Poesie generazionali


Scritta da: Carolina Cortiello
in Poesie (Poesie generazionali)

Ti ho cercato

Ti ho cercato ovunque, nel fondo di un bicchiere
nello specchio che rifletteva la tua assenza
ti ho cercato tra la folla a Natale.
Ti ho cercato con la paura di poterti davvero incontrare.
Non ci si abitua mai a certe assenze
diventano impronte sul viso, lette da tutte.
Taciute, risuonano insieme
al ticchettio degli orologi per casa.
Composta giovedì 7 febbraio 2013
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    Scritta da: Neros01
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Quando le tue palpebre socchiuse accendon dentro me
    la passione che mi brucia senza un preciso perché
    accarezzo quella strada che va dalla pelle all'anima
    guardandoti distendere del tutto su di me
    quando il tuo segreto piange dolci lacrime di gioia
    eccitato si alimenta solo dei peccati tuoi
    sento vivere ogni battito, respiro ad ogni palpito
    mi nutro di ogni attimo vissuto tra di noi e
    le mie dita penetranti irrompono nei sogni tuoi
    scrutano ogni singolo centimetro di ciò che sei
    percorrendo quella strada che va dalla pelle all'anima
    veloci e forti saziano le voglie che non hai
    mai saputo trattenere mai saputo soddisfare
    mai saputo far tacere, mai voluto rivelare
    priva di qualunque freno priva di ogni inibizione
    un fiume in piena che m'inonda le falangi di calore
    ancora più velocemente con più forza e più vigore
    mordo le tue voglie e nutro la tua sana perversione
    ma attenzione, avvertimi al più piccolo dolore perché
    se tu non mi fermi io continuerò per ore
    fino a che non avrai più passione in corpo da sudare
    fino a quando non avrai più fiato in gola per urlare
    danzerò su quella strada che va dalla pelle all'anima
    sfiorandoti e spezzandoti fin quando lo vorrai.
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      Scritta da: Carolina Cortiello
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Io ci sono.
      Puoi trovarmi tra le tue dita
      negli angoli dei tuoi occhi.
      Sono tra i tuoi capelli. Sono nei tuoi giorni.

      Nelle chiavi della macchina
      sono nello specchio la mattina
      oppure tra i fogli della tua scrivania.
      Nella penombra della sera. Sono sul fondo
      del bicchiere mentre bevi in un bar affollato.

      Sono io, sempre io, nella tua vita.
      Un ricordo leggero che non fa rumore.
      Composta lunedì 16 gennaio 2012
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        Scritta da: Elisa Spadazzi
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Faccia a faccia

        Mostro i canini
        sento un ringhio, viene dalla mia bocca
        quella bocca che hai baciato mille volte
        che hai amato, odiato
        quella bocca con cui ho sputato tutta la mia rabbia
        e il mio risentimento
        ma è ora di andare avanti
        Li fuori
        la giungla
        la prossima volta ci incontreremo li
        tieniti pronto, solo chi ha sofferto di più vince.
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          Scritta da: Ada Roggio
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Devo

          Dobbiamo avere rispetto della Vita,
          Dobbiamo imparare a Perdonare.
          Dobbiamo sorridere anche quando il sole non tinge il nostro cuore.
          Dobbiamo avere rispetto per chi soffre.
          Dobbiamo avere rispetto per chi è povero.
          Dobbiamo ridare un sorriso a chi è triste.
          Dobbiamo parlare col nostro cuore che è chiuso nel cassetto dell'abitudine,
          e rendere le nostre giornate ricche d'amore e di gioia.
          Devo ricominciare da zero per far sorridere ancora il mio cuore.
          Devo.
          Composta giovedì 28 marzo 2013
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            Scritta da: Francesco Serio
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Sei una lacrima che

            Sei una lacrima bagnata che mi sfiora il viso
            anche quando rido
            e ho capito che non c'è
            quell'amore che dovrebbe esistere
            fra me e te.
            sei una lacrima fredda che non vuol andar via
            io mi chiedo solo se mi lascerai in malinconia?
            sei una lacrima che scende
            ma non cade giù
            una lacrima che sol io posso immaginare
            una lacrima che mi fa solo del male
            una lacrima che io per te non posso provare.
            Composta giovedì 28 marzo 2013
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              Scritta da: ines sansone
              in Poesie (Poesie generazionali)
              I desideri di me ragazza
              Erano custoditi da una fata da capelli sottili e argentati.
              C'era una luce intorno a lei
              Che emanava un luce talmente forte che mi faceva chiudere gli occhi.
              Non era una questione di segno zodiacale, non era una fase di quell'età
              Ma era il desiderio di vedere in ogni cosa un anima,
              in ogni persona un angelo,
              in ogni luogo un paradiso.
              Cercare un abbraccio per sentirmi completa,
              cercare una carezza per sentirmi amata,
              cercare una guancia da baciare
              per sentire il profumo dell'affetto.
              Fulmini e tempeste, vento
              Ma anche sole, brezza e nuvole a forma di cuore.
              Ho accolto e custodito tutto ciò
              Che questa meravigliosa vita mi ha presentato
              A volte piangendo a volte sorridendo ma sempre benedicendo questo dono.
              Ci sono giorni che tutto il mondo che ho dentro lo capisco solo io,
              ma poi aspetto il giorno dopo e una sorpresa arriva,
              qualcuno bussa alla porta del mio cuore e dice:
              ciò che volevi dire scusa non l'ho compreso.
              Molti mi dicono ti vorrei sempre vicina,
              alcuni mi odiano perché non possono arrivare al mio mondo. Io so che ho un dono
              io so sussurrare alle stelle
              loro mi rispondono e io con le mie parole entro nel cuore di chi ne ha bisogno.
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                Scritta da: ROBERTO POZZI
                in Poesie (Poesie generazionali)

                L'ironia del destino

                L'ironia del destino
                non da tregua a me
                come del resto
                neanche a te,
                lasciando
                la propria amara sorpresa
                che ferisce
                con una cicatrice
                nel profondo dell'anima,
                ma che tu senti,
                volgarmente parlando,
                come una pugnalata al cuore
                uscita dall'oscurità
                della terra di nessuno!
                Riflettendo sempre
                sul presente
                e sul breve arco di tempo
                in cui delle persone sconosciute
                sono diventate per te
                delle persone più conosciute
                mentre quelle importanti amicizie
                con cui hai condiviso la tua vita
                sono purtroppo scomparse
                senza apparente motivo
                dalla tua realtà
                non condividendo più con te
                nulla della loro personalità,
                neppure un distaccato saluto
                all'insegna della verità
                che una volta c'era
                ma che adesso
                non c'e più!
                Composta venerdì 8 marzo 2013
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                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Il dimenticato

                  Semplici e rare erano le tue parole.
                  Consapevole e quieto il tuo sguardo.
                  Perché non ho saputo incontrarti?
                  Perché non ti ho teso la mano quando eri qui vicino a me?
                  Ora ti riconosco e ti vedo ogni mattina mentre mi guardo allo specchio.
                  Composta lunedì 25 marzo 2013
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