Poesie personali


Scritta da: Nello Maruca
in Poesie (Poesie personali)

XCIX

Cattivi pensieri inducono danno,
avverso essi il cervello è inerme,
li seguita, asseconda, n'è conforme
e cede solo quando loro sen vanno...

L'onde, donna, s'infrangono e rivanno,
In seno tornano a volto difforme,
mutate vesti sono d'altre forme
finché a spiaggia, ancor, s'infrangeranno.

A esse è natura che disfa e conforma
perciò l'umano non capisce manco
né come montano né come intanano.

La mente umana tien ben alta forma *
e di pensieri che lo corpo è stanco
se lo comanda quale nebbia sfumano.
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    Scritta da: Gesuino Curreli
    in Poesie (Poesie personali)

    Alla bugia

    Amatissima bugia,
    torna a starmi vicina
    come quando tradivo,
    e scioglievo negli effluvi di poesia
    il tuo sapore dolce.

    Finché mi eri compagna
    rubavo al cuore il palpito,
    e l'intrigo agro dolce
    era un dipinto della fantasia.

    Finito il sogno, ardevi
    dentro i mortali vizi di onestà
    e dentro le tue fiamme
    scomparivano dame e cavalieri,
    amori e tradimenti,
    baldanza di conquista e sentimenti
    dilapidati con facilità.

    Carissima bugia,
    farei per te i più grandi monumenti
    se la gente capisse
    che non sei nata ieri
    dentro questa bugiarda umanità!
    Composta lunedì 15 febbraio 2010
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      Scritta da: Nello Maruca
      in Poesie (Poesie personali)

      CX

      È quasi giunta la desiata estate
      e nello spazio aleggiano gl'odori,
      e ansimano gl'innamorati cuori
      e pulsan membra a vista innamorate.

      Fiori e viole, e giornat'assolate,
      tutt'armonia di serenità e ardori,
      e incline tutto a coltivar gl'amori:
      le serenate, le lunghe passeggiate.

      Tra i tanti solo un giovane resta
      impassibile, s'evince dall'aspetto:
      strana condotta: la sua faccia mesta.

      Triste e dolente svela altrui cospetto
      quanta amarezza elabora sua testa
      pure in quel giorno di tripudio e festa.
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        Scritta da: Nello Maruca
        in Poesie (Poesie personali)

        CIX

        Tra spiegazioni e interrogazioni,
        Tra lo trattar di storia e geografia
        e lo disquisire di lingua e filosofia,
        e tra greco e latino e traduzioni

        giungesi, finalmente, a deduzioni.
        Per alcuni buon'aria, da levante, soffia,
        per altri bufera il me ne frego sgonfia
        i meglio han gaudio, gl'ignavi frustrazioni.

        Spira così, puranco, il quarto anno
        e l'assenso s'aspetta per lo quinto
        ché chiudere lo corso tutti han voglia.

        Per quanto abbia sofferto turbamento
        Lo giovincello ha ben concluso l'anno
        Ed è già assiso su l'ultima soglia.
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          Scritta da: Nello Maruca
          in Poesie (Poesie personali)

          CVIII

          Dell'anno in corso già metà è trascorso,
          col cuor languente e l'animo in subbuglio
          affronta lo studio in rinnovato piglio
          e a briglia tesa non allenta morso.

          Il tempo andato è ottimo corso,
          e se nell'ultimo ha fatto gran miscuglio
          per'avvenimenti ch'an scosso cipiglio
          è ora tornato qual tempo decorso.

          S'affretta notte e dì a dar di mente
          Traduce, sfoglia, legge e memorizza
          e a scrivania è costantemente.

          Il tempo perduto ultimamente
          Lo sprona ad avanzare velocemente
          Mentr'esigenze tutte armonizza.
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            Scritta da: Nello Maruca
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            CVII

            Tra quante necessitate in loco
            e tristi notizie volate per lo cielo
            Che l'alma hann'avvolto in nero velo,
            risoluto riacchiappa lo sfuggito gioco.

            E ricomincia a riattizzar lo foco
            Al senno ch'è calato al freddo gelo
            Mentr'altro pensier severo n'ha involo
            e preparazione è posta in alloco.

            Per quant'importanti altre ragioni
            Non puote né vuol'oltre fuorviarsi
            Ch'ogn'altra cosa è minor tenzone.

            Al Cielo spesso rivolge orazioni
            Chè sugl'amori cui vuole rincontrarsi
            cali pietosa, divina benedizione.
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              Scritta da: Nello Maruca
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              CVI

              Certo la nuova di rivoluzione
              d'Argentina non allevia l'ascesa
              dal nero, fondo abisso cui è scesa
              mamma Tina. Tale situazione

              Induce la mente a riflessione
              e, se buona sorte a un filo è appesa,
              conviene tenere fede nell'attesa
              che Dio può sempre dare benedizione.

              Allora l'incubo frenetico è speranza
              e si tramuta in paziente attesa
              e dall'aspettativa ind'è essenza.

              Perciò, quello che pare turbamento
              trasformasi a manna inattesa
              che sminuisce, nel tempo, svilimento.
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                Scritta da: Nello Maruca
                in Poesie (Poesie personali)

                CV

                Cinque lettere abbiamo già inviato
                e nessuna risposta ricevuta,
                Peggio: Manco missiva loro è venuta;
                qualcosa di grave è certo capitato.

                Fattaccio luttuoso è trapelato:
                Un generale da favella muta
                avverso l'Assemblea ch'è in seduta
                coll'armi, del potere s'è impossessato.

                L'esercito, in toto, è ammutinato
                e nel Paese intero è coprifuoco
                e ogni discorso inverso è censurato.

                Parrebbe che il nostro Consolato
                Ha informato le Autorità del grave peso
                Ch'ancora su Argentina s'è calato.
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