Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Stringo i nostri momenti
che danzano davanti agli occhi
nell'aria.
In questa danza
insieme a te.
Questa danza immaginaria.
Commenta
Stringo i nostri momenti
che danzano davanti agli occhi
nell'aria.
In questa danza
insieme a te.
Questa danza immaginaria.
Ho ancora
il
tuo sapore addosso
e
non c'è miglior vestito
che
mi cada così bene.
Mi piace
vestire il tuo sapore
mi
si addice così tanto
che
scorre nelle vene.
Non so quantificare
il
sentimento
che ci lega.
Mentre ascoltandomi
so
che
l'oceano
il
cielo immenso
l'infinito
ridacchiano di me
senza
fare una piega.
Ma credo
che dentro di loro
un
dubbio
lentamente
come sudor si spande.
Amore.
Che
cosa c'è
di
più infinito
immenso
e
grande.
Manca poco
al
nostro incontro
e
già son stravolto dentro
non so dir quanto
ti voglio
e
quanto manchi
agli occhi miei
ma
da tempo i miei pensieri
sanno chiedersi soltanto
dove sei.
Scrivo queste mie parole
prima
di spiccare il volo
per
raggiungere il tuo nido
per
sentire le tue mani su di me.
Ho con me solo due cose
il
cuore
e
l'amore che ho per te.
Quante notti
in
compagnia delle parole
quando
senti movimento
nella testa
mentre
il cuore pompa gioia
e
le rime
sono pronte per la festa.
Quante ancora
quelle notti
che arrabbiate
mi
vengono a insultare
srotolando lingue nere
nel
ripeter lascia stare.
Quante notti
quando vedi le parole
prender forma
e
lasciarti lì...
di
stucco.
Quanto amo le parole.
Senza trucco.
Vorrei arrivare
primo
al
nostro appuntamento
per
poterti aspettare
per
gioire nel guardare
come tutto
si
colora
mentre vieni verso me
nel
tuo dolce camminare.
Lasciarmi ricoprir
dalle emozioni
e
non cercare le parole.
Ma
le
tue labbra da baciare.
Io mi perdo
e
non mi trovo
come pettirosso arzillo
che si cela
in
mezzo al rovo
poi di colpo salto fuori
e
stupisco il mio pensare.
Io mi perdo
e
non mi trovo
come piccolo pulcino
che si è perso
dentro all'uovo
poi di colpo salto fuori
e
trovo te
che mi stai ad aspettare.
Grazie amore.
Ricomincio
a
respirare.
I giorni dove
si poteva fare
quelli dove si poteva dire.
I giorni senza niente
quelli quando c'è troppa gente.
I giorni quando andavi
a
lavorare
quelli dove ora
ti
devi integrare.
I giorni quando il vento
solleva l'odor della terra
I giorni che sanno di guerra
I giorni quando potevi scegliere
di
andare in vacanza
con tuo figlio.
Se li è sfottuti.
Il
Presidente del consiglio.
Dai sbadiglia con me
aspettando la sera
dai
sbadiglia con me
respirando la primavera.
Non c'è niente di meglio
che
un bello sbadiglio.
Cosa dici?
Ti
ho fatto venire la voglia?
Fai pure.
Sbadiglia.
Non ho molti
vestiti
non amo fare colpo
per
darmi una parvenza.
Del resto
a
chi interesserebbe
in mezzo
a
tanta indifferenza.