Poesie generazionali


Scritta da: Asianne Merisi
in Poesie (Poesie generazionali)
Ero di gioia vestito
tra le carezze che sapevano di marmellata...
E il soave canto di quella madre che tu mi hai rubato
Ero sorriso tra le parole piccole e quelle incantate
E nulla mi sfiorava se non la spensieratezza della mia piccola era
Quanto colorato era il mio mondo, lontano dal puzzo acre che veniva da lontano, dove la pelle e le ossa dei miei simili bruciavano in stanze anguste
Ero una continua corsa su campi fra gocce di sole e spruzzi di vento
E non avevo ancora provato il sapore della fame e le nudità della mia pelle tra tanti corpi
Io creatura senza peccato perché nulla di quello che ero era peccato
Oscurasti il mio nome
Per marchiare sulla mia pelle numero in fila
E mi regalasti campi di filo spinato su terra bagnata
Dove i miei scalzi piedi giacevano
Ora io sono un ricordo da non scordare
Un dolore da non provare
Un pianto che ha versato
una colpa che non avevo
Per il tuo vile reato
Che tu... Hai recato!

#oltre.
Composta venerdì 27 gennaio 2017
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Edmea
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Se n'è andato

    Un uomo se n'è andato.
    La vita su questa terra ha lasciato.
    Un padre la vita ha salutato.
    In silenzio e onestà ha vissuto.
    Non era un eroe, né con clamore ha vissuto, né l'ambizione ha inseguito, ma in punta di piedi se n'è andato.
    Alla morte ha pensato negli ultimi momenti di vita, ma forse non ci ha creduto, finché la morte non lo ha visitato.
    Era un uomo qualunque, non un eroe.
    Un uomo che ha vissuto la sua vita senza nessun clamore e con sofferenza.
    Un giusto che ha creduto nella giustizia e questo lo ha reso un eroe.
    Composta martedì 7 febbraio 2017
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Gerry
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Tutti la vogliono...

      L'intelligenza non è giudicare gli altri prima di giudicare se stessi.
      L'intelligenza è avere il coraggio di essere giudicati,
      prima di giudicare.
      L'intelligenza è riconoscere i propri errori e difetti.
      L'intelligenza è saper trovare le travi che si trovano nei propri occhi prima di trovare le pagliuzze negli occhi altrui.
      L'intelligenza è pensare che gli altri lo siano, prima di pensare a se stessi.
      L'intelligenza non è schiacciare chi ti sorride, ma tendere una mano a chi non ti sorride.
      L'intelligenza è quella cosa che tutti pensiamo di avere o vorremmo avere, ma che in fondo è tanto astratta che nessuno ha la forza di tenersela per se.
      L'intelligenza... tutti la vogliono...
      tutti pensano di averla!
      ma in quanti la possiedono... l'intelligenza?
      Composta lunedì 6 novembre 2006
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Marta Emme
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Fuoco di paglia

        Dio ha dato all'uomo
        un'opportunità: di essere
        creativo come lui.
        Ma l'uomo non l'ha
        meritata e ora è in balia
        i tempi tristi e bui.
        Il paradiso terrestre era
        a sua disposizione, ma
        ha vissuto, poi, senza
        alcuna inibizione, così
        è diventato artefice della
        sua stessa tribolazione.
        Eppur c'è chi ancor scialacqua
        e non si rende conto
        che pur lui è una testa "fatta" *
        (nel delirio di onnipotenza).
        Dunque, per com'è, l'uomo
        si dimostra
        un fuoco di paglia.
        Ma protesterà davanti
        a Dio, come un mul*
        (sterile) che raglia
        perché più non ci sarà
        misura adatta* (Terra)
        alla sua taglia.
        Composta sabato 21 gennaio 2017
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Gerry
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Caro Collega

          Anche tu oggi
          sei volato in cielo per raggiungere gli amici, le persone care che se ne sono andate via troppo presto, le persone che si è fatto in tempo a salutare per l'ultima volta;

          anche tu oggi
          fai parte degli angeli custodi che ci stanno sempre accanto per farci superare le difficoltà e per farci capire che comunque il mondo è bello e la vita va vissuta perché è meravigliosa, anche se a volte ingiusta;

          anche tu oggi
          sei lassù e chissà cosa stai pensando di noi quaggiù che ancora adesso non possiamo renderci conto di cosa sia successo o del perché;

          anche tu oggi
          non sei più tra noi, e non è giusto o forse sì...
          forse stai meglio tu li che noi quaggiù:
          in questo mondo che è sempre più difficile da guardare
          in questa vita che è sempre più difficile da vivere...
          ... caro collega.
          Composta mercoledì 24 novembre 2004
          Vota la poesia: Commenta