Poesie personali


Scritta da: vella arena
in Poesie (Poesie personali)
Le mie paure hanno incontrato
i colori di un arcobaleno
... mai visti
La mie paure hanno bevuto
al calice della solitudine
... e hanno pur gustato
il sapore dell'oblio...
Sono andate a morire
in un attimo di fine estate
in un baleno di speranze
in un puro sapore di certezze
Non hanno più parole
le mie paure.
Composta lunedì 7 febbraio 2011
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    Scritta da: vella arena
    in Poesie (Poesie personali)
    Se riuscissi a dirti tutte le cose che ho nel cuore
    Se riuscissi a parlarti senza frenare le forti emozioni
    Se avessi la capacita di poter mettere da parte ogni dubbio
    E svuotarmi.... e dirti tutto l'amore che ho dentro
    e gridarlo....
    Se riuscissi a mettere da parte il grigiore i tuoi silenzi
    Non avrei più paure.
    Ma forse non avrei te.
    Composta martedì 15 febbraio 2011
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      Scritta da: vella arena
      in Poesie (Poesie personali)
      Sono qui, sulla porta...
      ho visto passare da qui
      le nuvole più nere, le stelle più spente
      entravano... non uscivano...
      Ho visto cavalieri muniti di corazze
      senza lance... colpivano con parole
      Ho visto la regina con la corona di carta.
      Ho ingoiato pillole di menzogna non riconoscibili...
      Sono qui sulla porta... un passo e... via...
      Verso le stelle brillanti.
      Esco.
      Non voglio vederti mai più.
      Composta venerdì 18 febbraio 2011
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        Scritta da: vella arena
        in Poesie (Poesie personali)
        Non lo ricordo...
        non mi chiedere che volto abbia la vendetta
        e non mi chiedere della malizia...
        ... non lo so di che grigiore siano
        gli occhi della cattiveria...
        ... non li ho impressi i colori dei dispetti
        Non provare a svegliare
        i miei ricordi...
        Dimmi piuttosto... tu, chi sei?
        ... non me lo ricordo!
        Composta giovedì 24 febbraio 2011
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          Scritta da: Nello Maruca
          in Poesie (Poesie personali)

          CIII

          Un ampio sorriso illumina la faccia
          Di mamma stracca, cerea, tremebonda
          Ch'all'orizzonte vede tempestos'onda
          ma di timore, lettura, cancella traccia.

          Rasserenata, allora, lesta m'abbraccia
          Contenta che fortuna le rend'ammenda,
          Mentre il dolce occhio di lacrime gronda
          Speranzosa, fori tempesta, dop'è bonaccia...

          Appena l'azienda riescono a piazzare
          Lasciano la tribolata Terra d'argentina
          e vengono, qui, da noi ad abitare.

          Spero che tant'avvenga fuor d'inciampo
          Ma meglio se teniamo a nostra dottrina
          l'idea che palla rotoli fuori campo.
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            Scritta da: Nello Maruca
            in Poesie (Poesie personali)

            CII

            Una voce conosciuta e amica
            giungeci gradita al pian di sopra;
            è il postino d'imponente tempra,
            facciona gradevole e simpatica.

            Postino il padre di casata antica
            giacché nonno e bisnonno l'opra *
            dal dì primo che posta è in opra
            casato sin da allor ancor la pratica.

            Tre lettere porto stamattina,
            vengono da lontano, da oltre mare,
            e recano il timbro di terra argentina.

            Una ha data di due mesi prima
            e di lor dice non volere, lì, oltre restare.
            L'una e l'altre attestano loro stima.
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              Scritta da: Nello Maruca
              in Poesie (Poesie personali)

              CI

              Da tre notti, ormai, scivola il sonno
              Dagl'occhi stanchi e lacrim'assenti
              Mentre nel teschio ruotano gl'eventi
              Ch'anno ricolmo l'animo d'affanno.

              Lo rimescolare, però, genera senno
              e tutti quegli eventi sconfinanti
              In demarcazione sono stagnanti
              e, mai, la linea, più, supereranno.

              Ogni colpevolezza s'è dissolta
              Perché non veritate né certezza,
              sol fantasia della mia mente volta.

              Così, da ora, pure nel turbamento
              scarse notizie zii cui cas'avvezza
              serenerò quanto convien rimpianto.
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                Scritta da: Nello Maruca
                in Poesie (Poesie personali)

                C

                Se già cervello turbina tempesta,
                e se roveto entro il petto pasce
                e pel malsana idea l'alma patisce
                Ancor maggiore danno serpe in testa.

                Se vuolsi, indi, tenere riconquista
                Necessitate vuole oltre non nasce
                spina, in core, che animo ferisce;
                così perduta pace senno riacquista.

                Non seminare oltre altro roveto
                e, fermi, volontà macchina ingrata
                Pria ancora che catapulta nel fossato.

                Scrolla di dosso il triste passato,
                e più a serenità non porre veto
                lacrimando vita che sarebbe stata.
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