Poesie personali


Scritta da: Cassandra
in Poesie (Poesie personali)

Notte

Salgo sulla mia stella
e viaggio con la Notte,
isolandomi dalla banalità.
La mia alterata percezione
profetizza il futuro,
rivive il passato
e dimentica il presente.
Notte,
mia grande amica,
mi commuovi
coi ricordi più belli,
m'inquieti e mi rattristi
con quelli più brutti.
Al sorgere del Sole,
una bizzarra costernazione
mi percuote.
Non comprendo.
Cos'hai che mi somigli,
che mi avvicini a te?
Tu non sei luce,
sei buio.
Buio.
Il mio buio dentro.
Mi sorprendi e mi consoli
col sorriso della Luna,
e parlandomi
della forza che ha la vita,
imparo
a far della mia pena
la mia più cara poesia.
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    Scritta da: Cassandra
    in Poesie (Poesie personali)

    Specchio deforme

    Violenti tormenti
    estinguono la tua anima,
    il cuore quasi s'arresta.
    Una feroce bestia
    alloggia nei tuoi occhi
    e la realtà
    è, ora, contraffatta.
    Ti leghi al letto,
    senti la tua fine
    e chi tanto hai amato
    ritorna
    da un mondo sconosciuto.
    Ti abbandoni alla morte,
    per ciò che, forse,
    fingi di non sapere.
    Ignori l'immagine di te
    mentre si sbiadisce pacatamente.
    È l'inganno
    dello specchio deforme.
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      Scritta da: Cassandra
      in Poesie (Poesie personali)

      Il lucente nascondiglio della vita

      Un cuore
      detta in versi,
      un cuore che ha perito,
      tuttavia amato.
      Disperso nell'ombra
      di ciò che ha dato,
      di ciò che ha perso,
      combatte ancora
      per riscoprire nuovi amori.
      Scrutando
      quel lucente nascondiglio della vita,
      vedrà un fiore
      come la sua incantevole bellezza,
      le stelle
      come immensità e bagliore.
      Un'ode d'amore
      sarà l'effimero volo
      di una farfalla.
      Ritroverà l'innocenza,
      la purezza
      negli occhi di un fanciullo.
      E nelle notti insonni
      scoprirà il coraggio di rivelarsi.
      Non resterà inerte
      alla rabbia, all'odio.
      Si purificherà
      nell'essenza della vita,
      ignorare il suo richiamo
      non potrà.
      Oltre l'inganno della sofferenza,
      ascolterà,
      toccherà
      la vita.
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        Scritta da: Cassandra
        in Poesie (Poesie personali)

        Maledizione

        Cinico e indegno,
        amarti è disgrazia.
        Sei sortilegio,
        maledetto amore.
        Va' via dal mio cuore,
        va' via dai miei sogni.
        Mi hai dannato l'anima,
        cento volte di più
        sarà la tua
        se continuerò a vivere
        anelandoti.
        Eppure, se non t'amassi,
        morirei.
        T'amo
        senza paragoni e illusioni.
        ... Quanta follia,
        la tua,
        la mia.
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          Scritta da: Daniela Cesta
          in Poesie (Poesie personali)

          Momento grigio

          Grigiore di cielo che prende il cuore
          uggiosa e brumosa l'aria
          di questa bizzarra primavera
          silenziosa nel tempo che
          passa inesorabile e non arretra,
          scuro tramonto con velate immagini
          il sole sembra inabissato nel lontano universo
          sensazioni che galoppano nell'anima
          come frecciate intense di nostalgia
          il silenzio benedetto copre lo spirito
          donando pace e tranquillità.
          Composta lunedì 22 aprile 2019
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            Risorto

            Scintillio che arriva dal profondo universo
            immenso, abissale, infinito,
            luce salubre, incontaminata,
            tutta potenza e vigore,
            le piaghe, ai piedi, e alle mani
            scintillano come diamanti puri
            emanano bagliori divini, fosforescenti,
            la grandezza del Figlio di Dio,
            Gesù Cristo, bellezza immacolata
            semplicità e umiltà,
            potenza di un cuore che trabocca d'amore,
            fierezza e orgoglio del Creatore,
            Salvatore dell'umanità, unico Redentore
            che può perdonare i nostri peccati.
            Per la tua Passione, la tua Croce, la tua morte
            la tua Resurrezione e per i tuoi meriti
            noi ti amiamo per l'eternità,
            sei la nostra vita eterna per sempre.
            Lode, onore, gloria al nostro unico e vero Dio
            che diede la sua vita per noi.
            Composta sabato 20 aprile 2019
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              Scritta da: Claudio De Lutio
              in Poesie (Poesie personali)

              Le nove campane di Pasqua

              Si fanno sentire di più
              nel triduo in cui gracchia la bàttola
              quando rimangono mute.
              Quando il loro silenzio diventa assordante
              nella valle abituata ai rintocchi. *
              È il richiamo alla preghiera dei fedeli,
              quella che a volte manca.
              Tanto nella torre campanaria ritorneranno a suonare nel giorno di Pasqua ancora un altro anno.

              *La valle della città di Cassino.
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                Scritta da: liberator
                in Poesie (Poesie personali)

                Nemesi

                La vendetta
                è una giustizia nobile e privata.
                Denominazione di figura mitologica
                non altera l'essenza originaria.
                Fonte: la colpa dell'uomo.
                Accalappiato dalle passioni;
                putrefatto da trame amorose
                contorte e poligamiche
                votate all'egoismo del piacere.
                Nemesi: panacea catartica;
                rimedio che deterge la sozzura
                dell'uomo,
                restituendolo alla originaria purezza.
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                  Scritta da: Renzo Mazzetti
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Nemici sempre (tenebre e liberazione)

                  IN OGNI LUOGO E SEMPRE LIBERAZIONE
                  Spirito pulsante ogni presente
                  nei patri confini dell'umanità
                  nessun losco individuo nasconderà
                  roghi e bugie neri fumi grige cecità
                  dalla realtà nascondersi mai potrà
                  dal dinamico ricordo immortale
                  vivente nel versato sangue risorto
                  nelle vene tricolori vessilli sventolano
                  liberi fiati seri patimenti lutti sibilano
                  moniti illuminanti arcani lampi in tutti i luoghi
                  ovunque e sempre vivono artefici combattenti
                  partigiani militi religiosi eroici riscattano onori
                  Repubblica democratica Costituzione liberi voti. (17 Aprile 2019)
                  IL 25 APRILE È LIBERAZIONE È PACE
                  Dittatura fascista:
                  Persecuzioni atroci
                  Sofferenze terrificanti
                  Guerra mondiale
                  Distruzioni morti.
                  Il 25 Aprile è Liberazione è Pace.
                  Carboneria Resistenza Liberazione
                  Partigiani resurrezione dell'onore
                  Patria italiano patriottismo Giustizia
                  Costituzione Repubblica Libertà
                  Unità nazionale Democrazia Pace.
                  Il 25 Aprile è Liberazione è Pace.
                  Nella Festa della Leva obbligatoria
                  Nella Festa dell'Esercito di Popolo
                  Spirito patrio unitario fraterno sacro
                  Festa della Vittoria e delle Forze Armate?
                  Festa della Pace e Festa del Disarmo generale!
                  Il 25 Aprile è Liberazione è Pace. (5 Novembre 2018)
                  CORVI
                  Come a un cane
                  lisciano il tuo capo
                  che penzola dalla forca.
                  I corvi oscurano il cielo
                  nell'attesa di mangiare
                  le tue già putride carni.
                  Volando sulla terra
                  sbattono la testa nelle nubi
                  rimanendo agganciati lassù
                  e si stirano al caldo del sole.
                  Fuggiamo da questo incubo
                  che cerca se stesso
                  penetrando nel nostro io.
                  Morte: vivi ancora!
                  Vita: muori ancora!
                  Drappi neri volteggiano.
                  Preannunciano la notte
                  i raggi di un sole
                  che fugge dal cuore
                  deluso e sanguinante. (Febbraio 1969)
                  UN MINISTRO DALLA FAVOLA
                  C'era una volta un furbo ministro
                  che dalla favola uscì coraggioso
                  fece piena luce su tutti gli scandali
                  sulle trame e ripulì lo Stato dai segreti.
                  Della Patria difese i sacri confini
                  e cacciò tutti i politicanti e dittatori
                  tutti gli avventurieri e privilegiati
                  tutti i re con familiari e cortigiani.
                  Espropriò tutti i palazzi del potere
                  tra l'altro già da sempre strapagati
                  arrestò complici e latitanti criminali
                  riportò a casa loro tutti i clandestini.
                  Sereno impavido con lingua senza peli
                  definì assassini comunisti i terroristi rossi
                  definì assassini fascisti i terroristi neri.
                  Fu ministro insigne e politico ineguagliabile
                  degli ultimi eroe e dei diritti umani creatore. (Giovedì 17 Gennaio 2019)
                  VERSI PATRI
                  Italia penisola-isole unica incanta attrae
                  Montagne colline campagne marine
                  Punta splendente delle terre europee
                  Protesa nel firmamento tra le stelle. (13 Ottobre 2018).
                  IL FUTURO DEI GIOVANI
                  Il futuro dei giovani
                  si realizza nella qualità
                  del loro presente. (29 dicembre 2012)
                  L'AVVENIRE DALL'IMPOSSIBILE
                  Il pragmatismo totalmente affermato
                  consolida il pratico conservatorismo
                  sabota ambizioni fantasie sogni librar
                  dall'impossibile nuove realtà crear. (6 Ottobre 2018)
                  DISTRUGGI TUTTE LE ARMI
                  Se la tua aspirazione prioritaria
                  è un mondo di pace e di fratellanza,
                  se desideri veramente la pace
                  dentro ogni popolo e tra tutti i popoli,
                  prepara tutto, punto per punto, tutto per la pace.
                  Se il tuo primo pensiero irrinunciabile
                  si rivolge alla giustizia e all'uguaglianza,
                  all'amore per tutti gli esseri viventi
                  contro ogni tipo di sfruttamento e di prevaricazione,
                  se desideri veramente la pace, distruggi tutte le armi. (lunedì 24 marzo 2014)
                  LA MORTE SECCA
                  Uomini forsennati
                  violenti ignoranti
                  teschio tibie
                  morte secca
                  nera bandiera
                  lugubre pece
                  terrore.
                  Donne sfruttate
                  case chiuse
                  legali bordelli
                  genitrici oppresse
                  madri disperate
                  senza diritti
                  senza voto.
                  Bambini
                  ragazzi
                  traviati
                  addestrati
                  guerra
                  avventurieri
                  delinquenti. (24 Marzo 2019)
                  IL MIO TRICOLORE
                  La Patria è persa
                  oltre i sanguinanti confini
                  nei colori del nulla.
                  Non vedo più il bianco
                  bianco fiore democristiano
                  il rosso del comunismo italiano.
                  Nella cerimonia della Guardia
                  c'è il giallo della Finanza
                  e il verde non so di che cosa.
                  I cervelli e i cuori
                  le tasche e le ambizioni
                  miseri e vuote.
                  Quel che oggi vale sono i soldi
                  quelli degli stracolmi Fondi
                  e i giovani vanno via disperati.
                  Ma tutto il mondo è paese
                  e tutto nero è il padre-padrone
                  l'intelligenza ovunque è tutta ribellione.
                  Eroi
                  Risorgimento Resistenza
                  il mio Tricolore. (21 Giugno 2017)
                  LIBRI BRUCIATI
                  Libri e giornali bruciati vivi
                  Partiti perseguitati impiccati
                  Case del Popolo devastate
                  Fiamme di odio d'ignoranti
                  Strumenti disumani
                  Assassini
                  Di popolo
                  Di autori
                  Di artisti
                  Di puri
                  Di studiosi
                  Di pensatori
                  E si estingue
                  La memoria orale
                  E chi di più campa
                  (La mala erba mai muore)
                  Fa ragione della Sua versione
                  E criminali diventano angioletti
                  E demoni i martiri innocenti. (3l Gennaio 2018)
                  BARBARIE IN ATTO
                  Gli intellettuali di parte liberale tennero,
                  prima e durante il fascismo,
                  un posto nella cultura italiana;
                  prima: una funzione di direzione;
                  durante: improntato largamente di se
                  l'antifascismo intellettuale.
                  La fede liberale, ha animato tantissime
                  delle nostre migliori personalità culturali sotto il fascismo;
                  si può riassumere nel principio che il bene supremo della civiltà
                  sono gli ordinamenti che si basano sulle libertà politiche
                  intese soprattutto come libero gioco di opinioni,
                  di partiti, di movimenti e di associazioni.
                  Oggi non basta più avere in cuore la religione della libertà
                  per essere liberali, perché occorre discernere
                  quali sono le forze sociali e politiche
                  che sostengono e promuovono la libertà
                  e dare ad esse il proprio appoggio.
                  Oggi si sente la mancanza dei liberali
                  sinceramente democratici repubblicani progressivi.
                  Al contrario, purtroppo, c'è una pericolosa involuzione culturale
                  che rischia di abbattere del tutto lo spirito della pratica antifascista
                  con l'appassionata partecipazione democratica,
                  insostituibile baluardo contro la barbarie in atto. (27 Febbraio 2018)
                  MARTIRI RIBELLI
                  A Firenze la terra torna a tremare
                  una forte scossa di terremoto
                  di magnitudo cinque punto due:
                  Sono i nostri martiri ribelli,
                  eroi resistenti
                  del primo e secondo Risorgimento
                  fondatori della Patria,
                  conquistatori
                  della libertà e della democrazia
                  che si agitano nei sepolcri dimenticati. (Venerdì 21 giugno 2013)
                  IL FASCISMO
                  Il fascismo: dittatura spietata e feroce,
                  che dominò l'Italia per oltre un ventennio
                  e che portò il paese alla catastrofe;
                  sorse a Milano nel Marzo 1919,
                  con le roboanti prese di posizione anticapitalistiche,
                  antimonarchiche, anticlericali e antiproletarie;
                  espressione dello stato d'animo del ceto medio,
                  respinto ai margini della vita democratica
                  e non conquistato dal movimento organizzato degli operai
                  e dei contadini impegnati in grandi lotte salariali.
                  Il fascismo traboccava di ambiguità, falsità, avventurismo e cinismo.
                  Difatti si definiva aristocratico e democratico, conservatore e progressista,
                  reazionario e rivoluzionario, legalitario e illegalitario
                  a seconda delle circostanze di tempo, di luogo e di ambiente.
                  Demagogia e violenza
                  sono il massimo di disegno politico
                  che il fascismo riesce ad esprimere.
                  Il fascismo è ancora limitato
                  e quasi marginale sulla scena politica
                  come dimostrano le elezioni politiche del 1019
                  e le amministrative del venti. Ma, dopo l'ottobre del 1920,
                  il fascismo diventa lo strumento della reazione agraria,
                  e comincia ad assumere nuove proporzioni
                  mentre si mette sulla via non più della violenza sporadica,
                  ma della violenza sistematica, delle squadracce,
                  delle spedizioni punitive, delle azioni terroristiche brutali e inumane,
                  degli assalti armati e teppistici alle associazioni democratiche,
                  alle organizzazioni di classe politiche e sindacali,
                  alle redazioni dei giornali avversi. Ma la violenza squadristica, cieca e feroce,
                  non avrebbe permesso al fascismo di conquistare il potere statale,
                  se al ceto medio e agli agrari non si fossero congiunti,
                  i grandi industriali e i grandi finanzieri. Fu la Confindustria
                  (con il suo strapotere economico, le sue relazioni
                  e la sua influenza tra il personale di governo e dell'alta burocrazia)
                  e l'appoggio della monarchia,
                  a fornire i mezzi al fascismo per conquistare il potere. (21 Ottobre 2017)
                  FASCISMO
                  Esso fu e rimane
                  aggressione
                  ricino manganello
                  botte prigione tortura
                  impiccagione fucilazione
                  crimine assassinio;
                  storica traduzione:
                  Fascismo,
                  moderna versione:
                  Apologia fascista
                  orribile e raggelante. (20 Ottobre 2017)
                  PASSO DELLA FUTA – 10 agosto 2007
                  Cammino raccolto
                  nel cimitero
                  terribilmente immenso.
                  Da nemici viventi
                  nelle vostre tombe
                  vi considero fratelli.
                  Ma quanta umanità
                  trucidata inerme
                  atrocemente sofferente.
                  Ma quanto grano
                  olio e riso
                  gettati nel fango.
                  Ma quante opere
                  ridotte a macerie
                  sulla terra affogata dal sangue.
                  Dell'esercito possente
                  foste soldati
                  implacabili.
                  Implacabili destini
                  di morti
                  anche voi ammazzati.
                  Uccisi da fratelli
                  e compagni salvatori
                  di nuova avvenuta vita.
                  Spero che qui
                  sepolti solo corpi
                  resti e solo resti di corpi.
                  Gli spiriti
                  sereni ritornati
                  da dove i corpi vennero.
                  La terra della Futa
                  non perdona
                  non odia.
                  Con pietà
                  custodisce le spoglie
                  silente ricorda.
                  IGNOMINIA
                  (Scritta alla notizia del disegno di legge n. 1360 che equipara il milite di Salò al partigiano e al militare che combatterono contro l'occupante nazista)
                  Lo straniero non sapeva tutto
                  di quei monti e di quelle colline
                  non sapeva tutto di quelle pianure.
                  Lo straniero si smarriva
                  nei labirinti dei centri antichi
                  non trovava gli sperduti paesini.
                  Lo straniero non conosceva quel sentiero
                  né il sicuro nascondiglio
                  dove bambini giocarono e ragazzi si uccisero.
                  Il fascio littorio
                  Salò e le camicie nere
                  furono barbarie e distruzione.
                  Antigone salvò quei neri cadaveri
                  dalla furia dei perseguitati assassinati
                  nell'aldilà dove non si perdona.
                  L'eterna oscurità detenga le spie
                  e i servitori dei tiranni dannati
                  nell'infernale pozzo dei traditori.
                  Nessun civile perdono sia concesso
                  al morto non uguale al morto
                  solo rigoroso ricordo.
                  Ancora sanguinano innocenti ferite
                  e cumuli di coscienze tremanti
                  testimonianze perenni
                  per non ricadere nell'ignominia. (4 agosto 2009)
                  QUELLI QUESTI QUANDO
                  Quelli, servi degli austriaci.
                  Quelli, servi dei piemontesi.
                  Quelli, servi del Papa.
                  Quelli, servi di Hitler.
                  Quelli, servi di Stalin.
                  Quelli, servi degli americani.
                  Quelli, servi dell'Europa.
                  Quelli, servi della moneta unica.
                  Questi, servi del popolo.
                  Quelli e questi, servi dei servi.
                  Autogoverno degli italiani, quando? (18 Giugno 2018)
                  RESISTENZA OGNIPRESENTE
                  (un pensiero dedicato ai partigiani comunisti)
                  Il pane secco presente
                  passato trascorso attuale
                  giorno dopo giorno
                  presente sempre ribelle
                  mangiato poco ma tanto
                  purché durasse perpetuo
                  ognipresente spirito
                  umano mai asservito. (25 aprile 2015)
                  URL A
                  Sui monti toscoromagnoli
                  l'antifascista Resistenza
                  si percepisce e respira.
                  L'eco nelle gole
                  urla ancora
                  il dolore dei feriti.
                  Dei combattenti
                  caduti morti
                  profondi silenzi.
                  La paura
                  i freddi sudori
                  dei rastrellati.
                  Fragore di spari
                  occhi sbarrati
                  innocenti stragiati.
                  Indomiti partigiani
                  spettrali corpi
                  splendenti spiriti.
                  Ribelli salvatori
                  popolari giustizieri
                  riscatto dell'umanità.
                  Il sapere
                  non dimentica
                  nessuno ignori!
                  La riconoscenza
                  compie democrazia
                  salvaguarda l'Italia.
                  (Borgo San Lorenzo lì, 08 giugno 2008)
                  BARBARIE
                  Oltre il mare
                  nell'africo cielo
                  il supersonico
                  disperde il tricolore.
                  Nella desertica terra
                  il libero mercato
                  esporta democrazia
                  disperde fratellanza.
                  Nell'oscura piazza benedetta
                  il mercenario del capitale
                  inneggia al caduto
                  disperde memorie.
                  L'innocente bambino
                  piange disperato
                  con in mano
                  il giocattolo rotto. (25 settembre 2009)
                  AI PASSATI
                  La Repubblica del Popolo
                  non è la vostra monarchia.
                  Vostra è la dittatura monetaria atlantica
                  icona dei vostri debiti e della vostra banca.
                  Nostro è il Potere del Cambiamento
                  riscatto dell'ultimo e di ogni italiano.
                  (Sabato, 9 Giugno 2018 h. 13: 57)
                  RIVOLUZIONARIE SPERANZE
                  Sulla pelle e nel sangue, disperazione, passione, amore,
                  i calli e i velluti, le rose e le spine, entusiasmi,
                  speranze, paure, solitudini, ingiustizie, rabbia,
                  fiumi, laghi, mari, monti, universi, spiriti compagni,
                  muovono nuove imprese, movimenti degli ultimi,
                  organizzati, nuove Internazionali dei Lavoratori,
                  nuovi Stati, Repubbliche del Popolo, segni divini. (7 giugno 2018)
                  MEMORIA PARZIALE
                  Se c'è chi da te è definito fascistello,
                  tu sei, ex ministro, un fascistone,
                  vero, con il manganello, rozzo,
                  fattosi concreto di brutte parole, ma,
                  ma chi ti credi di essere, misero,
                  ignorante gonfio di presunzione?
                  Fascistelli e fascistoni di maniera,
                  giovani, meno giovani, anziani,
                  ma tutti vecchi dalla memoria parziale,
                  limpida per il tornaconto del momento,
                  di passato, presente, attuale colpevole,
                  di dimenticanze innocenti o volute?
                  Fascistelli e fascistoni date a tutti lezioni
                  ma nessuna parola viene detta sui criminali
                  che da troppo tengono i palestinesi
                  imprigionati che come voi furono e, sono, oggi!
                  di loro terra derubati, perseguitati, assassinati.
                  Oh, miseri dalla memoria parziale,
                  conoscete le tribolazioni e le angherie subite,
                  e i lutti palestinesi, curdi, catalani, e, così, oggi!
                  quanti popoli sconosciuti, repressi, conoscete?
                  Pio La Torre, il comunista, lo ricordate?
                  E perché no, il compagno Peppino Impastato,
                  perché no? Miseri dalla memoria parziale.
                  E quanti, e tantissimi altri, quanti e quanti,
                  quanti, oh, miseri dalla memoria parziale,
                  quanti non avete conosciuto, quanti conosciuto,
                  di quanti siete stati contenti del loro patire e partire?
                  E tu, scrittore televisivo che al professore,
                  all'avvocato difensore del popolo italiano,
                  domandi la dichiarazione di antifascismo,
                  tu con chi stai? Con l'occupante israeliano
                  o con i palestinesi, con la concorrenza o con l'operaio?
                  Tu, con chi stai? Con i miseri dalla memoria parziale? (8 Giugno 2018)
                  INCONTRO
                  E sentivo
                  che tu sentivi
                  quel richiamo
                  della nostra foresta:
                  ... se il vento fischiava
                  ora fischia più forte...
                  Un bacio
                  ad ogni strofa
                  sulle labbra entusiasma
                  quello e questo entusiasmo.
                  Contessa del mondo
                  nostra unica Patria.
                  Momenti magici
                  perenni rivivono
                  vivono! (2001)
                  LA PATRIA
                  Madre o azienda?
                  Madre che cura
                  dai suoi figli curata
                  o azienda che si deve
                  sempre e in ogni modo
                  sempre e a tutti i costi
                  con cattiverie sofferenze paure
                  pagare con le morti premature? (31 marzo 2019)
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                    Scritta da: criscri
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Notre Dame d'ancestral sfavillio

                    Indifeso decomponesi
                    del sacro mausoleo il ligneo corpo
                    da prometeiche spade infilzato
                    in sbadigliante sera parigina
                    di sonno e ordinario intrisa.
                    Stridulo è dell'architrave
                    l'infausto, traditor sprofondar
                    in gole d'indifferenti, irridenti fiamme.
                    Infestanti ramoscelli d'ovvietà
                    crescon su mai vergini orti
                    di carta stampata e immagini
                    agonico rendicontar d'un'artistico declino.
                    Geme l'ancestral torre d'Eiffel figliola
                    in gemer chinasi in pianto il Louvre
                    dalle diacroniche, multiformi crome.
                    Or in non prostrato e sempre gravido uran stagliasi
                    dell'anelata rinascenza il prisco, ma sempre novello baglior
                    criatura di rifulgente vessillo transalpino
                    che mai si fletterà all'urlo del destino.
                    Composta martedì 16 aprile 2019
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