Poesie personali


Scritta da: poldino
in Poesie (Poesie personali)

Oroscopo per 2012

L'anno nuovo - dice l'oroscopo - renderà possibile l'impossibile, sarà favorevole la cabala e ci sarà pareggio tra il dare e l'avere. Tutte le vicende avranno un senso, anche quelle che non avverranno e avrebbero potuto capovolgere il mondo. Le guerre saranno tempeste lontane e saremo tutti amici con lo sguardo rivolto verso l'alto. Nonostante tutto, non avremo il sentore della verità a meno che sia lei a rivelarsi: il grigio rimarrà grigio e il silenzio si muterà in silenzi. Nessun disguido si registrerà nelle coincidenze, in perfetto orario il quadro degli arrivi e delle partenze.
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    Scritta da: franc
    in Poesie (Poesie personali)

    Oceano... azzurro

    Mio splendido delfino, che vivi nell'immenso oceano, nuoti libero, respiri il mare profondo, ami l'azzurro del cielo e nuoti nel oceano dell'amore. Io ho bisogno di te... conducimi nell'abisso e fammi scoprire ciò che cerco. Nuotiamo nella vita e dividiamo il peso dell'errore. Senza di te manca l'aria e intorno solo silenzio, è tristezza. Accarezzo con tenerezza il ricordo, il cuore vive l'emozione della passione e la fiamma dell'amore arde. Andiamo insieme nel profondo blu, solo tu sei capace di completare il mio destino, sei vita e allegria sei rumore, sei passione e dolcezza, sei il tutto nel mio oceano d'amore. Stai al mio fianco splendido delfino non lasciare l'oceano azzurro... e io starò con te per il tempo che vorrai.
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      in Poesie (Poesie personali)

      A poi...

      Tu sei passata ieri,
      cercavi scarpe buone per riprendere il cammino,
      ho detto no
      non perché non le avessi,
      volevo che non te ne andassi,
      che rimanessi a farmi quella compagnia unica
      che sai dare tu.

      Ma avevi fretta,
      pur di partire
      un bacio ed un saluto
      e sei uscita scalza,
      e come sempre ostentando il seno ed il tuo corpo per farti largo tra la gente e nella vita.

      È così che vinci sempre la tua sfida.

      Ancora avanti,
      fino al prossimo ritorno,
      chissà quando,
      chissà per quanto.

      Io sento il peso della mia età,
      ma soprattutto,
      ed è la prima volta,
      sento il peso della differenza di età da te
      e questo non è da me,
      mi fa paura.
      Composta domenica 29 gennaio 2012
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        in Poesie (Poesie personali)

        Donne racchette uomo palla

        Sdegnata volta lo sguardo dall'altra parte,
        per non vedere in faccia la nemica,
        mostra la schiena
        a quella che ha tolto il padre ai propri figli,
        ed il marito ad una moglie,
        quella che ha reso un uomo
        un mezzo zero.
        quella che lei chiama
        "la grande tana,
        caldo rifugio per l'attrezzo del signore".

        La rende pazza di dolore
        l'essere stata presa in giro da chi è peggiore,
        da chi per conquistare
        usa il suo corpo e non l'amore.

        Da tempo si è spogliata del suo dover di moglie
        ma resta madre,
        subisce sempre
        non sempre tace,
        sopporta,
        e basta.

        Ma adesso sono vicine,
        sente la presenza di lei
        che vive della sua avvenenza,
        di lei che guarda in faccia chi è tradito,
        che porta sempre a casa il risultato,
        purché sia un uomo con la fede al dito,
        purché sia un marito.

        L'uomo è solo il premio per la sua vittoria
        nella eterna guerra contro le altre donne.

        Qualcuno prima o poi la sdraierà per terra
        ma non per sesso o voglia,
        e non sarà un uomo
        ma una moglie.

        Allora a testa china torneranno a casa in tanti,
        gettato l'uomo nella spazzatura
        con gli occhi bassi e la stessa spiegazione,
        tutti concordi su a chi dar la colpa,
        di nuovo pronti al vecchio ruolo,
        padri e mariti,
        in cambio di un tetto e un piatto caldo,
        e del disprezzo eterno di tutte le tradite.

        Ma in fondo conviene a tutti dare
        la colpa a chi è scomparso.
        Con lei la colpa è morta,
        è morta lei,
        la colpa dei mariti non esiste,
        è morta da bambina.

        Una puttana in meno per le mogli, un nemico in meno.
        Concordano i mariti, almeno ufficialmente.
        Composta domenica 29 gennaio 2012
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          in Poesie (Poesie personali)

          La terza donna

          Di lei osservo il viso,
          la sua espressione,
          ogni movimento,
          il calore del fiato,
          il battere di ciglia,
          la bocca che mi parla
          è amore.

          Dell'altra non mi importa di vedere il viso
          basta che lo senta,
          lo senta addosso,
          sul mio corpo,
          le labbra
          la bocca che non parla
          ma mi sfiora,
          sa dove e come colpire
          è sesso.

          Di lei amo le mani
          che mi accarezzano
          mi sfiorano
          le mani che si muovono per accompagnare le sue parole
          è amore.

          Dell'altra mi piacciono le mani
          che mi toccano
          mi stringono,
          lasciano qualche graffio sulla pelle
          quelle mani che si muovono per far raggiungere il piacere
          è sesso.

          Di lei amo il corpo
          quel corpo da ammirare,
          da annusare,
          accarezzare,
          è amore.

          Dell'altra mi piace il corpo
          quel corpo che mi si strofina addosso,
          sfrontato,
          provocante,
          quel corpo che crea il mio desiderio per poterlo soddisfare.

          Lo so che vivo in modo disonesto
          e sono un amante e un prigioniero.

          ma quando trovo il tempo per pensare
          mi viene sempre la solita domanda,
          quale delle due è in fondo è l'l'altra.
          E cerco la risposta nel trovare quella che in una strada o in un locale passa il suo tempo ad aspettare,
          e per il giusto prezzo ti sa dare il corpo,
          il tempo
          e sa capire e consolare.
          E per quella mezzora finalmente c'è chi si occupa di lui,
          ed io non penso a niente.
          Composta domenica 29 gennaio 2012
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            in Poesie (Poesie personali)

            Ha chiesto asilo

            Da chi zero rispetto e da chi troppo.
            Tutti a dibattere sul si o sul no
            ma intanto nessuno tenta di svecchiarla
            oppure di rifargli il maquillage,
            nessun chirurgo se la sente di
            intervenire seriamente.

            Col tempo è diventata una coperta che ognuno vuol tirar dalla sua parte,
            un pretesto per far danni,
            o la preda squartata ormai da troppi cani.

            Offesa per l'indegno trattamento,
            stanca dall'esser presa per il culo dai peggiori
            con mossa preparata ormai da tempo
            a notte fonda senza dire niente
            ha preso l'aeroplano per l'america
            dove da sempre sta una sua parente.

            Si dice che abbia già,
            per precedenti accordi,
            avuto la cittadinanza
            e il passaporto.

            E dopo la scoperta nessuno si azzarda a far denuncia
            a render pubblico il fattaccio.

            Tutti sono pronti al vuoto se viene a mancare il presidente,
            il suo garante,
            ma nessuno s'aspettava la fuga della garantita.

            Ma intanto la verità comincia a trapelare,
            si comincia a sentir dire anche il motivo,
            è scappata per disperazione
            ... la costituzione.

            Chissà che un giorno non ritorni qui in vacanza,
            sotto mentite spoglie,
            a vedere ciò che resta del paese.
            Composta domenica 29 gennaio 2012
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              Scritta da: Elena Dandini
              in Poesie (Poesie personali)
              Ho percorso chilometri
              ogni metro
              un pensiero,
              un sentimento,
              un sogno.
              Ho consumato
              le suole del cuore
              nella ricerca
              di tutti quei luoghi.
              Alcuni
              li ho trovati
              e vi ho riposato,
              per breve tempo,
              per lungo tempo,
              o per nulla affatto.
              Il mio viaggio
              continua sempre,
              pellegrina di emozioni,
              troverò altri luoghi
              meno accoglienti,
              più accoglienti,
              o inaccoglienti.
              Il paese che cerco
              forse non esiste,
              forse e'ancora lontano,
              forse non vi arriverò mai,
              ma continuerò
              il cammino,
              finche'ci saranno
              ancora
              i tacchi.
              Composta venerdì 31 dicembre 2010
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                Scritta da: Sir Jo Black
                in Poesie (Poesie personali)

                San Valentino

                Non ti ho mia "Valentina".
                Di cuori dolci in strada
                n'è piena ogni vetrina.

                Che il mio cuor rotto cada,
                dall'anima è preghiera,
                sì che dolor dirada.

                È quasi giunta sera
                e d'altri dolci baci
                segnan mia notte nera.

                Vedo te mesta e taci,
                un cuore dolce in mano,
                lunga l'attesa in vano.
                A te tutti i miei baci!
                Composta martedì 24 gennaio 2012
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                  Scritta da: Maria Moro
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Fili di memoria

                  Fili di memoria sfuggono al passato,
                  dimenticati per dimenticare,
                  visi uguali su file interminabili
                  che non lasciano nulla,
                  solo il passaggio.

                  Le gocce salate che rigano il viso,
                  per il vuoto altrui,
                  non sono mai perse,
                  sono distillati d'amore e dolore
                  che arricchiscono l'anima,
                  per saper ancora guardare
                  un volto su cui fermarsi,
                  per poter donare un sorriso felice.
                  Composta mercoledì 25 gennaio 2012
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                    Scritta da: Maria Moro
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Vento

                    Non puoi rubare al vento il suo potere,
                    lasciati solo sfiorare,
                    chiudendo gli occhi,
                    respiralo,
                    fai entrare il suo profumo,
                    e lascialo andare,
                    parte di quel vento,
                    che corre veloce,
                    che fugge
                    che torna,
                    che è fuso con te,
                    non smettere di gridargli in silenzio che ci sei...
                    non smettere di sentirlo nel suo silenzio.
                    Composta domenica 29 gennaio 2012
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