Poesie personali


Scritta da: Foriero112
in Poesie (Poesie personali)

Dove la nebbia...

Dove la nebbia perde le sembianze
diviene romantico il messaggio
e si respirano i pungenti aromi
di legno macero e di muschi.

Ove i sentieri umidi di Maggio
cinti da mura d'arrembante verde
vedono schiudersi, dei fiori, le corolle
l'Anima nell'avventura si dissolve.

Ed è pur sincero il fervente amore
per la Natura che mostra le sue gioie;
ed è pur bello questo prezioso giorno
che mi ha permesso di coglierne il fiore.
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie personali)

    Tra le attese

    Come si nasconde bene
    tra le attese
    questo
    tempo

    sembra quasi
    che
    rallenti il movimento

    mentre i giorni
    appiccicati come colla
    mi
    proiettano l'immagine
    di
    una corsa
    tra la folla.

    Come si nasconde bene
    tra le attese
    questo
    tempo.

    Anche
    se
    con noi

    amore mio

    lui
    si sente
    un po' adirato.

    Perché nonostante
    tutto
    non
    ci ha mai

    separato.
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      Scritta da: geggio
      in Poesie (Poesie personali)

      Fermata delle 6:00

      Il mio pensiero cade su di te

      il tuo corpo caldo scivola nella mia testa

      ho bisogno di te

      dove sei bimba?

      manchi proprio e solo tu

      sono stanco di aspettare

      il tuo sospiro vivo
      la tua voce ricordo
      un tuo dolce bacio...

      ti voglio

      diventiamo una cosa sola

      vieni da me

      desiderami

      sono alla fermata

      aspetto le tue labbra.
      Composta martedì 5 aprile 2011
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        Scritta da: geggio
        in Poesie (Poesie personali)

        Personalità nascosta

        La fortuna non cerchiamo
        sarà lei a bussare
        è inutile
        dobbiamo fare una mostra di noi stessi

        forse la gente ci noterà

        fottendoci ci ruberà l idea

        ma non importa la verità
        salterà a galla

        un liquido giallo porterà il nostro pensiero

        ci guiderà, spingendoci nell'espressione da noi non voluta
        solitamente ci libererà da tutto
        sbloccando
        una nuova personalità
        nascosta dalla timidezza dalla paura o dalla voglia

        beviamo
        beviamo

        la strada della novità

        giungerà a noi

        un nuovo palcoscenico si aprirà

        benvenuti

        io mi apro a voi...
        Composta domenica 13 marzo 2011
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          Scritta da: geggio
          in Poesie (Poesie personali)

          ...

          Merda che sgorga dentro di noi
          fuoriesci
          in una dolce poesia
          spinta
          improvvisa
          dato da alcool e droga
          quotidianità dei nostri giorni
          nascondendo la gioia
          cerchiamo l ispirazione
          inutilmente proviamo
          cerchiamo
          ma questa caccia al tesoro è
          infinita
          si chiama vita.
          Composta domenica 13 marzo 2011
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            Scritta da: Armando
            in Poesie (Poesie personali)

            La grande onda

            La grande onda che aspetto,
            adesso arriva,
            forse domani si farà presente.
            La grande onda,
            ogni tanto nei miei sogni appare,
            si materializza nella coscienza mia
            e mi tormenta.
            Quel cataclisma che gli uomini sconvolge,
            che veste panni diversi,
            indumenti colorati e bigi a volte indossa,
            si rimpiatta dietro la porta chiusa
            al piano terra,
            attende e non ha fretta.
            Ed io scrivo e non indugio,
            sulla carta disegno pochi versi
            prima che la grand'onda mi sommerga.
            La penso impassibile, tremenda,
            che spacca il mondo in due.
            La montagna sprofonda in fondo al mare
            e un lago sorge d'un tratto in mezzo ai boschi.
            Vedo lo spumeggiar dell'onde,
            il terrore nel viso della gente,
            odo gli strilli immensi
            delle agonie sommerse.
            E poi il silenzio!
            Un nuovo mondo sorge,
            impassibile dal nulla, ridisegna
            le carte geografiche
            e un conducente lascia in bilico
            su una strada interrotta,
            sparita nel vortice improvviso
            d'una natura senza preavviso.
            Ecco, ora il dolore, non c'è più,
            è svanito,
            la calma dentro il corpo è ritornata
            ed una dimensione nuova
            nella natura umana
            improvvisa, inattesa, si è creata.
            Composta lunedì 3 marzo 2008
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              in Poesie (Poesie personali)

              Spiccioli di vita

              Ho creduto che potesse esistere...
              L'A-more.
              Quello che addormenta il cielo la notte
              E sveglia con un suo bacio il sole, di giorno.
              Ho creduto che tutti i versi pianti dai miei viandanti di carta
              Avessero trovato asilo
              Sulle labbra degli amanti.
              Ho creduto che i fiori appassissero per gettare poi
              Il seme di un nuovo germoglio.
              E ho creduto che tutte le mie lacrime bastassero
              A riempire una stella che implode in un lago.
              E ci ho creduto perché il baratro
              Non avesse la meglio sul mio animo,
              Non lo spingesse sul ciglio dalla vista meravigliosa
              Sull'inferno,
              Perché non mi ingannasse
              Regalandomi un'illusione di fugace piacere.
              Ci ho creduto quando in dicembre
              La mimosa iniziava a fiorire e
              Tra il freddo delle luci
              E il frastuono di colori
              Vi era chi come me osservava attento
              Quelle gialle gocciolione
              Sbeffeggiare il colore scarlatto di festa
              Con la forza briosa
              Di una distratta primavera,
              Mentre due anime sorseggiavano un caffè
              Rintanate in un solo corpo,
              In un solo improferito silenzio.
              Le ho sentite abbracciarsi e poi
              Poi farlo più forte fino a provare dolore
              Quando fuori dalla finestra
              Un cuore vagabondo mendicava spiccioli di vita con la sua chitarra.
              Ci ho creduto perché il freddo non ha gelato l'inchiostro
              Che pareva lanciare fiamme
              Ed io abbandonata su marmo scrivevo di te
              Osservando con una dolce inflessione del labbro
              Il mondo assopirsi.
              E forse ci ho creduto perché
              Mai come allora il mio sangue
              Rammentò d'aver pianto l'impossibile
              Mentre la vita rotolava su una pellicola che
              solo la luna racconterà un giorno...
              In un'eclissi.
              Composta lunedì 10 gennaio 2011
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                in Poesie (Poesie personali)

                Fa' buona strada

                Ti ricordo affranto, smorto, agonizzante
                Come un illuso cavalier errante.
                Fu la vita ad illuderti ed a punirti
                Papà, vorrei ancora poter parlarti.

                Hai cambiato rotta, hai cambiato scia,
                La tua strada adesso non sarà più la mia.
                Hai avuto coraggio ed allegria
                Nonostante fosse inumana la tua agonia

                Ti osservavo con occhi increduli e silenti
                E tu mi parlavi con i tuoi spenti
                Da un male che al tuo stelo ti ha strappato
                Mio dolce - umile bocciol profumato.

                Il cielo piange, la luna muore
                La osservo nell'interminabile ticchettar delle ore
                Che sempre più mi allontanano da te
                Che eri Padre ed anche Madre per me.

                Fà buona strada dolce ed umile amore
                Pregherò affinché mai più ti abbracci il dolore
                E tu per me continua a pregare
                Chè la vita mi dia il coraggio di ricominciare.

                Papà a presto ti dico perché
                Un giorno io ritornerò da te,
                Allora la strada tua sarà la strada mia
                E vivremo d'amore, gioia ed allegria.

                Aspettami, aspettami perché
                Sarà poi l'eternità ad aspettare te e me...
                Composta martedì 25 novembre 2008
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                  Scritta da: Armando
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Sapore d'acque chiare

                  Sapore d'acque chiare il tuo parlare,
                  sanno di sole e vento i tuoi silenzi
                  i tuoi sorrisi il cuor fanno cantare
                  è tutta lealtà quel che evidenzi.

                  Quando la sera squilla il cellulare
                  l'anima mia d'amor tutta potenzi
                  le tue parole fan rasserenare
                  con frasi dolci ognor ti differenzi.

                  Anche se ancora inseguo un sogno antico
                  l'affetto tuo ormai tutto l'oscura
                  quello che conta è quel che faccio e dico

                  so che tu spegnerai questa mia arsura
                  per questo ancora il cielo benedico
                  ormai per me sarai com'acqua pura.
                  Composta lunedì 14 marzo 2011
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