Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Come una corda di violino

Teso tensione, temibile testicolare introspezione
Un peso un pallone, di quelle mediche
Sfrecciano violente sulle parti diuretiche
Sfregano e frantumano, comprimono ed esprimono
Esaurientemente, metafora per ciò che la gente sente
E si pente, "chi ha tempo non cerchi tempo" quanto è vero
Questo detto ha portato l'uomo allo sclero
A sfuggire dal clero e dal pleurico schiacciamento
Sul cemento chiarisco intendo esaurimento
Affliggimento mi sento spento non contento
E ripenso al senso col consenso e dissenso del censo
Di questo scompenso che è un nonsenso odore d'incenso
Che buono, mi ricorda da piccino in chiesa,
Con la signora di fianco, lei non era tesa.
Ok mi rilasso evitando il collasso ma al primo passo
Falso, cado rotolo m'ammazzo ma poi mi rialzo e scalzo
Riprendo a camminare, tremano le gambe basta non pensare
E guardare sempre dritto, non mostrarsi afflitto
Mostrare un sorriso, solca il tuo viso e ti senti deriso
Da quella maschera che devi portare ma che ci puoi fare
Te continua solo a camminare, occhio a non inciampare
A non mostrare cedimenti, esternare sentimenti e spenti
Camminiamo da questo viaggio presi...
Ma incessantemente tesi.
Composta giovedì 30 novembre 2006
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie personali)

    Ti Porterei Fra Le Nuvole...

    Se avessi in dono
    "il potere"
    ti coccolerei all'infinito
    fino a "restituirti" bambina
    a quel mondo innocente
    fatto di giochi e fantasie,
    con quel sorriso furbo
    di chi ha le porte del mondo
    spalancate davanti a sé.
    A quei giorni felici
    mentre mescolavi la fantasia
    e chiamavi mamma,
    mentre rincorrevi il papà.
    Ti riempierei le tasche di sogni
    cancellando la realtà.
    Ti stringerei a me all'infinito
    per ritrovarmi in quel dolci abbracci
    del passato dove tutto doveva
    ancora magicamente dipingersi.

    Se avessi il dono trasformerei
    in diamanti quelle lacrime
    che ti scavano l'anima,
    che ti fanno sentire piccola
    mentre sei "Davvero Grande".
    Ti porterei fra le nuvole
    ad accarezzare quel soffice sogno
    che è tornare bambina,
    e ripartire da zero
    fra Barbie e peluche.
    Invece non posso,
    posso solo stringerti
    forte a me oggi, guardarti
    piangere o trattenere le lacrime
    spaccando con amore e rabbia
    quella disperazione che ti avvolge
    finché il sogno di domani
    ti abbraccerà.
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      Scritta da: Chiara B.G.
      in Poesie (Poesie personali)

      Tutto può il Poeta

      Sublima il Poeta
      l'idea irrealizzabile,

      scorge la cruna dell'ago
      smarrito in moltitudini
      di pagliai, v'insinua
      il pensiero,

      sbandola
      matasse invisibili
      per tessere arabeschi
      magnifici

      discerne lo spirito,
      per sollevarlo

      -tutto può il Poeta! -

      dalla gravità,
      della vita.
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        Scritta da: geggio
        in Poesie (Poesie personali)

        Raccontando

        La notte è sull'orlo del bicchiere

        il sonno sta mangiando la vista

        la mente compone pensieri malinconici

        dormire
        da vita ad una nuova vita

        strano interessante e spettacolare

        come tu puoi dire che ogni giorno da vita ad un altra storia

        ogni giorno inizia con "c'è"

        finendo con il "c'era una volta"

        stupide favole... la vita.
        Composta mercoledì 9 marzo 2011
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          Scritta da: Nello Maruca
          in Poesie (Poesie personali)

          Birichina

          Per volere del Divino
          ebbi in dono, un mattino,
          una stella fiammeggiante
          ch'ogni dì è più raggiante.

          M'appar presto ogni mattina
          ma pur sempre birichina
          poiché al sorgere del sole
          alla vista mia s'invola.

          Mentre gioca a rimpiattino
          di soppiatto do un bacino
          leggermente, dolcemente
          sulla guancia, sopra al mento.
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