Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Anapesti per un gufo

Gufo, gufo, dove sei nascosto,
tu che fai vibrare di tristezza
la notte taciturna sopra cui la luna
si affaccia con i suoi corni d'argento?
Non si capisce se sei qui vicino
o se viene da lontano il tuo verso fioco
(a meno che il suono della tua voce
non salga dal fondo dell'Erebo).
Fratello di uccelli notturni
quando canti nella notte profonda
tu ci rammenti l'eterno e le cose ultime,
altro che cattivi presagi, come si crede.
Sembra piuttosto una rauca ninna-nanna,
il tuo gemito tra le ombre.
Allora su, chiudiamo gli occhi e il letto
diventi la culla dove infine
il grande sonno verrà a ghermirci.
Composta giovedì 1 luglio 2010
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    Scritta da: iside2012
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Sei...
    Sei il mio desiderio più disperato
    E il suo unico appagamento...
    Sei il fuoco che mi fa ardere di piacere
    E l'acqua che accende poi il tormento...
    Sei il ghiaccio che mi brucia
    E il calore del mio risorgimento...
    Sei l'inizio e la fine
    Sei la vita e la morte
    La luce della nostra alba
    Le tenebre della mia notte...
    Sei tutto quello che mi manca
    E tutto quello di cui ho bisogno...
    Sei la realtà trasfigurata
    Che si confonde con il sogno...
    Il pezzo mancante di un puzzle incompleto...
    Sei distante come stella
    Sei vicino, proprio qui dietro
    Sei pugno e sei carezza
    Sei bora e sei brezza...
    Sei il mio più atroce dubbio
    Eppure la mia unica certezza...
    Composta giovedì 1 luglio 2010
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      Scritta da: Gaetano Ferrieri
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Lettera di un Uomo

      Bambino sorridi, inconscio del tempo,
      piangi in sincerità del provar dolore,
      usi finzione, innocenti interessi d'avere,
      cresci imparando gli eccessi del piacere.

      Giovane guardi una società sconosciuta,
      provi l'eccesso nel vivere senza difesa,
      stacchi l'affetto materno, conosci amori,
      soffri scoprendo passioni in realtà crude.

      Scopri il senso del corpo è adulta ragione,
      equilibri l'essere Uomo poni distinzione,
      perfezioni il capire, rispetto veder Donna,
      Scopri i valori della natura, colori, profumi.

      Lasci al cuore l'equilibrio, la percezione,
      il tatto dei sensi cedi iniziando ad amare,
      cadi, ti rialzi, soffrendo nell'animo il sapere,
      doni amore a chi ti si avvicina nel sorriso.

      Offri da adulto il servigio più sincero,
      nel lavoro, nella vita sociale, cadi, usato,
      la chiamano utopia, ciò nella sensibilità doni,
      ti rialzi ad ogni caduta, lottando nella materia.

      Cerchi un sonno lungo, perché affaticato sei,
      ti rialzi nella speranza, possibile è superare,
      perché vuoi donare e Uomo in solitudine sei,
      un sorriso l'offri, sebbene provi dolore.

      Amore adulto riconosce ciò che il mondo
      nella natura dona, vivo lottando nel credere,
      alla difesa dei valori, vivi lottando nel fare,
      alla difesa dei piaceri dell'anima.

      Sorrido e dono, non chiedo è solitudine,
      rimane l'Amore ma sorrido all'infinito,
      sono io Uomo e piango ma sorrido,
      in un volo di libertà.
      Composta martedì 29 giugno 2010
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        Scritta da: Gaetano Ferrieri
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Sono

        Giochi d'infanzia pone il ricordo,
        dolcezza di fanciullo piccole cose,
        male e bene vissuti, indelebili sono,
        mente ricorda, segna, modella l'Uomo.

        Ragione adulta percorre nei passi la Vita,
        matura gioia, dolore, discesa, salita,
        scopre fango, terra, mare, natura, infinito,
        nella materia sono e vivo, nell'Animo provo.

        Sorrido, dono, soffro, vive il corpo il tatto,
        esteriore sono, consumo del pensiero,
        rimane al tempo testimoni nell'arte,
        completa il Valore, perché sono amore.
        Composta lunedì 28 giugno 2010
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          Scritta da: gracekelli
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Tutta la notte ho dormito con te
          vicino al mare nell'isola
          eri selvaggia e dolce
          tra il piacere e il sonno
          tra il fuoco e l'accqua
          Forse assai tardi i nostri sogni
          si unirono nell'alto o
          nel profondo
          In alto come i rami che muove
          uno stesso vento
          in basso come rosse radici
          che si toccano
          Forse il tuo sogno
          si separò dal mio
          e per il mare oscuro
          mi cercava come prima
          come quando non esistevi
          quando senza scorgerti
          navigai al tuo fianco
          e i tuoi cercavano ciò che ora
          pane, vino, amore e collera
          ti do a mani piene.
          Perché tu sei la coppa che
          attendeva i doni della mia vita.
          Ho dormito con te tutta la notte
          mentre l'oscura terra gira
          con vivi e con morti
          e svegliandomi d'improvviso
          in mezzo all'ombra
          il mio braccio circondava
          la tua cintura
          ne la notte
          ne il sonno
          poterono separarci.
          Ho dormito con te
          e svegliandomi la tua bocca
          uscita dal sonno
          mi diede il sapore di terra
          d'acqua marina
          di alghe
          del fondo della tua vita
          e ricevetti il tuo bacio
          bagnato dall'aurora
          come se mi giungesse
          dal mare che ci circonda.
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            San Giovanni

            E fu di S. Giovanni
            un mattino di tiepido sole
            un gran correre di gente
            a me intorno
            ed io che gridavo
            tanto era il dolore
            tenevo premuto il mio ventre
            e grondavo sudore.
            L'odore acre del fieno appena tagliato
            non l'avrei più scordato.
            Il mio bambino è nato
            deposto su una vecchia culla
            ed il lenzuolo profumato
            dalla vecchia mamma
            appena ricamato.
            Il seno che doleva, colmo di latte
            con la boccuccia cercò di me
            con gli occhi ancora chiusi
            e uniti in quell'abbraccio mai finito
            lo baciai carezzandogli il viso.
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              Scritta da: Anna De Santis
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Ti guardo non lasciarmi

              Mentre dormi ti guardo
              ti sfioro le labbra
              si sente il tuo respiro
              forse soffri in silenzio
              e non mi dici niente.
              Mi lasci petali di fiori
              quelli dei m'ama e non m'ama
              che sfogliavamo insieme
              insieme ai sogni del nostro futuro
              e la speranza della tua mano nella mia...
              Per sempre è stato detto
              l'hai promesso sopra quell'altare
              e non ti ho chiesto niente
              perché mai qualcosa deve separare
              quello che è il mio cielo
              da quel sole... nube che ci copre la visuale
              pioggia e poi temporale
              vento che ti porta via...
              dammi la tua mano ora
              stringi forte per una volta ancora
              quella mia.
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                in Poesie (Poesie d'Autore)

                La fretta

                Se stà a fà sera e nantra giornata de lavoro se n'è annata:
                c'ho l'ossa tutte rotte, la capoccia frastornata.
                Cammino senza prescia, tanto, che devo fa?
                Si torno a casa me tocca pure sfacchinà!
                Sur viale del tramonto me fa l'occhietto er sole,
                e dopo nà giornata a dà i resti a chi li vole,
                l'osservo m'bambolato, come fosse, nà visione.
                Me fermo lì a guardallo, ma chi l'avrà inventato?
                È bello forte, nun l'avevo mai notato!
                Sempre a combatte, sempre appresso a tutti i guai,
                splende splende, ma nun m'o godo mai.
                È robba che co quell'aria bonacciona e rassicurante,
                riuscirebbe a fà sentì amico ogni viandante.
                Stà palla arancione m'ha messo pure arsura, ma, ahò!
                Nun so mica nà monaca de clausura!
                E allora ò sai che nova c'è? Io nun c'ho più fretta
                e me butto drent'ai meandri dè nà fraschetta.
                Con le zampe sotto ar tavolino,
                e in compagnia dè n'ber fiasco de vino,
                me guardo intorno soddisfatto,
                finalmente ho smesso de sbrigamme come un matto!
                E mentre er Cannellino m'arriva ar gargarozzo
                Rido cò n'amico e ordino nantro litrozzo.
                La vista me se annebbia ma non la mia coscienza
                che se mette a riflette sull'umana esistenza:
                a che serve stà sempre a core pè tutte le raggioni
                si so quasi sempre rotture dè cojoni!
                Composta mercoledì 23 giugno 2010
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                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  Ho sentito dire,
                  che il cielo ha gli occhi
                  e vede tutto,
                  tutto che succede nel mondo.
                  Il vento li ha visti attraversando mari e monti,
                  raccontando a tutti,
                  agli alberi e cespugli,
                  ai fiori e l'erba verde
                  d'ogni animale di boschi e praterie,
                  alle farfalle e formichine,
                  che ha visto,
                  il cielo ha gli occhi.
                  Splendono lucenti quando vedono il mondo sereno, di bontà d'animo dell'uomo buono,
                  e si coprono di nuvole scure e piangono piovigginando,
                  quando vedono la Terra soffrire della cattiveria di uomini duri di cuore,
                  ed oggi è piovuto mentre passeggiavo sul campo assonnato,
                  sola, sotto la pioggia l'affanno nel cuore offeso.
                  Sono sicura
                  che ha visto la notte fonda nel chiarore della luna,
                  che io ho pianto,
                  e nel silenzio del campo solitario mi ha coperto di pioggia battente,
                  ed io lo so davvero,
                  non è una bugia,
                  che il cielo ha gli occhi.
                  Composta lunedì 2 marzo 2009
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                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Le pagine bianche

                    Riempirò le pagine bianche
                    di ogni colore guardato con gli occhi
                    a colorare tuoi orizzonti.
                    Riempirò le pagine bianche
                    di tutte le parole dette
                    perché non svaniscano
                    quando i tuoi ricordi si faranno deboli.
                    Sarò lì, in quelle pagine
                    quando la mia vita
                    lascerà il posto alle tue mani
                    che mi accarezzeranno ancora.
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