Fuggendo dedali di viuzze cupe sbucato nella strada delle rose tra fragranze e effluvi trovai luce l'amore per sentieri seguii a fiuto. Raggiunto dai dardi di Cupido tra petali e variopinti corimbi nell'affrontare nuovi respiri io vidi il lampeggio della lucciola sentii il grillo sotto la luna l'occhio vuoto fattosi pieno brillare all'aurora del cuore. Come nelle notti d'estate quando boccioli di fuochi colorati s'aprono rischiarendo il mare e rimbombano echi di spari con colpi da intime bocche di fuoco ogni appuntamento io festeggiai; sul pentagramma dei sogni le note trascrissi delle ispirate melodie dall'anima eseguite. Ma gli anni passano e tu, Musa lo sai: il Tempo stinge molte cose! Autunnale il sole perde calore ad una a una cadono le foglie, l'anima e la carne invecchiano e a nulla vale ricorrere alla scatola del trucco per nascondere il pubblico spessore delle rughe datato sul pallido volto senile. Ora che il domani, come l'età, più povero e triste è divenuto andiamo a ritrovare la scatola nera della memoria e lasciar parlare il nastro confuso dei ricordi cari, ripetiamo, tra fruscii, con un fremito di voce la storia smagata della nostra vita. Nell'amaca di un'ultima illusione sempre ci sarà dato di cullarci e a occhi chiusi riappropriarci ancora per un attimo indefinito di quanto il tempo ci portò via.
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