Poesie generazionali


Scritta da: Marco Di Paola
in Poesie (Poesie generazionali)

Destino beffardo

Provare e riprovare
ma nulla ottenere
cercando di avanzare
e indietro non rimanere
trovarsi infine poi ogni sera a pensare
che ogni giorno passa e niente infin rimane,
come una infinita montagna che ci si ritrova a scalare
sperando che alle spalle di essa ci siano verdi piane;
piane in cui tutto sia bello e rigoglioso
in cui ognuno oggi e domani del proprio operato sia orgoglioso
accorgersi invece ieri, oggi e domani
che tutto ciò che accade sconvolge tutti i nostri piani.
Composta lunedì 11 marzo 2013
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    in Poesie (Poesie generazionali)
    Anche Venezia affonda nelle melme
    del magico duemila.
    Nelle tante lagune
    nelle troppe paludi
    monta
    la marea della carne
    e compromette
    le fondamenta stesse della Vita.

    Piangono i nostri morti
    in fitte celle e strette costipati
    lacrime di silenzio
    per i fiori appassiti
    e per il buio
    che ci sta devastando la memoria.

    S'applica invano l'uomo
    maschere sorridenti
    in cerca di allegria
    e invano si abbandona alla finzione
    propinata in eccesso
    in quest'ultimo, grande Carnevale.

    Intanto in cielo gelidi metalli
    riflettono i lamenti
    d'un animale ch'è rimasto solo
    d'un mondo triste
    in dubbio sul domani.
    Composta domenica 2 novembre 1997
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      Scritta da: Violina Sirola
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Mutazioni

      Voglio essere un angelo
      e volare – se mi avanza cibo
      lo porterò all'altare. lucifero
      lo muterà in denaro
      Bla Bla Bla... e ci sarà la guerra!

      Sono un angelo-bambina
      il salvadanaio lo destino
      alla ricerca
      – Per la guerra?
      – ORRORE!
      è pieno dei soldini
      dei regali di Natale.
      Per la Pasqua ho ritagliato
      una fessura nell'uovo – ho inserito
      una moneta – ho cercato la sorpresa
      "c'est l'argent qui fait la guerre"
      EUREKA.
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        Scritta da: Rossella Priolo
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Lucciola smarrita

        Anima che di tensione
        hai clausura, di rado
        per pochi attimi sfiorata,
        sia luce oggi
        grande madre luna
        esigere che l'anima
        non arda
        parché tu hai vita
        e lui sepolto giace,
        distorto ramo disseccato,
        dove d'incauto verde
        urlo stride
        nel prato da disperdersi
        lontano un pensiero
        che lumeggia invano,
        nel silenzio
        carico d'angoscia
        lontani affanni
        speranze sognate,
        l'inverno incombe
        senza più orizzonti,
        echi lontani,
        venti di scirocco,
        nebbia dell'ego
        lucciola smarrita.
        Composta venerdì 3 febbraio 2006
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          Scritta da: Patrizia
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Insegnami

          Sono qui e ti penso, e non vorrei farlo ininterrottamente,
          ti chiedo di Insegnarmi a non pensare solo a te.
          ma un po al'immensità del cielo,
          alle stelle e a tutti i pianeti che girano intorno al mondo.
          Insegnami ad addormentarmi con la mente serena.
          Accarezzami con le parole
          per indurmi al sonno e sognare di essere tra le tue braccia.
          Insegnami ad amarti e vivere senza insicurezze,
          ma forte come una quercia,
          una quercia simbolo di virtù, forza, coraggio,
          quello che vorrei avere per te
          per affrontare con coraggio e forza,
          la vita che verrà incontro a te.
          Composta giovedì 7 marzo 2013
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