Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Granelli di te

Vorrei fermare in una foto,
il momento in cui sorridi,
per poterti ricordare
nei momenti in cui son triste.

Vorrei fermare,
questo vento, tra le foglie,
che spinge via
i ricordi secchi.

Ma ci sono tramonti
troppo belli per non ridere.

Vorrei disegnare
un sorriso, sul tuo volto,
come un rametto
sulla sabbia

tutte le volte
che il mare
viene per cancellare.
Composta mercoledì 19 aprile 2006
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    Scritta da: Gaetano Toffali
    in Poesie (Poesie personali)

    Rondini ambite

    Sere sfatte di solo buio
    Carte scorse come tarocchi
    A rigirare l'album del cuore
    Viene mestizia in quasi dolore

    Cerchi lontani raggiungono riva
    Squilla il coraggio di dirle no
    Cede la diga d'argilla viva
    Sopra il baratro volare si può

    Rondini ambite a far primavera
    Lucciole incantate anche la luna
    Sera a ponente soffia leggera
    Ghiaccio di sale sciogliti in me.
    Composta lunedì 30 novembre 2009
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      Scritta da: Salvatore Coppola
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      L'inganno

      Illuso tu fosti già primo,
      che stupido uomo,
      fuggisti da colli
      difformi alle valli.
      Speranza dipinse
      la vita in contrasto,
      pensier cupo strinse
      se pur tutto a posto.
      Ò mente contorta,
      si, vile tradisti,
      frammenti di cuore
      di uomo infelice.
      Si perde nell'aere
      la Brama d'amare,
      illuso fingesti
      qual donna ti avvalse.
      Vivesti nel tempo
      dei tempi incrinati,
      tradisti il pur Fido
      nel buio, l'inganno.
      Su pagine e righe
      imprimesti il tuo stile
      fuggisti la vita
      macchiata di rime.
      Or legger nel Tempio
      suo cuor furba donna,
      dall'aspro pensier
      tradì spudorata, quest'uomo.
      Si dura condanna,
      vigliacca tu fosti,
      l'esilio c'attende
      nei sensi l'blio.
      Spergiuro il destino,
      di altero signor tu vissuto
      disgrazia, sgomento fatale,
      di un uomo distrutto e tradito.
      Composta domenica 13 marzo 2011
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        Scritta da: CINELLA MICCIANI
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        Sogno

        Ho nell'anima un sogno.
        È mio,
        m'appartiene.
        L'accarezza il cuore
        quando ogni cosa è triste,
        quando la speranza cessa
        e la realtà ti sovrasta
        con i suoi tormenti.
        È un sogno
        che riempie la mia vita,
        cancella ogni tristezza,
        apre squarci di cielo azzurro
        nel buio della notte.
        È un sogno,
        è il mio.
        più forte della realtà.
        Composta giovedì 10 marzo 2011
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          Scritta da: Enzo Cangiano
          in Poesie (Poesie personali)

          Vita mia

          Il vento trascina con se
          i miei pensieri
          e li accumula come foglie
          morte d'autunno
          che schiacci
          sotto i ricordi
          sotto le speranze disilluse
          sotto i sogni infranti...

          Si fà più forte il vento
          e mi porta verso l'orizzonte
          dove intravedo
          nuovi ricordi
          nuove speranze
          nuovi sogni...

          Apro gli occhi
          e ti vedo
          si, da qualche parte
          ci sei...

          Si è calmato il vento
          e posso riprendere
          il cammino verso di te...
          ... Vita mia.
          Composta giovedì 10 marzo 2011
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            Scritta da: Nello Maruca
            in Poesie (Poesie personali)

            Fanciulla

            Par voglia entrare tu pria ancora
            che scocchi l'ora al tempo dell'amore,
            d'esso a scoprire passione e ardore
            lasciando primeggiar l'ingenuo core.

            Alla tua etate, bambola, son sogni
            ch'anno parvenza di sincero affetto
            ma spine, tosto, sono, poi, in petto
            avverso sentimento nobile ch'agogni...

            Fermati pria che tardi ancor poi sia,
            non dare sferza a tempo che già corre,
            sii pulit'acqua che a ruscello scorre
            lenta, cristallina: tale tua puerizia sia.

            Non si può dire a notte: Corri ch'io giorno
            rivoglio che risposta sola essa darebbe:
            Colui che pria mi fece e poi mi crebbe
            lo tempo dell'andar ridona a torno.

            L'acqua che scorre da montagna a mare
            spumeggiando serpeggia infra pietrame
            e sponde e, se corso ha deviato infame,
            dritta prosegue e va, comunque, in mare.

            Fanciulla, indi, da retta via non deviare
            che pur se cammino par più lungo e storto
            è, invece, il più diritto e lo più corto
            e consente al proseguir lo dolce andare.

            Non precorrere il tempo, lascia che passi.
            Parti ch'è fermo ma corre a lunghi passi.
            Verrà lo giorno che aprirai lo core
            per consacrarlo al tuo unico amore.

            Saltando, fanciulla, non si tocca luna
            e nelle lande perisce bionda e bruna...
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