Poesie d'Autore


Scritta da: Violina Sirola
in Poesie (Poesie d'Autore)

Inno al giudice

I galeotti vogano per il Mar Rosso
spingendo a fatica la galera;
il rugghio copre lo stridio dei ceppi
strillano, Perù la loro patria.

I Peruviani ricordano il Perù
un paradiso, c'erano uccelli, danze
donne e su ghirlande di fiori d'arancio
crescevano al cielo i baobab
.
Banane, ananassi! Un mucchio di gioie!
Vino in vasellame conservato...
Ma ecco, chissà perché e da dove
i giudici giunsero in Perù!

E disposero un cerchio di commi
per ingabbiare uccelli e Peruviane.
Gli occhi del giudice sono barattoli di latta
che scintillano in un mondezzaio.

Capitò un pavone blu-ranciato
sotto il suo occhio severo come il digiuno,
e scolorì sull'istante la magnifica
coda di pavone!

In Perù volavano per la prateria
certi uccellini detti colibrì;
il giudice ne prese uno e il pelame e le piume
rase al povero colibrì.

Adesso, nemmeno in una sola valle
vi sono vulcani fumanti.
Il giudice ha scritto su ogni valle:
"Valle per non fumatori".

In Perù persino i miei versi
sono proibiti, su minaccia di torture.
Il giudice ha stabilito che "quelli in vendita
sono bevanda alcolica".

L'Equatore freme al tintinnio dei ceppi.
Il Perù è vuoto di uccelli e di uomini...
Vi abitano soltanto i giudici depressi,
rannicchiati con astio sotto i codici.

Eppure, sapete, fa pena il Peruviano.
Senza ragione gli han dato la galera.
I giudici disturbano gli uccelli e le danze,
e me e voi e il Perù.
Composta nel 1915
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    Scritta da: nina.*
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Io Pierrot

    Con una lacrima
    ti faccio ridere
    Son buffa, parlo parlo
    per far ridere te
    Non parlo di loro
    non parlo di te o di lui
    parlo, parlo di me
    per far ridere te
    Son buffa, quando
    i miei misteri più intimi
    diventano vostri.
    È buffo come io possa
    far ridere di me
    piroetto le parole fuori
    e dentro di me
    Blandisco il tutto
    per non perdermi
    in una lacrima.
    Composta venerdì 25 dicembre 2009
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      Scritta da: nina.*
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Intreccio

      Amarti vuol dire:
      -non cedermi
      Amarti vuol dire:
      -farti conquistare
      Lascia che ti guidi nella
      treccia del mio amore
      lascia che io decida per te
      il mio amore.
      Amami
      ma non cedermi.
      Ti conquisterò, ti userò
      ti farò del male,
      ti condizionerò, per amarmi
      ti ordinerò il mio amore
      ti vulcanerò di fantasie
      Ma tu non cedermi.
      Composta venerdì 25 dicembre 2009
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        Scritta da: Giorgio De Luca
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        L'isola felice

        Quand'è sera la bruma scende,
        s'addormenta.

        Nella piccola baia
        ode il fluttuare delle onde,
        concerto mozartiano
        di infinite dolcezze.

        Cammina felice tra i pruni selvaggi
        ove il tramonto disegna il cielo
        e la luna intreccia
        corone di stelle.
        Composta sabato 16 febbraio 2002
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Incontrando Te...

          Incontrando te
          ho riscoperto me.
          Il tutto ancora da dare
          il tutto ancora da vivere:
          la profondità di un sentimento
          di un respiro, di un dolce silenzio.

          Incontrando te
          ho trovato me.
          Ho abbracciato un sogno
          accarezzato un'emozione
          sono volata verso l'immenso.

          Incontrando te
          ho incontrato me
          la mia anima
          ho toccato l'essenza.
          Ho capito il senso profondo
          di un secondo, di un attimo
          di un brivido, di un'opportunità.
          Incontrando te
          ho incontrato la mia anima.
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            Scritta da: Giorgio De Luca
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            La Majella

            Sei bella vestita di fiori,
            col canto d'uccelli sei d'oro.

            Profumata da pini e ginestre,
            di rugiada irrorata tu sei.

            Scende giù a valle il ruscello
            mormorando incantato il suo amore.

            S'affaccia stupito il castoro
            con occhi ridenti per tanto splendore.

            Camminan giocondi i pastori
            tra suoni festanti di mille zampogne.

            Inneggian lodi e ammirazione per te:

            sei la più bella, amata Majella.
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              Scritta da: Giorgio De Luca
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La befana

              Vola allegra sopra i tetti
              con la sua magica scopa.

              Porta stretto sulle spalle
              un gran sacco rappezzato.

              Col vestito della festa
              gira tra i camini accesi.

              È felice la befana!

              Tutti i bambini aspettano
              la vecchietta vestita
              di cento colori.

              Illuminata dalla luna,
              scende tra le stelle
              lasciando regali
              per i più buoni.

              Con i cattivi è generosa:
              porta la strenna,
              non il carbone!
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                Scritta da: Giorgio De Luca
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Babbo Natale

                Cade lenta la neve:
                case e città avvolte dal gelo.

                Camini fumanti sbuffano
                come treni in corsa.

                È Natale!

                Gli alberi addobbati
                risplendono di vivida luce,
                due renne bianche
                tirano una slitta.

                Un uomo vestito di rosso
                è ritto con un sacco in spalla,
                la fronte solcata da rughe,
                una folta barba bianca.

                È Babbo Natale!

                Arrivato con il carico di doni
                per rendere felici
                tutti i bambini del mondo.
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                  Scritta da: Francesca Minio
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Colore

                  Risucchiata dall'eterno
                  avvolgere dei tuoi sensi
                  è blu è rosso è giallo
                  è il colore che sa di te
                  quando s'affaccia l'alba
                  quando scende la notte
                  sa di te.

                  Un pensiero indugia
                  perplesso ed odora di te
                  è brezza, è vino, è mandorlo
                  sa di te.

                  Svampa nella fiamma
                  l'emanazione dei tuoi occhi
                  modellati dal respiro dell'argilla.

                  Il pullulare di suoni
                  attorno è sordità
                  in frantumi
                  per una tua sillaba.
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