Poesie personali


Scritta da: Nello Maruca
in Poesie (Poesie personali)

CIV

Il dì di poi, nel primo pomeriggio,
anti lo spiazzo del casato antico
la conosciuta voce d'uomo amico
lenta strascica il solito messaggio:

Mi tocca visitare l'altro villaggio:
stanco son'io che pria alba già fatico
perciò lascio la busta sotto il portico
e corro ad affrontare l'altro viaggio.

Sono gli zii che danno chiaramente
l'intenzione d'essere per ottobre
a vivere con noi costantemente.

Trema la mamma come fosse in febbre,
invece il cuore trabocca d'allegrezza
e l'ansia si dissolve nell'ebbrezza.
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    Scritta da: SAVERIO FERRARA
    in Poesie (Poesie personali)
    Vorrei ancora piangere.
    Vorrei urlare:
    mamma!

    Vorrei,
    ma non posso...

    Non posso.

    Le corde si bloccano,
    le mie labbra
    non emettono più suoni.
    I miei occhi
    non producono più lacrime.

    Mi manchi mamma.

    Mi mancano i tuoi baci,
    mi mancano le tue carezze,
    mi mancano i tuoi consigli,
    mi manca la tua voce.

    Mi manchi tu.

    Vieni per pochi attimi,
    abbracciami.

    Dimmi
    che presto finirà...

    Fammi sognare.
    Mamma, vorrei...
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      Scritta da: Salvatore Coppola
      in Poesie (Poesie personali)

      Il mio supplizio

      Fuori dalla mia realtà,
      il mondo chiuda le porte.
      Lontano dai miei ricordi,
      il cielo spenga le stelle.
      Sul piano di una buia strada,
      affondo i miei passi esitanti.
      Al calar della pioggia,
      si confondono le mie idee.
      Fuori da una porta chiusa,
      prono il capo alla disfatta
      di una passione snaturata,
      dispersa oltre il limite della vita.
      Fuori dalla mia verità
      accolgo la speranza infame,
      di un supplizio alla ragione
      è mi arrendo alla morte,
      mia eterna prigione.
      Composta domenica 20 marzo 2011
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        Scritta da: Salvatore Coppola
        in Poesie (Poesie personali)

        La mia aria

        Quante volte
        hai respirato la mia aria.
        Quante volte
        hai goduto del mio sorriso.
        Quante volte
        hai asciugato le mie lacrime.
        Quante volte
        hai sfiorato
        le mie mani con le tue labbra.
        Quante volte
        ti sei rispecchiata
        nelle mie rime.
        Quante volte
        hai seguito la mia ombra
        riflessa sui muri.
        Quante volte
        sei entrata nel mio cuore.
        Quante volte
        nella tua vita
        hai cercato rifugio
        nel mio amore.
        Adesso non fermarti a pensare.
        Prima di darti
        una risposta affrettata,
        leggi attentamente
        dentro il mio cuore,
        fattene una ragione.
        Devi semplicemente convincerti,
        che il sole non potrà mai
        baciare la luna è che,
        le cose della vita spesso,
        non sono come sembrano.
        Composta domenica 20 marzo 2011
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          Scritta da: Libripassion
          in Poesie (Poesie personali)

          Amiamoci

          Nel mondo c'è amore e odio...
          Cosa serve odiarsi?
          L'amore è la cosa più bella che Dio ci ha donato...
          Amiamoci tutti...
          belli e brutti...
          buoni e cattivi...
          Amiamoci perché non si sa cosa ci attende un domani...
          Capirai di voler bene alla persona che hai tanto odiato
          solo quando non ci sarà più...
          Non potrai fare più niente... sarà troppo tardi!...
          Amiamoci oggi che possiamo!...
          Composta sabato 19 marzo 2011
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            Scritta da: Libripassion
            in Poesie (Poesie personali)

            Ti sposerò perché

            Ti sposerò perché...
            la mia vita ha bisogno di te...
            Ti sposerò perché...
            il grande "SI" riuscirò a dirlo solo a te.
            Si, perché dopo aver superato mille ostacoli e difficoltà,
            realizzeremo il sogno della nostra vita.
            Una nuova famiglia nascerà:
            che l'armonia e l'amore regni sempre su di essa...
            Composta venerdì 22 febbraio 2002
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              Scritta da: Arturo Donadoni
              in Poesie (Poesie personali)
              In ogni momento si alza un lamento
              da questo mondo demente che da sempre mente
              ogni lamento, tormento e rimpianto
              si alza come un manto con il vento
              ma nessun pastore lo raccoglie, lo vede
              e si perde la fede.

              Allora, tutto è scomparso
              tutto, a cosa è valso?
              le parole che vere abbiamo credute ora sono mute
              avere ancora fede o non credere finché non la si vede?.

              Ogni mente si contorce, si storpia
              per questa domanda che risposta non abbia
              non abbia risposta simile domanda che il cuore di ognuno turba
              non abbia a sapere chi ancora ha fede
              che simili dubbi possano nascere in menti ancore serene.
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                Scritta da: Libripassion
                in Poesie (Poesie personali)

                Il mio caro nonno

                Cos'è la morte?
                Non so dare una spiegazione precisa,
                so solo che un giorno o l'altro si porta con sé
                le persone a te care...
                Tu non potrai reagire...
                Non puoi combatterla...
                non puoi... nessuno può!
                La morte... è stata lei,
                a portarmi via il mio caro nonno.
                Un uomo stupendo a cui volevo tanto bene...
                Io che ho avuto il privilegio di conoscerlo...
                le sue qualità...
                la sua forza...
                proprio per il rispetto che gli do
                cercherò di fare un modello del suo ricordo...
                Composta sabato 19 marzo 2011
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                  Scritta da: minnie
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Il buonumore e il malumore

                  Il buonumore non ha bisogno di nulla,
                  si sveglia ogni mattina cantando,
                  gioisce del solo fatto di esistere;
                  il malumore si sveglia brontolando
                  per il caffè che non è pronto,
                  per il tempo che non è buono,
                  e per quello che non passa mai;
                  il buonumore ha la sua culla nel passato,
                  e la sua vanga nel futuro,
                  il malumore seppellisce il passato,
                  e non sa vedere il futuro;
                  il buonumore sorride sulle contrarietà
                  e ride della quotidianità,
                  il malumore si adira
                  persino con se stesso;
                  il buonumore cammina da solo, a lungo, a piedi,
                  e sopravvive intatto al frastuono,
                  al ruggito della città in putrefazione;
                  il malumore brama d'immergersi
                  in quel ruggito,
                  il buonumore non vuole invecchiare,
                  il malumore è nato già vecchio.
                  Composta venerdì 18 marzo 2011
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