Poesie personali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)

Infinito Dio

Guardate le stelle...
c'è la mente di Dio...
egli ama noi come
nessuno può amare noi.
Siamo qui sperduti
in questa via Lattea...
in un piccolo pianeta...
dove ci sono guerre...
scioperi...
fame...
morte.
Ma noi non saremo mai morti...
noi vivremo sempre...
perché noi supereremo la morte.
in ognuno di noi...
c'è il segreto dell'universo,
ognuno di noi è un piccolo
mattone dell'universo...
è così meraviglioso questo.
Se saremo insieme...
amandoci...
noi supereremo le malattie,
e la morte.
amore...
questo vuole
il nostro Dio Infinito.
Composta giovedì 26 gennaio 2012
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    Scritta da: mcfreud
    in Poesie (Poesie personali)

    Il manifestarsi

    Vedo una goccia di tristezza mi ci piombo dentro.
    scuro e infinito come il cielo per un cieco.
    delirante e nostalgico come il pensiero di un folle.
    tremante come il fuoco della paura.
    il mondo visto solo come una cartolina.
    senza differenze ne distacco
    senza sfumature ne amore
    un sorriso del colore grigio
    una manifestazione del vivaio molto più fiorito chiamato pazzia.
    Composta sabato 28 gennaio 2012
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      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie personali)

      Libero

      C'è chi parte perché fugge,
      C'è chi parte per affari.
      C'è chi parte per non tornare.
      C'è chi parte ha il cuore rotto.
      C'è chi parte perché ha rimpianti.
      C'è chi parte perché ha tanti soldi.
      C'è chi parte per abitudine.
      C'è chi parte perché non ama.
      C'è chi parte perché non si sente libero.
      C'è chi parte perché ha perso tutto.
      C'è chi parte senza salutare,
      senza dare spiegazioni perché non vuol più tornare.
      Lascia libere le ali per volare,
      senza rimpianti, senza affanni.
      Vola, va via, non ti voltare, non avrai rimpianti.
      Getta la chiave di quel cassetto.
      Finalmente.
      LIBERO.
      Composta mercoledì 29 giugno 2011
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        Scritta da: Marilena Aiello
        in Poesie (Poesie personali)

        05:40

        Già sveglia, sazia di sonno.
        La testa, un turbinio di pensieri,
        tra ricordi di sogni notturni
        e anticipi di quelli odierni.

        Che ore sono? Solo le 5:40
        troppo tardi per essere notte
        troppo presto per essere giorno.

        Occhi aperti, fianco sinistro.
        Alle mie spalle tu dormi ancora.
        Resto ad ascoltare il tuo sonno
        sembri così vulnerabile
        mi ingigantisco e ti custodisco:
        caccio via gli incubi oscuri,
        lascio volteggiare pace e silenzio.

        All'improvviso
        il mio respiro regolare sveglia il tuo.
        Sospirando ti avvicini
        ti stringi a me
        cerchi il mio collo
        mi avvolgi con le tue braccia
        sposto le onde dei miei capelli
        cerco le tue labbra
        ti bacio mi baci ci baciamo,
        mi sovrasti e diventi il mio cielo,
        mi ami ti amo ci amiamo.

        Senza dire una parola
        ci raccontiamo tutti i sogni,
        e guardandoci al buio, a memoria,
        ci stringiamo in un abbraccio che ci completa.
        Ci riaddormentiamo con lo stesso respiro
        per sognare lo stesso sogno.

        5:40
        Troppo tardi per essere notte
        troppo presto per essere giorno.
        È un magico momento
        rubato al mondo degli altri,
        un brillante gioiello
        incastonato tra notte e giorno.
        Composta mercoledì 25 gennaio 2012
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          Scritta da: Sir Jo Black
          in Poesie (Poesie personali)

          In ricordo

          Anime raccolte e bruciate, fuse
          al dolore, consegnate alla morte;
          egoista follia di razza.

          Rinato conflitto cresce, oggi
          ricordiamo quelle urla,
          quella carne smunta sparsa
          al campo, e le sue ossa.

          In quel fumo che coprì cieli
          prima azzurri, è andata umanità
          colpevole d'essere diversa.

          E noi oggi, ridicoli, ne piangiamo
          ma gridando contro colori
          vivi, diversi dal nostro credere...
          Composta venerdì 27 gennaio 2012
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            in Poesie (Poesie personali)

            I cani addosso

            Non contano i miei errori
            il mio mestiere consiste nel vedere i tuoi,
            non contano i tuoi errori
            il tuo lavoro consiste nel rinfacciami i miei,
            ma entrambi sappiamo dove arrivare,
            dove fermarci,
            perché andare oltre vorrebbe dire
            togliere il tappo a questa barca
            che ci sopporta a malapena
            ed affondare entrambi.
            Composta mercoledì 25 gennaio 2012
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              in Poesie (Poesie personali)

              Cara compagna

              Socia bottiglia che non mi tradisci,
              che vorrei piena anche dopo mille bicchieri,
              mi conosci così bene che quasi ti versi da sola,
              ed in base al mio volere del momento,
              come se fossi una cantina ben fornita,
              mi dai ciò che mi serve per esser o triste o allegro,
              o più semplicemente qualcosa per dormire.
              Sei legata per la mia vita a quel bicchiere
              che non disdegno a volte di tradire,
              sfacciatamente,
              rovesciando la tua bocca sulla mia
              specie quando la sete è ancora tanta
              e tu purtroppo sei ormai vuota,
              e mi costringi ad aspettare l'arrivo dal tuo fondo di poche gocce del tuo umore,
              come se fossi donna ed io la bocca sul tuo sesso.

              Sai quante volte ti vorrei lanciare al muro
              spaccarti in mille pezzi e poi sentirmi puro.

              Ma penso che tu non mi hai mai fatto niente,
              che mi sei rimasta accanto sempre fedele ed ubbidiente.

              Se ti dovesse capitare qualcosa,
              se avessi un infortunio sul lavoro,
              giuro che ti farei un funerale con sepoltura degna
              e dedica d'amore,
              e come voto,
              te lo dico fin da adesso,
              dopo di te non guarderei più in faccia una bottiglia,
              m'inventerei qualcosa per continuare a bere,
              farlo di schiena,
              da botti o fiaschi,

              o forse solo dal bicchiere,
              l'orfano ed il vedovo uniti nel loro dispiacere.
              Composta mercoledì 25 gennaio 2012
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                in Poesie (Poesie personali)

                Ed io vi osservo...

                Ti sfiora per sentire le curve del tuo corpo.

                Scivola la sua mano sopra la tua mano,
                poi sale al braccio,
                fino alla spalla,
                al viso,
                lui porta i tuoi profumi al naso,
                e cambia il suo respiro.

                La mano adesso scende al contrario,
                ti accarezza lenta con le nocche,
                il ruvido dell'osso sulle morbide guance,
                sulla schiena,
                ... il brivido di entrambi.

                Ti vede con le mani,
                col corpo,
                con la bocca,
                anche se non con gli occhi,
                il tuo amore cieco.
                Composta mercoledì 25 gennaio 2012
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  La scala condominiale

                  Diamola a questo tempo così improbabile la colpa di tutto,
                  salviamo noi stessi dalle reciproche critiche che non ci portano a nulla.

                  Chiudiamo la porta al fuori,
                  basta col lasciarla aperta apposta per far sentire agli altri ognuno le proprie ragioni.

                  Basta con quel provare e riprovare che non è bastato,
                  non è servito.

                  Salviamo quel poco dell'insieme
                  e non quel troppo dell'essere nemici.

                  E facciamo in modo che non sia l'ennesima inutile prova.

                  Posso dartela vinta già da adesso se questo può servirti,
                  tanto non cambia nulla,
                  ho perso,
                  e non so neppure contro chi.
                  Composta mercoledì 25 gennaio 2012
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