Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Aprimi il cuore

Cerca anima mia.
Scruta per le vie infinite
dell'essere e sconvolgi
la mia mia mente.
Scompiglia i miei ricordi
e dissipa i miei rimpianti.
Cullami nel silenzio
della notte e dammi
un po' di luce.

Aprimi il cuore
ed illuminalo con un
raggio di tepore
che sciolga la tristezza.
Apriti cuore e mostra
la tua vita per non
farmi credere che
sia già finita.
Composta lunedì 28 marzo 2011
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    Scritta da: Salvatore Coppola
    in Poesie (Poesie personali)

    Quando sentirai

    Quando sentirai,
    il respiro sfuggire
    dal tuo petto, vai,
    non ti perdere.
    Quando sentirai,
    gli occhi inumidirsi
    non asciugarli,
    lascia scorrere le lacrime.
    Quando sentirai,
    un nodo stringerti la gola,
    guarda in cielo
    grida la tua sconfitta.
    Quando sentirai,
    il cuore spezzarsi
    e lo spirito morire,
    urla la tua disperazione.
    Quando sentirai,
    il rumore del mare
    segui i suoi movimenti
    scarica la tua rabbia.
    Quando sentirai,
    la mia voce come un'eco
    sperduta fra le onde, chinati!
    Accarezza la sabbia.
    In quel punto io son passato,
    è dopo aver un cuore disegnato,
    mi son perso negli oscuri abissi,
    dimentico che un tempo in terra io vissi.
    Composta domenica 27 marzo 2011
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      Scritta da: Pietro Colucciello
      in Poesie (Poesie personali)

      Vorrei

      Vorrei dirti quanto sei bella
      per quel brivido che corre
      dalle tue mani dritto al mio cuore.

      Vorrei darti tanta tenerezza
      stringendo le mia braccia
      attorno al tuo collo.

      Vorrei regalarti un sorriso per
      ogni attimo trascorso con me
      fino a farti scoppiare di troppo amore.

      Vorrei volare sulle ali del vento
      aldilà di ogni verità per poterti
      amare senza colpa e né paura.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Uomo visto nello specchio
        trafitto da raggi di luce.
        Questa la vita che si vive
        lasciando orme sui muri.

        Abbiamo rigettato le favole
        sentendo il bisogno di cantarle
        nelle serate dell'ultima estate,
        quando bruciano le ferite
        seduti senza parlare.

        Torniamo a casa la sera
        a cantare la vita,
        temendo il sibilo del serpe
        mentre le donne aspettano.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Pendeva dalle stelle
          il grido della sera.

          Giocava a rimpiattino
          con morbidezza
          quando l'ho vista aggrappata
          a tralicci d'ombra.

          Tonfi di foglie,
          frulli di uccelli.
          Scende fredda la sera
          sui rossi tetti.

          Della giornata
          ci resta un pugno di luce.
          L'alito d'ombra guarisce
          il calpestio del tempo.

          Orme di vita
          si calpestano
          nel grido della sera.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Bambino dagli occhi vecchi
            non ti compresi
            quando i padri cantavano
            i figli morti
            su camion di nuvole
            in cieli di fiamme.

            Non ti compresi
            quando la stanza si iridava di malinconia,
            le vene sgottate dall'ombra
            esumavano frammenti di luna.

            La strada era senza gente.

            Non ti compresi
            quando al tramonto d'autunno
            cifravo i tuoi occhi
            senza fondo.
            Gli alberi dell'orto
            recitavano compieta
            in quella sera morta.

            Ora ti cerco
            nell'ombra del muro,
            bambino dagli occhi vecchi
            per sempre muto.
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              Scritta da: tivo laurici
              in Poesie (Poesie personali)

              Attimo di confusione

              Folle pensiero,
              tormento ossessivo,
              perpetuo rincorrere di stimoli tediosi:
              "non voglio",
              volendo lo voglio,
              pur rifiutando, rifiuto il rifiuto.
              Gioco sadico di sensi sospesi,
              celate silenziose confessioni,
              fruscianti,
              sibilate appena nella foresta
              di vacue parole
              citate, recitate, ricitate.
              Di pelle e d'impulso lanciato,
              repulso da morsi
              di brandelli d'umore,
              frenato da rimorsi
              di fardelli d'amore:
              rodo, mi rodo
              godo e mi corrodo,
              cercando l'inesistente,
              vedendo l'invisibile,
              toccando l'impalpabile.
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                Scritta da: moro
                in Poesie (Poesie personali)

                Sguardi

                Sguardi che nascono così
                come fulmini nel sole d'estate
                che sfuggono dagli occhi
                così liberi dalla nostra volontà

                sguardi che s'incontrano
                primi pianti d'un illusine
                l'ennesima, ancora bambina
                che finirà
                come un coltello nella carne
                ancor prima di crescere

                sguardi che nascono come
                nuvole nere nel cielo d'estate
                ladri di parole mai osate
                catturate dalle profondità
                d'un cuore troppo timido

                sguardi improvvisi
                che riempiono il silenzio
                di parole mai dette, osate
                mentre nasce un'altra effimera
                realtà, che si perderà in un'altra
                crudele illusione

                sguardi che nascono come
                rombi di vulcani di colpo svegli
                colorando un viso di rosso
                costringendo a fare un passo in più
                passo più desiderato e temuto

                Sguardi che riempiono
                il silenzio di parole silenti
                messaggi scritti sugli occhi
                letti da chi osa andar oltre
                una semplice emozione

                sguardi improvvisi, come
                un fiume di parole che scorre
                sulla pesantezza d'un silenzio
                di ghiaccio, sguardi che nascono
                così, prime scintille d'un fuoco
                che scalderà l'ennesima realtà
                destinata a perdersi in un'altra illusione.
                Composta venerdì 25 febbraio 2011
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