Poesie generazionali


Scritta da: Sannino Michele
in Poesie (Poesie generazionali)

Stupido cuore

Stupido cuore
che ancor ti vuol bene
e Dio lo sa quanto te ne voglio,
e il bisogno che ho di te non ha orizzonti, spazio o tempo.
Tu hai ferito questo cuore frantumandolo in mille pezzi
mentre cerco di ricomporlo, cerco di rimettere a posto i pezzi
ma son sparsi ovunque.
Cos'eri? Eri la mio oggi, il mio domani eri tutto ogni attimo della vita mia
eri come l'aria che respiravo.
E mi soffermo nei pensieri
mentre cerco di capire il perché, ma trovo solo domande
e l'amico fedele, il crudele destino che mi fa solo e soltanto così male
mi lascia solo tanti perché
non potrò mai più riamare, non può questo stupido cuore.
Amare a cosa serve quando poi il destin ingrato ti gioca contro
e si perde qualcosa o qualcuno su cammino della vita
e io uno dei tanti che perde sempre qualcosa
ho perso le persone e che più ho amato
preziosi come diamanti indispensabili per vivere.
Composta lunedì 18 marzo 2013
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Sandra Piogia
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Auguri uomo per aver realizzato
    una parte di te che Dio ti ha affidato
    porta con se un po' della tua natura
    godi i suoi momenti che la vita ti porterà
    incoraggialo e guidalo se lui ti chiederà
    godi dei suoi momenti che accarezzano il tuo cuore
    dimostragli come è importante il frutto dell'amore
    sii orgoglioso di lui come lo sei adesso
    e quando lui crescerà sarai orgoglioso di te stesso.
    Composta lunedì 19 marzo 2012
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Fragolosa67
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Madre

      Uomo, specchio della mia vita
      ti rivedo nelle mie fattezze e
      in quell'inarcare le sopracciglia
      quando mi arrabbio.

      Non ricordo la tua voce
      ma il tuo sorriso complice.
      Guardo le mie mani e vedo le tue pronte
      ad accogliermi in un abbraccio infinito.

      Oggi sono anch'io madre  e mi emoziono:
      Tengo tra le braccia il mio bambino
      e ti cerco, scoprendomi nel suo sorriso.
      Composta lunedì 18 marzo 2013
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Fragolosa67
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Vita mia

        Ho camminato sulle strade della vita
        con indosso tacchi a spillo
        che bucano il catrame
        portando in spalla la speranza.

        Oggi affondo i passi sulle scale della mia esistenza
        con stivali sporchi di stanchezza e
        con le tasche piene di utopici concorsi
        che svuotano pancia e anima.

        Dal futuro non mi aspetto niente...
        non possiedo portafogli di certezze.
        ho soltanto i miei occhi belli e
        le mie esperienze.
        Composta lunedì 18 marzo 2013
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Lo so che arriverai, ti sento
          di te mi parla la natura e i tuoi respiri me li sussurra il vento

          Ritornerai ed io ti aspetto... e dopo tutto questo tempo
          non so come sarà l'impatto

          Se fatto di sospiri e dolci baci di lingue che s'intrecciano impazzite
          delle semplici gioie che ci faranno esplodere come la dinamite

          Lo so che arriverai ti sento
          e sulla pelle percepisco il tuo profumo

          Sarai così semplicemente bella come sempre, così vera

          Ti amo stupenda signora

          Infinita sorpresa, mia primavera.
          Composta lunedì 18 marzo 2013
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Patrizia
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Sogni

            I bambino sognano perché si nutrono di sogni,
            guardano le stelle con meraviglia.

            Da grande ci si ritrova gremiti di cassetti pieni di sogni,
            senza coraggio di guardare su nel cielo,
            di non trovare più stelle e non sapere come soddisfare i sogni più nascosti.
            Composta domenica 17 marzo 2013
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Nelson
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Mentre fuori nevica

              Mentre fuori nevica,
              all'interno di un cervello
              biomeccanico
              sorgono idee malvagie,
              s'innestano meccanismi
              complementari e funesti.
              Inconsueta, la notte
              s'avvicina cauta
              tra le gambe del gatto
              e le robuste radici
              di un'umanità lasciva,
              di un fuoco che arde lento
              sulle ceneri bianche
              di abiti eleganti,
              sete raffinate
              per nasi all'insù.
              Mentre la neve scende
              e sale, il fuoco si spegne
              sotto una pioggia
              di lacrime avare,
              sotto mentite spoglie,
              sotto gonne leggere
              e madri ingiuste.
              Mentre la neve attecchisce
              noi guardiamo in alto,
              lasciandoci sommergere
              da questa polvere magica,
              dalle nostre fantasie,
              le nostre lussurie
              e le calde bugie
              di un mondo nuovo
              che prima o poi
              si scioglierà,
              lasciandoci liberi di nuotare
              e di credere
              in un'altra primavera,
              in altro polline
              per altri nasi,
              altre fandonie
              e belle malattie.
              Composta venerdì 22 febbraio 2013
              Vota la poesia: Commenta