Poesie d'Autore


Scritta da: Andrew Ricooked
in Poesie (Poesie d'Autore)

Buddha Chinaski dice

A volte
devi
indietreggiare
di uno o
due passi,
ri-
considerare

staccare
per un
mese

non
fare niente
non
volere
fare niente

la pace è
fondamentale
il ritmo è
fondamentale

qualsiasi cosa
tu voglia
non
l'avrai
provandoci
con troppa
insistenza.

Stacca
per
dieci anni

sarai
più
forte

stacca
per
venti anni

sarai
amcora più
forte.

Non c'è niente in
palio
comunque

e
ricorda che
la seconda cosa più bella
del mondo
è
una notte di sonno
tranquillo

e
la più bella:
una morte
serena.

Nel frattempo
paga la bolletta del
gas
se riesci
e
cerca di non
litigare con tua
moglie.
Composta domenica 3 gennaio 2010
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    Scritta da: Andrew Ricooked
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Un albero, una strada, un rospo

    Un tavolo da 7, tutti
    che ridono forte, senza smetter,
    in modo quasi assordante,
    ma non c'è gioia nella loro
    risata, sembra
    meccanica.
    Finzione e falsità
    avvelenano l'aria.
    Sembra che gli altri avventori non lo
    notino.
    Sono asfissiato dalle risate,
    le viscere, il cervello, la mia coscienza,
    mi vanno di traverso.
    Sogno di prendere una postola, di
    avvicinarmi al tavolo
    e di far saltare le loro teste,
    una dopo l'altra.
    Naturalmente, questo mi renderebbe
    ancora più colpevole di
    loro.
    Eppure, continuo a fantasticare e
    poi capisco che pretendo
    troppo.
    Avrei già dovuto capire
    da un pezzo che è così
    e basta:
    che dappertutto ci sono tavoli da 2,
    3,7, 10 o anche più
    con gente
    che ride senza motivo e
    senza gioia,
    che ride per niente senza
    trasporto,
    e che questa è una parte inevitabile
    di tutto,
    come un albero, una strada, un rospo.

    Ordino ancora da bere e
    decido di non ucciderli, nemmeno
    nella mia immaginazione.

    Decido, invece, che sono un
    uomo davvero fortunato:
    il tavolo è a 7 metri di distanza.
    Potrei essere a quel tavolo, seduto
    con loro,
    vicino alle loro bocche,
    vicino ai loro occhi e alle loro orecchie
    e alle loro mani,
    e sentire realmente la conversazione
    che provoca le loro risate
    senza gioia.
    Mi sono già trovato in molte situazioni simili
    ed è stata una dura croce,
    davvero.

    Così, mi accontento della mia buona sorte
    ma non posso fare a meno di chiedermi
    se al mondo sia rimasto un angolo
    con un tavolo da 7 dove
    si provano sentimenti autentici,
    dove c'è
    una bella risata vera.
    Spero di si.
    Devo sperare di si.
    Composta domenica 3 gennaio 2010
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      Scritta da: Giorgio De Luca
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il risveglio del vulcano (l'isola di Montserrat)

      Dormiva un sonno profondo,
      l'anima buia
      giaceva silenziosa.

      Dove tutto sembrava eterno
      riecheggia, funesto,
      l'incessante rombare.

      La paradisiaca isola,
      ferita a morte,
      ha cessato di vivere.

      Al crepuscolo,
      fantasmi vestiti di lava,
      il volto solcato da
      incandescenti rughe,
      si aggirano confusi
      sull'isola deserta.
      Composta martedì 23 luglio 2002
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        Scritta da: Giorgio De Luca
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Cadean le foglie d'autunno

        L'animo gentil donar volle
        alla diletta sposa.

        Caden le foglie d'autunno...

        Ella, i crin disciolti,
        rapita fu
        dal canto d'usignolo.

        Vibrar poté le ali come
        una libellula
        per adagiarsi là sul fior più bello.
        Composta giovedì 17 ottobre 1996
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          Scritta da: Antonio Prencipe
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Stella guerriera

          Raccolgo petali di rose
          persi nel deserto.
          Strappo pagine del mio passato
          regalandole al futuro.
          Guardo il cielo
          mentre cado nelle tenebre
          e tu stella guerriera
          persa nella notte triste e scura del giorno
          mi parli da lontano
          mi sussurri lentamente
          non mollare
          ma io ho perso il tuo presente
          ed ho trovato il tuo passato
          mentre cercavo di parlare con il mare.
          Stella guerriere
          aiutami a combattere,
          insegnami a volare,
          a catturare sogni,
          insegnami il valore della morte.
          Io t'insegnerò a trovare
          il mio inizio
          perso nelle colline del vento...
          La luna ti cercava
          ed io ti tradii con il sole.
          Stella guerriera
          combatti per me
          nel tuo regno,
          santifica la speranza
          e salva i miei dubbi.
          Ho rincorso l'alba per trovarti
          ma il tramonto mi ha raggiunto.
          Composta sabato 2 gennaio 2010
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            A Madre Teresa

            Dormire vegliando
            dividendo il poco
            o il niente
            alla pari con loro,
            disperati dispersi,
            miserabili
            colmi di Dio,
            calcanti alla porta
            dell'eternità.
            Umile,
            tra gli ultimi degli umili,
            frammenti di umanità
            raccolti da mani d'ali.
            Madre e sorella,
            tempo sacro vissuto
            santificando l'attimo
            al miracolo della vita
            vera.
            Composta sabato 15 giugno 2002
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Così mi apparisti

              Così mi apparisti,
              perpetua tempesta per l'anima
              che tracolora per poco
              sprazzi turchesi di cielo,
              e il sole sventaglia
              nella cupa ombra
              fasci svolgoranti di luce:
              La tempesta si consuma,
              ma tu mai!
              Vivo tra meravigliose paure:
              non essere con te nel vento,
              nella pioggia o nel buio,
              nei tuoni o nel sole,
              o nelle calme improvvise.
              Così mi apparisti,
              come fuoco che scotta
              e mai si consuma.
              Non attimi di vero riposo,
              né vere gioie
              feconde di vita
              a germogliare messi rigogliose.
              Sei meravigliosamente sconcertante,
              ma inutile per il mio cuore
              che bussa alla tua porta:.
              Composta sabato 15 gennaio 2000
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                Scritta da: Antonino Gatto
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Il gran galà della natura

                Un giorno come tanti,
                all'imbrunire della sera,
                quando ancora qualche spiraglio di sole,
                tinge di mille colori il cielo,
                al di là della collina,
                mi ritrovo seduto a meditare,
                circondato solo
                da un melodico canto di cicale.
                L'autunno è alle porte,
                e i colori lasciati sul suolo,
                mostrano lo splendore della natura,
                che pare variopinta,
                come a far gola,
                al desiderio più segreto di un pittore.
                Così il cielo con la sua vanità,
                pare non esserne meno,
                e fra giochi di nubi che vacillano di forme e colori,
                sfila col suo vestito migliore,
                per donare emozioni,
                a chi con l'animo in gola,
                affronta la gravità, con lo sguardo rivolto all'in su.
                Cosa può desiderare di più,
                il cuore di un artista,
                che vive di piccole cose?
                Composta venerdì 1 gennaio 2010
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Ti penso

                  Toccami ancora
                  giocami sempre
                  fammi respirare un po' di te.
                  Salvami da tutto il male
                  provami che vale
                  quello che ora sei per me...
                  Desiderio, solo se ci penso, affiora
                  ora per ora
                  sopra la mia pelle odora la mia voglia
                  e spoglio la vergogna
                  scoprendo di esser donna.
                  Femmina coperta
                  da una educazione certa
                  che ora si dimena sopra questo letto
                  e perde il suo possesso
                  sull'anima e coscienza
                  prevale solo il sesso.
                  Continua nel tuo gioco...
                  non ti dirò fai presto
                  e quando dirò basta

                  vorrò ancora ed ancora il resto...
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