Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
Eccolo qua...
è ritornato
e mi sembra anche un po' intronato non s'è ricordato che la porta era già chiusa
stavolta per entrare può solo la finestra scavalcare
sperando che per terra non ci siano chiodi ad aspettarlo
Eccolo qua
non l'ha capito mica che dove ha già passato l'inverno ci passa, fresco fresco, pure l'estate.
Composta venerdì 12 aprile 2019
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    in Poesie (Poesie personali)

    Rimpianti

    I giorni trascorsi momenti lasciati in sospeso
    Rimpianti di cose non fatte
    Desiderio di poter tornare indietro, impossibile farlo
    Voglia di recuperare che cosa...
    In realtà non lo so
    ma sento forte una confusione del cuore che continua a combattere con la ragione di ciò che avrei voluto e ciò che andava fatto.
    Composta lunedì 15 aprile 2019
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      Scritta da: P. Metallo
      in Poesie (Poesie personali)

      Il gladiatore

      Non si giudica un libro solo dalla copertina,
      e come viaggiare scegliendo posti a caso sulla cartina.
      Credere alle chiacchiere senza approfondire,
      è come vivere scegliendo il cervello degli altri per agire.
      Chi sceglie di ascoltare il pensiero di qualcun altro,
      non ha personalità e non sa esser determinato e scaltro.
      La persona che ama conosce in primis se stesso,
      sa ciò che vuole e non molla per un compromesso.
      Lotta contro chi cerca di ostacolare il suo cammino,
      cade ma si rialza anche se l'obiettivo non è vicino.
      Odia le doppie facce della gente e le allontana,
      Tenendo strette a se quelle vere come in una campana.
      Chi parla da dietro ha deciso di vivere da spettatore,
      Tu sei avanti perché credi in ciò che fai e lotti da gladiatore.
      Composta martedì 16 aprile 2019
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        Scritta da: Alessandro Petrelli
        in Poesie (Poesie personali)

        #17

        C'è ancora impresso il tuo sorriso
        tra le stanze della casa,
        e tra il vociare dei tuoi amici
        a tratti è come udirlo ancora.

        C'è quel numero un po' ovunque,
        nelle case e dentro i bar,
        o indelebile sui corpi
        di chi non lo accetta mai.

        C'è il tuo posto in mezzo al campo,
        non occorre un sostituto,
        è la tua carica a bastare
        ad altri mille incontri ancora.

        C'è il vigore dei tuoi abbracci,
        e se ne avverte la pressione,
        e sulla pelle anche il calore,
        e sui vestiti anche l'odore.

        È ancora tutto ben disposto,
        in cameretta e nei tuoi spazi,
        ogni tua cosa sta al suo posto
        e non hai modo di adirarti.

        C'è la tua squadra ogni week end
        e tu la segui e vince ancora,
        c'è la tensione e la speranza,
        la porta chiusa della stanza.

        È tutto come lo hai lasciato,
        perché non lo hai lasciato mai,
        persino quando il dubbio è tanto
        sei solo nella stanza a fianco.
        Composta lunedì 15 aprile 2019
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Mi hanno dato una batosta nel cuore
          mentre gironzolavo con i miei ricordi
          su un sentiero che mi portava in collina
          dove da ragazzo cacciavo piccoli uccelli
          cercando sotto le foglie funghi freschi.

          Giovinezza e vecchiaia oggi giocano
          in un'altalena che mi portano lontano
          su monti lucani con querce maestose
          ruscelli che cantano il loro ritornello
          insieme ai granchi che mi guardavano.

          Allora ero un ragazzino a servizio di altri:
          appresi a studiare, lavorare e sognare
          crescendo in età e a chiudere gli occhi
          su cose che restano appese nel cuore
          come i soldi che i devoti appendevano
          al santo patrono durante la processione.

          Adesso sono sotto l'arco della vecchiaia
          leggendo il mio diario vissuto non scritto
          incollato nella mia memoria che non muore
          perché tutte le cose brutte e belle feriscono
          e gioiscono ma non escono mai dal cuore.
          Composta domenica 31 marzo 2019
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Camminare soli sull'orlo di un grande precipizio
            dove l'abisso nasconde dei volti senza nome
            vuol dire che siamo in cerca di echi umani
            che pendono dai fili di ragnatele ancestrali.

            Gli abissi sono variazioni di posizioni di vista:
            siamo in alto e guardiamo giù nella profondità
            se siamo in basso guardiamo in su alle vette.
            Saliamo e scendiamo la montagna della vita.

            La vallata e i monti, il cielo e la terra, su e giù:
            gli estremi della nostra umana e celeste natura
            salendo e scendendo scale ripide dell'esistenza.
            Continuiamo a giocare sull'altalena della vita.

            Ammiriamo con gli occhi la tavolozza dei colori
            nascosti nell'aria che continuamente baciamo
            inspirando ed espirando con i nostri polmoni
            mentre il cuore segue il suo ritmo per amore.
            Composta venerdì 15 febbraio 2019
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              in Poesie (Poesie personali)
              Sai, fa parte di me
              è la mia malinconia
              racchiusa nei miei silenzi
              contiene i desideri della mia anima mi rammenta ciò che vorrei ardentemente e che non ho, o non ho avuto.
              A volte prepotente emerge.
              All'improvviso la si legge dentro gli occhi
              quasi la tocchi.
              Spinge forte per qualcosa che vuole.
              Fa viaggiare la mia fantasia,
              poi trascina fuori e fa spiccare la parte romantica, la mia essenza.
              La malinconia mi ritira nel mio mondo dove vivo le mie emozioni,
              le vivo talmente forte
              che alcune volte spingono,
              spingono devono uscire
              e nascono dal nulla immensi, profondi scarabocchi risultato della mia anima melanconica.
              La mia malinconia è...
              la mia gioia di sentirmi triste.
              Composta lunedì 8 aprile 2019
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                in Poesie (Poesie personali)

                Appunti di vita

                Prendo appunti di vita.

                Errare è umano
                Ma apro gli occhi e capisco di avere sbagliato.

                Forse non dovevo andare dove mi indicava il cuore o forse dovevo ascoltare il cuore.

                Troppo tardi.
                Mi lecco le mie ferite.
                Mi riprometto di non commettere più il medesimo errore.

                Questa volta me lo scrivo.

                Poi mi sottolineo
                - devi ascoltare il cuore.
                Composta domenica 8 aprile 2018
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Ti sei portato via

                  Ti sei portato via le emozioni che parlano di te
                  resto qui ad aspettare che possano ricomparire un giorno
                  che il mio cuore riprenda a battere e a sorridere
                  Ti sei portato via le emozioni che parlano di te non hai pensato al vuoto che lasciavi
                  non per la tua partenza ma per ciò che non avrei più saputo provare.
                  Composta sabato 6 aprile 2019
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