Candido aroma
Candido aroma
Profumo di violette
Fra le camice
Fra loro strette
Gioia, speranza
Letizia e serenità
Per tutta la gente
Che vive qua.
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Candido aroma
Profumo di violette
Fra le camice
Fra loro strette
Gioia, speranza
Letizia e serenità
Per tutta la gente
Che vive qua.
Quando mi chiedono a cosa pensi di Napoli,
io penso al sole,
se penso al sole,
penso alla pizza,
se penso alla pizza,
penso al mandolino,
e se penso al mandolino,
penso a pulcinella... e se penso a pulcinella penso com'è bella à città è Pulecenella...
Penso come è bella la mia Napoli.
Sveglio,
il sonno
s'è involato,
niente,
voglia di niente,
di silenzio,
di calma
come l'autunno
di fuori,
con la sua quiete,
le sue malinconie,
le panchine vuote,
piene di foglie,
i giorni grigi,
il freddo;
tosse,
fuori
domenica,
voglia di tepore,
di focolare,
di casa,
fregarmene del mondo,
e dei problemi,
dare un calcio
a tutto,
non pensarci,
sorridere,
pensare,
prendersi cura di se
stessi,
volersi più bene,
più di quanto non faccia
la gente,
con la sua indifferenza;
fare con calma,
solo
le cose,
che ti vanno,
ti interessano,
senza che ne sappia
niente nessuno.
Avido l'uomo
si
lui solamente
maestro nell'edificar
Confini
sulla terra e nella mente
attratto
dall'assurdo vantaggio del potere
che
può trarne
dimenticando che siamo solo
Cuore e Carne
Dissento
questo modo di vedere
di
parlare
di accatastar parole false
come balle di biada
e
cerco dentro me
Giorni di Giada
lasciando che l'anima
mia
evada
lontano da figure sbriciolate
dal tossico torpore
che attanaglia questo mondo
ormai scaduto
sfuggito all'occhio vigile dei n. a. s.
ma molto saporito
per
i
Poli Ticos.
Quando il mio cuore sarà di pietra,
tu sarai un bambino che lancerà i sassi per divertimento,
e proprio quel sasso,
lì dove io ero racchiuso,
tu lancerai nel vuoto impassibile del mio dolore...
E tra il frastuono sentirai l'urlo di strazio che risuona nei venti,
e capirai sorridendo l'arte suprema della morte.
Leggero,
leggero come
se potessi volare via,
come un aquilone di carta,
smosso dalla brezza
autunnale, in alto,
tra le nuvole più immani;
voglia di buttare via tutto,
per strada;
problemi,
grane,
pensieri,
al diavolo tutto quanto,
io ho fatto del mio meglio,
adesso basta,
non ci penso più,
voglio essere leggero,
tranquillo,
immergermi nella calma
di casa mia;
non voglio
più pensare,
pensare;
stare sereno,
e alzare le spalle,
nicchiare,
e rimandare,
camminare piano,
senza fretta;
tra le foglie caduche.
Voglio proprio ringraziare
e
lo faccio
con il cuore
a chi solo per
un
attimo
si
è
fermato qui vicino
per
tenere compagnia
a
queste mie poche parole
chi ha sorriso
insieme a loro
o
sentite come sue
chi le ha lette forse tutte
chi qualcuna
o
forse due
le parole sono ali
e
le
mie
sono identiche alle tue
ci
trasportano lontano
e
magicamente
ci
tengono per mano.
Chissà se un giorno
tra qualche anno
ricorderai
il calore
che ci trasmetteva
un nostro abbraccio...
Allora capiremo
quanto i nostri cuori
in quei momenti
abbiano
pulsato insieme...
In un unico
attimo
d'eternità...
Io sento
che succederà...
È per questo
che il profumo
della tua presenza
resterà sempre con me...
Con noi...
Potrei voltare il mio pensiero
su paesaggi asfaltati,
dove l'aria fatica
a respirare,
e dove anche una foglia,
leggera e soffice,
si posa sulla tua mano,
in attesa di una carezza.
Non conosco parole
a disegnar il profondo
squarcio che
s'insinua nella carne
e sotto l'anima
apre un varco
per i più oscuri pensieri.
Solo chi l'ha conosciuto
ne comprende il gusto amaro
che spezza in gola
ogni flebile respiro.
E allora non chiedermi
cos'è il dolore
non so spiegartelo
che con il silenzio.