Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Vorrei averti qui

Qui vorrei averti ora, senza parlare
davanti a questo fuoco
per lasciarmi andare
alle tue carezze.
Vorrei gustare piano
il gusto saporito delle tue labbra
e vorrei poterti amare
come tu sai fare
darti quella pace
che non abbiamo invece
perché ci siamo persi.
Non è mai tardi
e ci siamo amati
la voglia di assaggiare
quel frutto mai colto
e la passione che ha travolto
e per sempre sconvolto
le nostre vite e le certezze.
Il tempo ci ha ridato
la gioia di un momento perso e ritrovato
di un amore folle, mai dimenticato.
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Senza luce

    Solo il chiarore delle stelle
    dietro la finestra
    basta una fiammella
    ed un foglio bianco
    che s'illumina e riflette
    ache a cilia strette
    e la mia penna sente
    e scrive quel che penso
    quello che io sogno
    a volte senza senso.
    Fisso quei momenti
    ed incido la mia vita
    in questo mondo incerto
    io mi illumino come un cielo aperto.
    Con tutta la speranza
    che ho chiuso in questa stanza
    dove non ci sono che io
    la penna, un foglio, la mia vita
    ed è abbastanza.
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Bella la vita...

      Quanto di te, nei fatti e le parole
      chi ti vede come il sole
      chi dietro una nuvola nera
      forse in una lacrima
      o in un sorriso
      oppure attraverso il fumo di una fiamma nella sera.
      Forse un bacio mai dato
      un amore mai dimenticato
      dubbi e pentimenti
      per quello che sarebbe stato...
      Mille gratificazioni e tormenti
      momenti persi e ritrovati
      gioie e dolori
      ma tanto amore che ho distribuito.
      Voglia ancora di rimanere bambina
      ed il desiderio di rimanere divina
      come mi hanno fatto sentire quelli che mi hanno amato
      ed anche quelli che non mi hanno mai notato.
      Sicuramente nella mia vita ho creato più di un occasione
      ma tanta è stata la mia presunzione
      che se mai m'è dato di vivere ancora
      se riesco
      mi toglierò certo qualche soddisfazione.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        La Salette (Francia)

        Pellegrino
        nel silenzio colmo
        dell'etero sospiro
        tra monti sfogliati
        azzurrati.
        Racchiusa
        nella conchiglia d'erba,
        la perla
        sola
        gronda lacrime di stelle.
        Pellegrino
        smarrito-incredulo
        per così solare pena
        sole spento
        su nebbie di latte
        sento
        il fuoco del tuo amore
        accendermi.
        O madre mia
        sento l'aroma
        delle tue rose
        sciogliermi dalle catene
        del mondo.
        Composta giovedì 5 settembre 2002
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Taranto

          Ho ascoltato il canto del mare
          quando la sua schiuma
          si perdeva nell'etere smarrita;
          o dove il suo perenne infrangersi
          s'asciugava e le mie orme
          riempiva come conchiglie morte.
          Dal nuovo arsenale,
          distesi su scogli di fossili,
          miravo il blu e gli azzurri
          striati di smeraldo;
          riverberi w
          sul ciglio delle scogliere,
          che come murazzi marini,
          delimitano inesistenti predi.
          Corde nere di mitili
          sciabordavano tra i pali
          dei giardini fiorenti di vita.
          Vigili sentinelle le isole
          ti mirano tra i barbagli
          delle onde in fuga,
          e il dondolio delle navi
          lasciate nella rada quieta.
          Taranto, bella  Taranto,
          sdraiata sui mari ad incantare
          naufraghi e naviganti,
          tra il rutilante sole
          e il profumo delle orate.

          Ti mirano tra i barbagli.
          Composta mercoledì 15 agosto 1990
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            A Virginia

            Torni sempre in mente,
            tu, bella, dagli occhi di smeraldo.
            Ti rammento colma di gioventù
            e adorna di un sorriso
            che la neve sbianca.
            Tuffati nel brillio fosforescente
            di un mare di giugno,
            nel gioco ti tolsero tutto,
            e come cavaliere errante,
            ti restituii la gioia.
            Quell'abbraccio, nella sera
            infinita, sento ancora,
            con i bagliori d'amore,
            fulgidi, colmi di tremori,
            accendere ogni attimo
            del mio essere, Ancora mi chiedo
            invano, più non trovo
            nel mio cuore la tua mano,
            sciolta nella mia. E l'inebrio
            della tua voce,
            e gli umidi capelli sciolti
            nella brezza dell'immensa tavolozza
            del sole al tramonto; lucenti
            sfiorare la mia bocca arsa.
            Si era d'estate e l'eufonia tua
            continua, non tradiva al cuore mio,
            la tua prossima inopia.
            Composta giovedì 10 settembre 1970
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              A Virginia

              Il tuo volto confuso nella folla,
              sboccia improviso come ninfea,
              dal mare dei ricordi.
              Striscia il tuo sguardo
              nei miei occhi restituiti
              al sole, cancellando
              l'arsura dell'attesa.
              Sfarfallano intorno
              al propizio incontro,
              i respiri umidi d'amore,
              e l'anima s'accende
              di facole ignote, strisciando
              sull'arsa pelle accartocciata.
              Esanime il tuo nome
              si distacca dalle visceri,
              sottile come filo di ragno.
              Come cera persa
              nella mano del fonditore,
              così il mio cuore
              nei tuoi occhi, che mirando
              altrove, si disperdono
              discosti dal mio ardore
              evaporato.
              Composta sabato 1 agosto 1970
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                Scritta da: Brunason
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Se mi ami, scrivimi

                Se mi ami, scrivimi,
                ti prego;
                se sei imbronciato con me,
                scrivimi lo stesso,
                a dispetto del tuo broncio.
                Sarà sempre per me
                una grande gioia
                ricevere una lettera da un amico,
                anche se un po' irritato.

                Dunque, decìditi...
                Esci dalla tua indolenza!
                E non dire che non hai nulla da scrivere.
                Se non hai nulla da scrivermi,
                scrivimi che non hai nulla da scrivermi:
                per me sarà già qualcosa
                di importante e di bello!
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