Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Borbotta e tace la mente

L'artificiere che è nella mente fa brillare
le sue mine, una marea di scintille fluisce:
sono pensieri in agnizione,
occupano circonvulozioni, fanno calca.
Non si sfollano, mi provocano,
fanno groviglio, perforano;
come una ciurmaglia allo sbaraglio
saccheggiano la stiva della mia coscienza
all'alba di un suo stanco riveglio.
C'è chi va, chi resta: un traffico mai visto
con un frastuono mi intontiscono.
Più li appallotto e li butto nel cestino
più si riproducono copiosi.
Vorrei svigliarmela, depistarli
dissuaderli dai loro intenti imperscrutabili
ma mi circondano, si accampano
e assediano ogni mia volontà ostile.
Che vorranno mai poi
perché si impicciano della mia vita
e interrogano il cuore all'esame
del suo contenente e contenuto?
Son leggeri più dell'aria, è vero
ma perché allora pesano tanto
e pressano emisferi cerebrali!
Alcuni scherzano e mi frullano
come fa un bizzarro vento con i fuscelli
altri vogliono inculcarmi assurdità
affascinarmi di nulla
ingannarmi di poter raggiungere il tutto
convincermi che esista l'eterno
o spaventarmi mostrando spietati
l'effimero tempo che pestifero
tutto svanisce e cancella.
Ecco che si staccano ancora
dalle visceri della mia mente
or balordi or sagaci
pungenti e senza lasciarmi intendere
la trama o il fine o il senso
così come talvolta accade
dopo aver letto un libro intero.
Che filo li lega, luce o buio li proietta,
perché mi trivellano l'anima,
che riportano in superficie, saggiano
il mio coraggio o il mio terrore affiorante?
Mi curano, mi guariscono
o mi ammalano e mi aggravano di un male oscuro
sono allodole o spaventapasseri
tarlano o insufflano amore di essere?
Quanto suggeriscono per predare il meglio
o il peggio del vivere;
mi abbagliano o mi spengono
ascoltando la cantafavola della vita?
Ecco, la folla smembra, qualcuno ancora
già assonnato si trattiene, tardivo svanisce
poi discende e si propaga un silenzio.
All'esplosione succede la stagnazione:
è sempre un capovolgimento,
un repentino alternarsi passando
tra l'alfa e l'omega dell'essere
quasi sempre nulla più poi resta in piedi;
nel sub-errante vive o muore il pensiero
ma mai, se vivi, ci dispensa dalla sua presenza.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Il Tempo stinge molte cose!

    Fuggendo dedali di viuzze cupe
    sbucato nella strada delle rose
    tra fragranze e effluvi trovai luce
    l'amore per sentieri seguii a fiuto.
    Raggiunto dai dardi di Cupido
    tra petali e variopinti corimbi
    nell'affrontare nuovi respiri
    io vidi il lampeggio della lucciola
    sentii il grillo sotto la luna
    l'occhio vuoto fattosi pieno
    brillare all'aurora del cuore.
    Come nelle notti d'estate
    quando boccioli di fuochi colorati
    s'aprono rischiarendo il mare
    e rimbombano echi di spari
    con colpi da intime bocche di fuoco
    ogni appuntamento io festeggiai;
    sul pentagramma dei sogni
    le note trascrissi delle ispirate
    melodie dall'anima eseguite.
    Ma gli anni passano e tu, Musa
    lo sai: il Tempo stinge molte cose!
    Autunnale il sole perde calore
    ad una a una cadono le foglie,
    l'anima e la carne invecchiano
    e a nulla vale ricorrere alla scatola
    del trucco per nascondere
    il pubblico spessore delle rughe
    datato sul pallido volto senile.
    Ora che il domani, come l'età,
    più povero e triste è divenuto
    andiamo a ritrovare la scatola nera
    della memoria e lasciar parlare
    il nastro confuso dei ricordi cari,
    ripetiamo, tra fruscii, con un fremito di voce
    la storia smagata della nostra vita.
    Nell'amaca di un'ultima illusione
    sempre ci sarà dato di cullarci
    e a occhi chiusi riappropriarci
    ancora per un attimo indefinito
    di quanto il tempo ci portò via.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Quando lontana sei e solo vivo

      Quando lontana sei e solo vivo
      lasciami credere che qui sei:
      animati sospira e dammi respiro.
      Si... ecco nell'incanto che ti incarna
      oltre la finestra dei miei pensieri
      ritornello d'amore ti effondi
      alata erompi e tra i minuti vuoti rimbalzi.
      Su, affina e rendi i miei sensi strumenti
      acuti e sia per te un inno che l'animo ascolta
      al venire delle stelle sempre stupite
      di ritrovar nei tuoi occhi tanta luce.
      Non mutar per stanchezza o noia
      in inezia o illusione
      un trastullo che il cuor rallegra:
      stonato sarebbe poi il minuetto suonato
      e serrate sul nulla resterebbero le mani
      che a te si appigliano come edera al muro.
      Lasciati toccare e io, non ansio, smetta
      di credere e sperare che tu verrai;
      abitami, sbarrate siano porte e finestre
      ermetiche fessure siano chiuse e sigillate
      perché non ti porti via una folata
      e ricostruire un volto poi sia scongiurato.
      L'incorporeo non è impossibile
      se già lo tempesto di baci
      e un canto imita una voce!
      Non si anticipa ne segue un ritrovarci
      se il battito del tuo cuore ascolto
      e indivisa accanto a me ti fondi
      come fa il cielo all'orizzonte con il mare.
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        Scritta da: Maria Rosaria Teni
        in Poesie (Poesie personali)

        Impressioni

        Affamata d'aria...

        chiudo gli occhi
        e non penso

        il vento mi racconta le sue storie
        tra i rami di ulivi secolari
        e sfarfallio di foglie luccicanti

        sbuffi di nuvole accennano una danza
        sospinte dalla brezza pellegrina
        erranti vagabonde senza meta

        ripiego il mio taccuino...

        chiudo gli occhi
        e non penso

        domani ritroverò il mio tempo
        tra pagine vergate di parole
        impressioni scolpite nel ricordo.
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          in Poesie (Poesie personali)

          La solitudine

          Cammino sola sulla via retta del mio destino,
          non ci sono cartelli che indicano altre vie di altri destini,
          il celo è lo stesso ad ogni piè sospinto,
          e sempre solo il viandante nel suo cammino.
          Creiamo vite che prendono le loro strade,
          e tutti si rincorre desideri, sogni
          e quando pare di raggiungerli,
          ci sentiamo ancor più soli,
          sono illusioni a quali non si può aggrapparsi.
          La solitudine è il mezzo del nostro viaggio,
          che cammina con
          la forza di sentimenti.
          Composta lunedì 21 marzo 2011
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            Scritta da: Salvatore Coppola
            in Poesie (Poesie personali)

            21 marzo

            Un timido sole
            si affaccia giocondo
            trascorre il suo tempo
            scaldando e giocando.

            Dorati i suoi raggi,
            son mani fatate
            accarezzano i boschi
            coloran le foglie.

            Un cuore felice
            saltella di gioia
            invita alla pace
            riaccende il suo amore.

            La terra sorride,
            già pronta e feconda
            germoglia frizzante
            da vita alla vita.
            Composta lunedì 21 marzo 2011
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              Scritta da: Foriero112
              in Poesie (Poesie personali)

              Sicilia

              Isola dagli inebrianti profumi
              dai piccanti sapori
              dalle antiche tradizioni
              che lasciano nelle pieghe
              dell'immaginazione
              una miriade di interpretazioni.
              Terra dalle mille sfaccettature
              di Omertà ataviche
              e di grandi Privazioni.
              Terra Fiera
              che vede nella vita giornaliera
              la singolarità dei suoi abitanti.
              Terra dalle Speranze accese
              dove la Natura ha espresso
              la sua forma migliore.
              Dove anche l'Umano pensiero
              in lotta con la Ragione
              cede alla Violenza delle Immagini
              quasi con Rassegnazione.
              La sua bellezza è profonda
              come l'azzurro del suo mare
              che la bagna teneramente
              e la circonda.
              Lo zelo nella lotta per la Vita
              degli abitanti che ne vanno Fieri
              fa da contorno.
              Il cielo è terso e blu profondo
              come la mente di chi l'ha forgiata
              ma il cuore impavido è rosso
              come la lava che l'ha caratterizzata.
              Terra benedetta
              e maledetta ad un tempo
              per i soprusi al quale è assoggettata.
              Io ricordar Ti voglio Bella e adagiata
              nel seno del tuo mare e baciata.
              Profumata dalla gentil vegetazione
              gradita alla tua gente Onorata
              Amante della Legge e dell'Amore.
              Composta domenica 28 giugno 1998
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                Scritta da: Piero Saglia
                in Poesie (Poesie personali)

                La luna e il papà

                Alle 20:08 di questa sera
                di solito si dice bel tempo si spera.

                E invece della luna parlo
                il cielo bisogna guardarlo.

                Grande la troverai
                se la luna osserverai.

                Ogni 19 anni accade
                e oggi che è il 19 marzo cade.

                Al papà anche si inneggia
                cosa aspetti allora! Festeggia!
                Composta sabato 19 marzo 2011
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