Poesie d'Autore


Scritta da: Dorian
in Poesie (Poesie d'Autore)

Fino alla stella

Fino alla stella che spunto
c'è strada così lunga,
Che mille anni cammino
Per giungerci la luce.

Forse si spense da millenni
In lontananze azzurre,
Ma appena ora il suo raggio
Ai nostri guardi fulse.

L'icona della spenta stella
Al cielo lenta ascende;
Non si scorgea quando c'era,
Oggi la vediam e non c'e.

Così quando il nostro ardore
Svani nel fondo buio,
Il lume dello spento amore
Ci insegue ancora.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Corteo

    Un vecchio d'oro con un orologio a lutto
    Una regina di pena con un uomo d'Inghilterra
    e lavoratori della pace con i tutori del mare
    Un ussaro della compagnia con un fesso della morte
    Un serpente da caffè con un macinino con gli occhiali
    Un cacciatore di corda con un danzatore di teste
    Un maresciallo di schiuma con una pipa in ritirata
    Un neonato in abito nero con un gentleman in fasce
    Un compositore da forca con un pendaglio di musica
    Un raccattatore di coscienza con un rettore di cicche
    Un arrotino di Coligny con un ammiraglio di forbici
    Una suora del Bengala con una tigre di San Vincenzo di Paola
    Un professore di porcellana con un aggiustatore di filosofia
    Un controllore della Tavola Rotonda con cavalieri dell'Azienda del Gas di Parigi
    Un'anitra a Sant'Elena con un Napoleone all'arancia
    Un custode di Samotracia con una Vittoria di cimitero
    Un rimorchiatore di famiglia numerosa con un padre d'alto mare
    Un membro della prostata con una ipertrofia dell'Accademia francese
    Un robusto cavallo in partibus con un vescovo da circo
    Un controllore dalla voce bianca con un piccolo cantore d'autobus
    Un chirurgo terribile con un bambino dentista
    e il generale delle ostriche con un apritore di Gesuiti.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Per ridere in società

      Ha messo la sua testa il domatore
      nella gola del leone
      io
      ho infilato due dita solamente
      nel gargarozzo dell'Alta Società
      Ed essa non ha avuto il tempo
      di mordermi
      Anzi semplicemente
      urlando ha vomitato
      un po' della dorata bile
      a cui è tanto affezionata
      Per riuscire in questo giuoco
      utile e divertente
      Lavarsi le dita
      accuratamente
      in una pinta di buon sangue
      a ognuno la sua platea.
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        Scritta da: mor-joy
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Due

        Quando saremo due saremo veglia e sonno
        affonderemo nella stessa polpa
        come il dente di latte e il suo secondo,
        saremo due come sono le acque, le dolci e le salate,
        come i cieli, del giorno e della notte,
        due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
        come i tempi del battito
        i colpi del respiro.
        Quando saremo due non avremo metà
        saremo un due che non si può dividere con niente.
        Quando saremo due, nessuno sarà uno,
        uno sarà l'uguale di nessuno
        e l'unità consisterà nel due.
        Quando saremo due
        cambierà nome pure l'universo
        diventerà diverso.
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          Scritta da: mor-joy
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Valore

          Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
          Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
          Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
          la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
          Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello
          che oggi vale ancora poco.
          Considero valore tutte le ferite.
          Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
          tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
          provare gratitudine senza ricordare di che.
          Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
          qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
          Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
          la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
          Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
          Molti di questi valori non ho conosciuto.
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            Scritta da: mor-joy
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Ancor dalla mia mente echi lontani
            d'un caldo tramonto non cancello:
            t'ammiravo nella limpidezza del mare
            e tu mi correvi incontro
            sotto il concerto delle onde,
            musica seducente e divina.
            Ti sussurrai piano
            sotto il volo dei gabbiani:
            "Che fiore che sei
            coi raggi sul viso".
            Silenziosa,
            al mio cuore ti stringesti
            mentre il sole ci donava
            gli ultimi battiti.
            Non lo so, eppur di noi
            esiste solo un ricordo.
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              Scritta da: Vellise
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Per non dimenticare

              Stelle di stoffa
              sui cappotti lisi.
              Quante volte re David
              si rivolterà nella tomba!
              Senza capelli in testa
              in fila indiana
              vanno incontro alla morte.
              Vecchi, donne, bambini.
              Il vento che porta lontano
              il suono delle sirene,
              sventola bandiere nere.
              Lucida follia
              resta sopra ai muri
              sale sul treno della morte.
              Alcuni non possono dimenticare,
              davanti agli occhi
              avranno sempre
              immagini orribili.
              Ma noi che non sappiamo
              che non eravamo lì,
              non dobbiamo lasciare
              che si dimentichi,
              che l'orrore, la follia
              possa tornare.
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                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Quando... 2010

                Stringerai quello che non hai capito
                e solo fiori troverai
                quelli che ti ho lasciato
                fogli scritti e finalmente saprai
                quanto ti ho amato.
                Accenderai l'ultima candela
                e passerai il tempo guardando come si consuma
                quello che non hai mai visto, attraverso il fumo
                ti sembrerà più chiaro.
                Mi chiamerai ma sarò lontana, mi giungerà la voce
                la porto dentro il cuore, dimenticarti mai.
                Il volere distratto non ti ha fatto pensare
                Ed io ero lì ad aspettare
                non era mai per me il momento
                e mi dovevo accontentare.
                Non mi hai più trovato
                eppure lì mi avevi lasciato
                convinto di ritrovarmi.
                Sai non te l'ho detto mai, ma pensavo anch'io
                anche se per te mi sono persa.
                Ora cerchi quello che non hai mai visto
                né considerato
                e manca un pezzo al tuo orgoglio malato
                forse facevo parte dell'arredamento
                solo possesso non mi hai forse, mai amato.
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                  Scritta da: goccia di miele
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Ritratto di donna

                  Deve essere a scelta.
                  Cambiare, purché niente cambi.
                  È facile, impossibile, difficile, ne vale la pena.
                  Ha gli occhi, se occorre, ora azzurri, ora grigi,
                  neri, allegri, senza motivo pieni di lacrime.
                  Dorme con lui come la prima venuta, l'unica al mondo.

                  Gli darà quattro figli, nessuno, uno.
                  Ingenua, ma ottima consigliera.
                  Debole, ma sosterrà.
                  Non ha la testa sulle spalle, però l'avrà.
                  Legge Jaspers e le riviste femminili.
                  Non sa a che serva questa vite, e costruirà un ponte.
                  Giovane, come al solito giovane, sempre ancora giovane.

                  Tiene nelle mani un passero con l'ala spezzata,
                  soldi suoi per un viaggio lungo e lontano,
                  una mezzaluna, un impacco e un bicchierino di vodka.

                  Dove è che corre, non sarà stanca?
                  Ma no, solo un poco, molto, non importa.
                  O lo ama o si è intestardita.
                  Nel bene, nel male, e per l'amor del cielo!
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