Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)
Nella saliva
nella carta
nell'eclisse.
In tutte le linee
in tutti i colori
in tutti i boccali
nel mio petto
fuori, dentro
nel calamaio - nelle difficoltà a scrivere
nello stupore dei miei occhi
nelle ultime lune del sole
(il sole non ha lune) in tutto.
Dire "in tutto" è stupido e magnifico.
Diego nelle mie urine - Diego nella mia bocca
nel mio cuore - nella mia follia - nel mio sogno
nella carta assorbente - nella punta della penna
nelle matite - nei paesaggi - nel cibo - nel metallo
nell'immaginazione.
Nelle malattie - nelle rotture - nei suoi pretesti
nei suoi occhi - nella sua bocca
nelle sue menzogne.
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    Scritta da: mor-joy
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Superba è la Notte

    La cosa più superba è la Notte,
    quando cadono gli ultimi spaventi
    e l'anima si getta all'avventura.
    Lui tace nel tuo grembo
    come riassorbito dal sangue,
    che finalmente si colora di Dio
    e tu preghi che taccia per sempre,
    per non sentirlo come rigoglio fisso
    fin dentro le pareti.
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      Scritta da: mor-joy
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Solo una mano d'Angelo

      Solo un mano d'Angelo
      intatta di sé, del suo amore per sé,
      potrebbe
      offrirmi la concavità del suo palmo
      perché vi riversi il mio pianto.
      La mano dell'uomo vivente
      è troppo impigliata nei fili dell'oggi e dell'ieri,
      è troppo ricolma di vita e di plasma di vita!
      Non potrà mai la mano dell'uomo mondarsi
      per il tranquillo pianto del proprio fratello!
      E dunque, soltanto una mano di Angelo bianco
      dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso
      potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo
      senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa.
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        Scritta da: Anna De Santis
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Sarà sempre

        Ora è tardi, devi andare
        sarà per sempre
        questo mio sperare
        averti mio
        e non dover partire.
        Lasci questo letto
        queste braccia
        che ti hanno tenuto stretto
        e manchi alla mia bocca
        alle mie carezze.
        Sei tu come acqua
        che ti toglie la sete
        e ti scivola via.
        Amore resto a guardare
        mentre ti vesti
        e non riesco a parlare
        il cuore si ferma un attimo
        quando mi dici... torno
        se non è domani...
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          Scritta da: mor-joy
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Soltanto non...

          La vita
          sarebbe
          forse più facile
          se io
          non ti avessi mai incontrata.

          Meno tristezza
          ogni volta
          che dobbiamo separarci,
          meno paura
          della prossima separazione
          e di quella che ancora verrà.

          E anche poco
          di quella nostalgia impotente, che quando non ci sei
          vuole l"impossibile
          e subito,
          fra un istante
          e che poi
          poiché non è possibile,
          resta turbata
          e respira a fatica.

          La vita
          sarebbe forse
          più facile
          se io
          non ti avessi incontrata.

          Soltanto
          non sarebbe
          la mia vita.
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            Scritta da: Giorgio De Luca
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'ombra scura di una nuvola

            Giocava a far l'amore
            ingannando
            se stessa.

            Scruta l'ombra scura
            di una nuvola...

            Ha barato
            come il più volgare giocatore
            disonesto,

            ucciso la serenata
            con l'indifferenza di chi ammazza
            come in guerra.
            Composta mercoledì 28 novembre 2001
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              Scritta da: mor-joy
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Ricordo il meraviglioso istante

              Ricordo il meraviglioso istante: davanti a me apparisti tu,
              come una visione fugace, come il genio della pura bellezza.

              Nei tormenti di una tristezza disperata, nelle agitazioni di una rumorosa vanità,
              suonò per me a lungo la tenera voce, e mi apparvero in sogno i cari tratti.

              Passarono gli anni. Il ribelle impeto delle tempeste disperse i sogni di una volta,
              e io dimenticai la tua tenera voce, i tuoi tratti celestiali.

              Nella mia remota e oscura reclusione trascorrevano quietamente i miei giorni
              senza divinità, senza ispirazione, senza lacrime, senza vita, senza amore.

              Ma venne dell'anima il risveglio: ed ecco di nuovo sei apparsa tu,
              come una visione fugace, come il genio della tua pura bellezza.

              E il cuore batte nell'inebriamento, e sono per esso risuscitati di nuovo
              e la divinità e l'ispirazione, e la vita, e le lacrime e l'amore.
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                Scritta da: Giorgio De Luca
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                La voce del silenzio

                Storia d'amore
                nel freddo autunno,
                foglie ingiallite,
                cuori sbiaditi.

                Il vento cancella tracce.

                Le strade del destino
                dividono le vie...
                come le sponde del fiume
                che separano acque.

                Tace...

                La voce del silenzio,
                parlerà per sempre.
                Composta venerdì 11 luglio 1997
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Come sai

                  Come guerra lascia eco di cannoni
                  morte e polvere
                  dimenticando di tutti i nomi
                  e si diventa niente e non si aspetta più
                  nell'indifferenza della gente
                  scorre questa vita, che non ha futuro.
                  Quel muro
                  che ormai ho innalzato
                  tra me ed il mio passato
                  non è mai crollato.
                  Il tempo non mi segue
                  fa il suo corso e non mi vede
                  la strada ormai conosco
                  tutti i fossi e gli strapiombi
                  e quei colombi che fuggono dove io passo.
                  Dove ho lasciato il cuore
                  ora c'è un masso
                  che pesa più del dolore
                  che mi porto dentro, come tu sai
                  non potrai vederlo né mai misurarlo
                  e rimane inciso ogni volta che mai
                  verserò una lacrima.
                  Tutto il mondo crolla
                  cerco di capitarci, voglio morire
                  dove mi hai lasciato allora
                  quando finirà questo soffrire
                  ma sei tu a spostarmi
                  io ti sento ancora.
                  Composta nel 2010
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