Poesie generazionali


Scritta da: Biagio Di Girolamo
in Poesie (Poesie generazionali)

Lacrime

Lacrime ora scendono sul mio viso, in merito a quel ricordo, avrei voglia di sbatterti in faccia tutto quello che penso.
Ma questo dolore dentro mi tormenta, facendomi stare male quasi a morire soffocato dalle mie stesse lacrime.
Lasciami essere me stesso, lasciami vivere la mia vita.
Non continuare a tormentarmi, non ti basta il male che mi hai fatto?
Farò a pugni con la vita per ritrovare la serenità perduta e riprendermi il mio sorriso.
Composta domenica 8 gennaio 2017
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    Scritta da: Antonio Belsito
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Piangi
    perché è ricominciare
    e mai finire
    perché si ha bisogno di dire
    e di continuare
    piangi
    perché è il suono da coccolare
    la solitudine da abbracciare
    l'incomprensione da superare
    piangi
    perché vorresti volare
    eppure bisogna atterrare
    e non riesci a stare
    piangi
    perché si presenta il dolore
    la paura è odore
    la morte, forse, diventa colore
    piangi
    perché sorprendi te stesso
    - che non sei di gesso -
    e se c'è un bene o un male
    senti la forza per affrontare.
    Piangere è amarsi e amare.
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      Scritta da: nergal1988
      in Poesie (Poesie generazionali)

      liberazione

      Perso
      tra i giorni
      che non finiscono mai
      vado avanti
      senza emozioni
      mi trascino tra bugie e false verità
      Il buio mi circonda
      mi disturba
      mi assale
      ha preso tutto quello che c'è vicino a me
      E lo ha reso senza anima.
      Provo ad accedere una luce
      ma non mi conforta
      non vedo la mia ombra
      sento un caos di figure
      che si muovono intorno a me,
      a volte sembrano che abbiano pena di me
      a volte per loro non esisto
      ed è questo il vero tormento.
      Ogni giorno metto una maschera
      Provo a vivere
      ma la prigione dentro me mi soffoca
      vedo il mondo intorno a me su uno specchio riflesso
      provo ad entrarci
      ma alla fine mi chiudo ancora di più nel mio mondo.
      Mi sento di urlare,
      non riesco a parlare
      migliaia di persone mi passano a fianco,
      non le riesco a toccare
      vorrei parlare
      parlarci,
      sembrare uno di loro
      uno normale
      non ci riesco
      mi sembra di tradirmi.
      Le parole in gola ormai sono un groviglio
      sono bloccate
      mi fanno stare male
      mi bloccano.
      L'apatia vince su tutto
      E mi fa spegnere e non veder le speranze che mi circondano.
      Divento isola
      vorrei andare in giro
      navigare tra le persone
      Empatia tanto ambita e tanto sconosciuta
      Invece sempre più mi fermo a pensare sul nulla
      Mentre la mia vita va.
      Vorrei fare migliaia di cose
      riesco a fare solo progetti
      Idee, false rassicurazioni
      Coccolato dalla facilità del domani
      Perché domani farò, dirò
      mi sveglierò, mi toglierò la maschera,
      sarò me stesso.
      Invece oggi giorno, ogni mattina rimetto la maschera
      perché è troppo più facile
      è come se il domani non fosse mai arrivato
      rivivo lo stesso giorno da non so più quanto
      come se non fosse mai passato.
      Ma sento che il mondo intorno scappa
      Ed io sono fermo, in ritardo pensando a domani
      Mi sento scivolare addosso
      Come gelide gocce di un temporale estivo
      L'amore di chi mi sta vicino
      E più cerco di avvicinarmi
      Più lo respingo quasi con divertimento.
      Quanto vorrei farmi travolgere dalle acque di un temporale
      Lasciarmi andare
      Ma ogni volta che mi sento pronto esce il sole.
      Vorrei essere in qualsiasi altro posto,
      parlare qualsiasi altra lingua,
      essere decine di persone diverse
      mi preparo ogni giorno per partire ma non ci riesco mai
      perché la prigione è dentro di me
      il domani è il mio carceriere
      tocca a me liberarmi
      ed è difficilissimo
      aiuta(te)mi.
      Composta domenica 1 gennaio 2017
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Non torneranno mai

        Mia cara,
        tu non ci pensi,
        non lo sai,
        tu sei forte,
        sei giovane,
        ma per me,
        il tempo passa,
        tra acciacchi
        e la vecchiaia imminente,
        che sta dietro l'angolo,
        cogli acciacchi,
        i disturbi,
        e sentirsi più vecchi e deboli,
        tu non lo sai,
        tu conosci solo,
        la tua giovinezza,
        come ti invidio,
        poter ricominciare,
        poter riavvolgere tutto,
        ma tante cose,
        non torneranno mai.
        Composta lunedì 2 gennaio 2017
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Dopo la festa

          Dopo la festa
          Dopo la festa,
          gli occhi stanchi,
          di nuovo albeggia,
          silenzio in città,
          poi si ricomincia,
          la solita vita,
          le solite cose,
          gli alberi pavesati,
          e i festoni,
          ricordano
          il natale appena passato,
          malinconia
          per il dopo,
          bisognerebbe essere buoni,
          essere civili,
          rispettarsi,
          questo sarebbe sempre natale,
          invece,
          siamo chiusi,
          nei nostri piccoli
          lerci angoli
          di privacy,
          uno contro l'altro.
          Composta giovedì 29 dicembre 2016
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            Scritta da: Rosa Di Fraia
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Ai bambini di Aleppo

            Natale
            la festa dei bambini
            chissà quanti aspetteranno
            l'arrivo di babbo Natale
            per ricevere il regalo
            tanto agognato
            ma ci sarà anche
            chi non riceverà nulla
            o forse qualcuno
            che non sa nemmeno cosa sia
            l'attesa...
            i bambini sono meravigliosi
            ti regalano un sorriso
            anche quando non te l'aspetti
            ti omaggiano di un gesto
            dolcissimo lasciandoti
            a bocca aperta.
            Sono proprio loro a insegnarci qualcosa
            di più a vivere nell'umiltà e nella verità
            hanno stampato sul viso
            quell'innocenza
            che solo loro hanno
            quella capacità di renderti felice
            con niente sono una continua emozione.
            E allora mi chiedo facciamoli sentire speciali
            non permettiamo che si spenga il sorriso
            che sia per loro un eterno Natale
            accompagnato sopratutto dall'amore
            che oggi manca
            manca nel cuore dell'essere umano
            manca perché c'è tanto odio
            non lasciamoli soli alle disgrazie
            non permettiamo più tanta violenza
            tanta crudeltà
            loro saranno il futuro
            loro sono la nostra salvezza.
            Composta mercoledì 21 dicembre 2016
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              Scritta da: Ganiyou Dabre
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Senza lode

              Mi sono l'uomo senza lode
              vivo in un mondo, che la morte morde
              non urlo e non sento, ma fermo.
              Mi gode

              mi sono l'uomo senza lode
              si, o forse no?.

              certo!, sono solamente vigliacco
              ci penso e mi pento
              vivendo in paura di morte
              e, in tanta speranza di pace

              mi sono l'uomo senza lode, ma
              di infamia ne sono lodato.
              Composta domenica 18 dicembre 2016
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                Scritta da: Egizia Russo
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Notte di Natale

                Questa notte
                non è uguale alle altre...
                è l'annuncio del bambin Gesù!
                Nel cielo miriade di stelle
                illuminano la grotta
                al cospetto del messia
                danzano cantano gloria
                al coro degli angeli
                nenie celesti
                annunciando la buona novella
                amore pace speranza
                i doni per la pace nel mondo
                lui è la luce che alberga in ogni cuore
                lui il redentor
                venuto tra noi
                per l'amore eterno!
                Il re dell'universo
                che placa i cuori aridi
                è Natale!
                Al candor sceso dal ciel
                coronando il nome di gesù!
                Auguri!
                Gioie e serenità possa elargire
                la poesia delle feste
                a tutte le famiglie del mondo!
                Composta lunedì 12 dicembre 2016
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                  Scritta da: Marta Emme
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Sentieri di luce

                  Merito tanto ne hai,
                  baldo capitano, che
                  dritto* (giusto) stai
                  senza scomporti mai.
                  E negli intenti fiero
                  come uno sparviero
                  quando ritorna pago
                  dalla sua missione,
                  ch'è la cacciagione.
                  Così, tu fremi per la
                  pacificazione giacché,
                  per l'uomo, è quello
                  il punto vero di connotazione
                  e per te diventata la più
                  vitale questione. E se il cielo
                  questo t'ha ispirato
                  tanto gliene son grato.
                  Composta venerdì 2 dicembre 2016
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