianti nascosti
nell'inconscio freudiano,
dove l'albero del bene
e del male giace sradicato
nel deserto d'un paradiso distrutto.
Dalla terra rinasceremo in un fiore.
Quanto mi costa
questa indifferenza
che maschera il bisogno
questo freddo che gela il respiro.
Sei lontano tu e
le nostre orme si confondono
così che non so dire
chi per primo se n'è andato.
Gli occhi sfuggenti
dietro cui nascondo
piccole lacrime
già di ghiaccio
e i sorrisi incerti
che cercano in te
il calore per rifiorire di nuovo.
Dolore incerto
incerta speranza
tu mi mantieni in vita
perché la mia morte
sia più lenta
e l'agonia della tua assenza
rallenta lo scorrere del tempo.
Ti aspetto qui
ti aspetto ancora
ti aspetto sempre.
L'amore vero è quello non corrisposto
desiderato, agonico, immaginato, puro nella sua essenza.
Ricercato, pensato
forma perfetta e cerchio chiuso.
Amato perché impossibile.
Ed è proprio quel suo essere irraggiungibile a renderlo maledettamente vero
mentre il suo raggiungimento svela l'utopia
mostra l'idea dell'amore
il pensiero dell'amore
l'essenza dell'amore.
La sua realizzazione è solo la fine del vero amore
e la fine della follia che è l'amore.
Io sto con gli indiani
Le donne che sognano
E i bimbi nel cuore
Le armi di legno
I ventagli al sorriso
Il male al dolore
Io sto nella terra
Con luna compagna
E il vento nei fiori
La follia di pace
Il dubbio che unisce
Le mani a colori
Sto con chi perde
Le cose da nulla
Sto con chi piange
Di gioia a una culla.
Seduto,
accanto a te,
ti sfioro
i capelli
castani,
miriadi di fili,
guardo il tuo naso,
mentre
scruti la tele,
vicini;
ti abbraccio
e non sento
più dolore,
il peso di
questa vita,
i guai,
e i pensieri
menosi
di ogni giorno,
con tutto
il resto,
e la pazzia
infingarda
del mondo;
stò con te
e mi basta,
il mondo vada pure
dove vuole,
la gente dica quello
che vuole,
me ne frego;
stiamo attaccati,
ti appoggi a me,
e mi racconti,
i tuoi pensieri,
i tuoi
guai,
le cose che ti affliggono;
cerco di aiutarti come posso,
questo mondo
è così torbido,
così squallido;
vorrei poter fare di più,
per te,
risolvere tutto,
ma non è possibile,
posso solo starti accanto,
posso solo,
volerti bene,
ed essere vicino a te,
più che posso.
E fu sorelle, legate da un grande amore
E fu infanzia, meraviglioso ricordo
sorelle con strade diverse
unite da un grande amore
ritrovato solo nei ricordi
deturpato poi.
Il viaggio
L'universo non ha porte
dentro non vi sono mura
nessun suolo
ma luce, luce che illumina,
un insieme che da del meraviglioso
colma d'amore
e la via appare in vita.
Sordo è il rumore che tutto avvolge che in libertà è il germe dell'essere
come un canto che ode l'angelico.
Come guida ci son solo le tue ali
nell'immensità del tutto.