Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
Per dimostrare a noi stessi di esistere
desideriamo scrivere
il nostro nome in ogni dove
anche in cielo.

C'è un modo tangibile reale
nell'esser consapevole di esistere
indirizzando l'attenzione
all'ascolto del proprio respiro.

Se poi condividiamo all'unisono
questo consapevole ondisono pulsare
fra le amichevole braccia
di un altro respiro
la percezione dell'esistere
sfocia nel presenteterno.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Dedicata a te amico mio virtuale

    È cominciato così:
    Come stai?
    Scusa sai,
    ma hai scritto qualcosa che mi ha toccato,
    comunque non è tua l'hai copiata...
    Possiamo parlare?
    Lo abbiamo fatto
    Ci siamo raccontati così,
    dal nulla
    Ci siamo conosciuti nell'animo
    Persona di ineguagliabile onestà, sincerità
    Niente ci allontana più
    Al mio bisogno tu arrivi
    Io ci sono
    Abbiamo anche pianto ricordi? Quella notizia mi ha sconvolto dentro
    I tuoi singhiozzi
    i miei che ho dovuto frenare
    non potevo, tu avevi bisogno di me
    Ti voglio bene amico mio carissimo sapessi quanto...
    Poi un nuovo giorno,
    nuovi sorrisi
    nuove risate
    tu sempre presente
    con le tue raccomandazioni "non innamorarti mai di me, ho bisogno della nostra amicizia, deve rimanere sacra, so che tu ci sei sempre, nulla deve rovinarsi"
    Tranquillo non accadrà
    tu mi riempi la vita,
    mai butterei al vento ciò che è nato quella sera chattando con un tipo disperato che aveva necessità di essere ascoltato
    di avere un po' di serenità interiore
    Ora i pezzi li raccogliamo in due
    Una volta tu, una volta io
    Si lo so... i miei sono di più...
    Ma non potrei mai rinunciare a te
    L'amicizia seppur nata virtuale è stata sempre sana, unica e dopo tanto tempo diventerà reale... finalmente!
    Io ci credo sai, a noi è accaduto
    Dolce e sincero amico mio
    Un Ti voglio bene che riempie la vita...
    Potessi oggi verrei di corsa ad abbracciarti e tu lo sai.
    Composta lunedì 13 maggio 2019
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      in Poesie (Poesie personali)
      Corpi che si sfiorano
      pelle contro pelle
      Audace è il piacere che sale,
      cresce,
      come un accordo musicale
      ogni battito dei cuori seguono le nostre dita,
      le nostre mani
      che scendono,
      che salgono
      Sussulti e baci
      desiderio che esplode
      Persuasione divina la tua
      è bastato sfiorare
      Ed ecco un istinto primordiale
      come di un amore appena sbocciato, cocente
      Inebriati dei nostri sapori
      E quando la schiena si inarca
      Arriviamo a toccare la radice di un essenza infinita
      gravitiamo sul mondo senza alcun effetto stridente all'unisono tra sussulti e piacere
      Quasi a trafiggere il cuore
      ventri che battono l'uno contro l'altro
      gambe che stringono
      "Ti voglio" sussurrati
      dita affondate sulla schiena
      salive miscelate
      Grido simultaneo quasi a svenire,
      E ci raggiunge la bellezza di un paradiso vissuto, toccato
      dove persino a noi è
      difficile capire come si è raggiunto
      Ma pachi e felici
      ci fissiamo negli occhi
      poi un tenero infinito abbraccio e abbandono totale.
      Composta venerdì 26 aprile 2019
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        in Poesie (Poesie personali)

        La gatta

        La gatta la gatta la gatta
        corrotta stuprata feconda
        la gatta che aspetta gattini
        la gatta nessuno la vuole.
        Sfrattata affamata randagia
        la gatta col freddo che incombe
        s'infila in un caldo riparo
        la gatta depone i gattini,
        la gatta la gatta la madre,
        e l'uomo sentendosi forte
        le toglie dal nido i piccini,
        sotterra i vagiti, la terra
        pestata traspare dolore...
        si leva dal covo deluso
        dall'ultimo piccolo amore
        annusa la terra sepolta
        la gatta la gatta la madre
        affonda le prime zampate
        la terra calcata non cede
        la gatta la gatta la madre
        si volta soltanto un momento
        lasciando con gli occhi un pensiero
        infitto nel cuore assassino
        e corre lontano lontano.
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          Scritta da: Daniela Cesta
          in Poesie (Poesie personali)

          Passi

          I miei passi sull'erba
          verde smeraldo, maggio tra i monti
          valli che godono del loro nuovo abito
          profumi, farfalle, insetti, grilli e cicale
          il cuculo che canta nella foresta
          felice del cambiamento stagionale
          ordine, serenità, proporzione
          che rallegrano il cuore
          nell'amore della natura
          colori, sensazioni, gioie,
          pace con Dio.
          Composta venerdì 10 maggio 2019
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            Ricorderemo

            Al calare del sole e al mattino ricorderemo
            questa luce che si alza e si abbassa, influisce sulla nostra vita
            il nostro orologio di ogni attimo del giorno,
            prati, foreste, fiori, ruscelli, cielo e terra
            il mio mondo profondo a cui non so rinunciare,
            sono a mio agio tra loro, nel loro silenzio pieno di amore
            sui sentieri che conducano all'anima
            mentre lo spirito della natura circonda il nostro corpo
            avvolgendoci di enzimi invisibili e brillanti!
            un libro aperto tutto verde pieno di speranza
            che l'alba inizia ad illuminare straordinariamente
            e il tramonto ci inebria di sensazioni
            prima del buio della notte.
            Composta venerdì 26 aprile 2019
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              Scritta da: GENNY CAIAZZO
              in Poesie (Poesie personali)

              Mento

              Mento quando dico di non farlo più,
              Diabolico persevero e forse
              non me ne esco più,
              Mento quando giuro di portarmi rispetto,
              mi faccio pena quando ritorno a
              piangere nel mio letto,
              metto la maschera dell'allegria e rido,
              mentre dentro soffro e da solo mi uccido,
              Mento come la più imperdonabile carogna,
              sono un masochista che
              sbaglia e si vergogna,
              le strade che portano nel più spaventoso oblio,
              sono percorse da un automobile che guido io,
              spesso sento un lieve benessere
              pensando alla morte,
              Troppe volte ho finto di essere forte,
              quando convinto dico che bene mi sento,
              in realtà sto morendo non credetemi Mento.
              Composta mercoledì 20 luglio 2016
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                Scritta da: Ejay Ivan Lac
                in Poesie (Poesie personali)

                Meravigliosa Creatura

                Soffice, delicata, un cespuglio di pelo nero brizzolato. Meravigliosa creatura, spettacolare anima che sei entrata nelle nostre vite, facendoci sorridere anche quando non ne avevamo voglia.
                Eri speciale, una piccola cagnolina sempre in cerca delle sue coccole quotidiane. Era stupendo vederti gioire quando ti portavamo un gioco nuovo, riempivi i nostri corpi di fiori, di simpatia, facendoci stare bene.
                Hai fatto il tuo percorso, hai vissuto la tua esistenza, quel momento in cui te ne stavi andando, graffiava nelle nostre anime, faceva male, fa male ancora ora. Non c'è momento in cui riesca a smettere di pensarti, non avrò più il tuo pelo da stringere e tenere tra le braccia quando sarò triste, non potrò più sentirti vicino al mio letto, mentre aspetti il mio risveglio.
                Non ci sarà più, il tuo abbaiare per la casa, il suono dei tuoi giochini di gomma, le lamentele quando avevi fame, e le tue corse frenetiche di felicità, quando rincasavamo.
                Ora dormi felice e rilassata, anche se hai lasciato un buco nel cuore, io ti terrò sempre stretta, guarderò le tue foto, e ti ringrazierò, perché i tuoi occhi mi hanno insegnato ad essere forte e coraggioso, proprio come te, che hai lottato per vivere il più possibile.
                Solo perché avevi paura di farci soffrire.
                Composta lunedì 13 maggio 2019
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Si sbriciolano svelti i nostri giorni
                  che ci annusano come il cane
                  dietro la muta ombra che ci segue.
                  Ci ricorda che la nostra vita
                  è un calendario vissuto in fretta
                  con i piedi a terra per sognare
                  un domani più fiorito e bello.

                  I nostri occhi sono sempre aperti
                  rivolgendoli al cielo azzurro
                  in attesa che la luce del giorno
                  sia la nostra vera guida
                  anche nelle notti oscure
                  quando i sogni non brillano.
                  Giorno e notte sono gemelli
                  che sopravvivono
                  nel cuore e nella mente.

                  La nostra vita è piena di briciole
                  che luccicano nella notte
                  aspettando che si aprano
                  le porte chiuse dalle tenebre.
                  Nascondiamo negli occhi
                  e nell'arzilla mente
                  le fiamme ardenti
                  di un grande amore
                  per volare liberi in eterno.
                  Composta venerdì 26 aprile 2019
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