Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

UN BACIO

Vorrei guardare nei tuoi occhi e provare che ti amo,
tracciare con un dito le linee del tuo viso
e soffermarmi sulla tua bocca.
Pregustare l'emozione di un bacio,
calore e carne che si muovono all'unisono
guidati dal battito dei nostri cuori
che danzano al suono di una dolce melodia
fatta di amore di passione e di promesse senza tempo.
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    Scritta da: TDM
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Alberi, stagioni, persone

    Ci sono alberi sempre verdi
    ma per le sofferenze della vita diventano rari,
    le stagioni si sono fermate, c'è solo l'autunno
    le foglie cadono, muoiono.
    Le foglie ingialliscono, si ammalano
    quelle verdi ci sono ma diminuiscono sempre di più
    i germogli sono sempre più rari.
    L'albero è sempre lì, con le sue radici.
    Non può spostarsi per cercare nuova linfa
    nuove stagioni, aria pura.
    Rimane lì in silenzio, può solo assorbire
    le disgrazie della vita, aumentando la sua corteccia
    e sperare che il sole le dia nuova vita.
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      in Poesie (Poesie generazionali)

      Il Mio Fiore

      Il vento testimone del mio amore porterà in ogni parte del mondo
      il profumo di un fiore, i suoi petali racchiusi,
      nascondono delicate e soavi emozioni
      un suo solo soffio, ti avvolge in un
      abbraccio da toglierti il respiro
      e il suo grido esulterà ovunque
      amore oltre la vita
      a te che sei il mio fiore.
      Composta martedì 16 aprile 2013
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        Minuti d'aria

        Non conoscerti mi aiuta nell'intento del dovere.
        I minuti di lavoro che ti hanno presentato non portano niente dentro questa dannata mente.
        Lineamenti perfetti nell'imperfezione di una vita incatenata,
        con le spalle al muro di una gabbia che io stessa ho costruito.
        Sono la protagonista della mia disfatta,
        del tanto comune che resta,
        del niente personale che permane.
        Inerme, inadeguata e inutile,
        nella folla delle vie dell'esistenza,
        dove i peccati ci toccano e le gioie ci sfiorano appena.
        Ho scovato la pace nel tuo sguardo
        e nel tuo corpo,
        in quegli infiniti istanti materiali,
        dove forse solamente io respiravo.
        Oggi sei un ricordo nitido,
        poi spiccherai il volo,
        come tutti,
        come tutto,
        come tutte le cose belle.
        Sono tornata a vivere per pochi minuti,
        sempre nell'impossibilità del concesso.
        Composta venerdì 12 aprile 2013
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          Un sogno

          un gruppo di medici è  venuto in ufficio.
          Avevano rimostranze da fare,
          ne ho riconosciuti molti
          eravamo stati ragazzi insieme,
          ma loro non hanno riconosciuto me,
          sono un uomo sciupato.
          Portavo come sempre
          documenti nella stanza accanto  
          e cercavo qualcuno.
          Le impiegate mi hanno detto che non c' era ancora “ il poi” che sarebbe dovuto arrivare.
          Ma non era mai in orario.
          -Anzi è sempre in ritardo-
          una di loro lo ha detto
          ridendo forte,
          ci siamo stretti
          strusciati.
          Lei si è bagnata,
          ma forse erano lacrime
          scivolate in basso,
          mentre mi stringeva forte
          con mani cattive.
          Subivo la stretta
          ma seguivo con gli occhi d' illuso
          i medici andare all'  uscita
          con l' aria di chi ha vinto
          ma voleva di più.
          Dietro la porta di legno e chiodi
          il medioevo,
          strada in salita
          strada di grossi sassi appuntiti.
          Verso la piazza,
          alla stazione del treno
          Fellini Federico
          professione impresario
          aveva mandato un clown dietro al gruppo
          di turisti stranieri,
          saltava e suonava la tromba.
          Io stavo a distanza
          con i pantaloni bagnati
          bagnati di lei.
          Il cielo si manteneva scuro,
          tarda serata d' estate
          o preludio al temporale  
          o pomeriggio d' inverno,
          niente mi era ben chiaro,
          solo i miei tempi sbagliati,
          forse.
          Composta venerdì 12 aprile 2013
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            Una nuova alba.

            Quest'oggi un nuovo giorno nasce per noi
            la tempesta è passata portando via
            tutto ciò che infieriva. Sul nostro amore
            un sole nuovo risplende sul mondo
            è l'alba che lo precede, risplenderà
            sulla tua e sulla mia anima.
            Oggi è il preludio di una nuova vita.
            Un cui saremo liberi di
            appartenerci l'uno verso l'altra.
            Composta venerdì 12 aprile 2013
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              Scritta da: ROBERTO POZZI
              in Poesie (Poesie generazionali)

              In quella notte d'amore

              Ti sto ammirando nel tuo splendore
              e sognando come si svolgerà
              questa serata di passione
              arrivata al capolinea
              di una lunga e mai consumata
              storia d'amore!
              Con un nervosimo
              al limite della follia,
              attendo la tua prossima mossa
              in questo gioco di scacchi
              che trasuda di una seduzione
              che è stata segnata dall'incertezza
              di una concreta conclusione.
              Entrambi avevamo paura,
              io avevo paura di rimanere scottato
              da una torrida storia di sesso
              priva di significato
              mentre tu avevi avevi paura
              di restare inchiodato
              ad una vincolante storia d'amore!
              Anche se a te stava bene
              l'avventura d'una nottata,
              io non ero così sicuro
              che ti saresti mai lasciato andare
              alla quella verà intimità
              che ti fa scordare
              chi veramente sei
              ma che ti fa ricordare
              quanto speciale
              è il vero amore!
              In quella notte
              entrambi abbiamo
              lasciato le nostre inibizioni
              fuori dalla tua stanza
              e se per solo un momento
              ho pensato che era un peccato
              quello che stavo per compiere,
              non mi sembrava di essere all'inferno
              quando ti sei spogliato,
              non solo di quei vestiti
              che indossavi per sembrare
              più bello ed attraente,
              ma ti sei anche liberato
              di tutte quelle tue paure
              che ti portavi dietro
              da troppo tempo,
              come uno scudo mentale
              contro quelle reali sofferenze
              nascoste nel profondo del tuo io!
              Adesso, che tu sei nudo,
              proprio davanti a me,
              io vedo con piacere
              il tuo aspetto esteriore
              ma la mia vera soddisfazione
              sta proprio nel percepire
              il tuo spirito interiore!
              Io ti sto vedendo
              senza le tue solite difese
              leggendo la tua sensibile anima
              dai quei dolcissimi occhi
              che stanno per lacrimare
              come un un cucciolo smarrito!
              In questo istante di tua rara intimità
              capisco che anche tu
              hai un po' di paura d'amare!
              Non riesco a trattenere le le lacrime
              dalla commozione del momento
              ti riassicuro che non devi avere
              alcun timore da parte mia,
              io non ti farò mai del male
              perché ti voglio solo amare!
              Con la mia mano,
              leggera come la piuma,
              ti accarezzo il viso,
              asciugo le tue lacrime
              intanto che ti bacio
              con una lentezza
              di un tempo passato,
              e continuo ad amarti
              per la prima volta
              come se fosse
              l'ultima occasione
              che io dono
              me stesso
              all'amore
              della mia vita!
              Composta mercoledì 10 aprile 2013
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                Scritta da: Pat Ricco
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Memorie

                Memorie. Immagini di un tempo passato.
                Memorie. Immagini sempre presente.
                Leggero come un vento estivo, dolce oppure
                spesso tempestoso come un uragano
                toccare il tuo cuore, profonda, così profonda
                riscaldarti quando hai freddo
                lasciatevi sognare
                se sei da solo e solitario
                hai i tuoi memorie
                se si è a terra, perso
                ti danno il potere, la speranza
                perché sai
                anche la notte più oscura
                termina con l'alba, il risveglio
                di nuova una bella giornata.
                Composta domenica 7 aprile 2013
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