Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Mille color di fiori profumati

Ho bisogno di un abbraccino
un po' di tenerezza dalla tua bontà d'animo
l'angoscia mi ha assalita, mi duole il cuore.
Una volta dicevi "sono la donna della tua vita"
il dolce profumo della primavera
polline dorato nei tuoi desideri
un sorso d'acqua pura dalla sorgente della passione
amarmi fino al nostro crepuscolo,
quando con le mani uniti
attraversiamo il rosso orizzonte nell'eternità.
Ho bisogno di un abbraccino
per sentire il calore della vita
ancora splendere il sole illuminando nei occhi i ricordi di
noi
quando camminavamo insieme strettamente
sui sentieri nei nostri sogni.
Ho bisogno di un abbraccino
a chetare la burrasca nel cuor dolente
che ancora sono la donna della tua vita
la beltà d'animo nel pensiero tuo
e respirare insieme l'intenso profumo della Vita.
Composta domenica 4 luglio 2010
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    Scritta da: Alessandro Costanza
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    E poi ascolti la voce nel silenzio...

    Un colpo di spatola...
    un colore dopo l'altro...
    riempie la mia vita,
    di una luce infinita.
    Giri e rigiri accarezzando ogni cosa...
    ogni tubetto di colore,
    ogni attrezzo...
    rievocando, ogni istante,
    che ti accompagna da sempre...
    e poi ascolti nel silenzio...
    la voce...!
    Domani cambi lavoro...
    ma nessuna cosa al mondo...
    potrà mai essere profonda,
    come il colore nella tavola rotonda...
    che come un tassello,
    compone il mobile in legno massello.
    Il mobile dell'emozione...
    della sensazione...
    il tassello del destino...
    di chi per tutta la vita ama
    ciò che dentro scorre nelle vene.
    Spesso lo porta alto e poi basso
    proprio come le altalene.
    E poi ascolti la voce nel silenzio...
    quella voce che ti guida e ti porta immancabilmente
    a far fluire tutto ciò nel cuore e nella mente.
    Quanto mi dai, colore mio,
    sei l'amore mio,
    accanto mi consigli...
    mi consoli e mi fai vibrare le corde dell'anima...
    come un arpa nel dolce audico sublimare,
    come le onde del mare,
    come il rosso tramonto di sera,
    profumato e colorato.
    Potessi... esternare questo splendore...
    che parzialmente tela dopo tela...
    ne lascia soltanto l'odore.
    E poi ascolti la voce nel silenzio...
    viene da un luogo remoto...
    rievochi immagini da bambino...
    di chi ti alzava al cielo per sfiorare la luce.
    Innocente ne ammiravi il bagliore...
    sentivi già... che è ciò che dentro hai...
    e che puoi ignorare, nascondere, cercare di sopprimere...
    ma nulla ti vieta di imprimere,
    prima o poi, questo magico momento,
    in cui tutto, diventa soffice e svanisce lento,
    nel chiarore... del proprio cuore.
    Composta domenica 4 luglio 2010
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Un quadro d'amore

      Se potessi dipingere io il mio domani
      lo dipingerei insieme a te,
      prenderei il pennello della mia vita
      lo intingerei con i colori di te,
      imbratterei le pareti della tua anima
      con il nostro respiro.

      Ed ogni silenzio avrebbe la nostra forma
      ed ogni parola avrebbe il nostro silenzio
      scrivendo la più dolce delle melodie.

      Sfumerei la notte con te fra le lenzuola colorate
      fino al fondersi del le nostre anime.
      sentirti dolcemente muovere dentro di me
      e sentirti parte di me ed essere parte di te.

      Se tu non avessi rubato
      i colori al "noi"
      avrei dipinto con passione
      un quadro d'amore,
      avrei fuso le nostre anime
      confuso i nostri respiri
      dato vita a te.
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        Scritta da: LuceTenera.}
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Sotto il mio stesso cielo

        Tutte le volte guardando l'immensità dello stellato credo che tu...

        ovunque tu sia,
        con chiunque tu sia,
        in quel preciso momento
        alzi gli occhi al cielo sentendoti osservato...
        sorridi.

        Io vedo in quelle stelle
        la luce dei tuoi occhi
        e mi consola sapere che comunque

        ovunque andrai,
        con chiunque sarai,
        tu sarai sempre sotto il mio stesso cielo...
        Composta domenica 1 novembre 2009
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Passa il tempo

          Scivola senza freno
          quello che viene meno
          senza darti modo di riflettere
          togliendoti il respiro
          e mentre la neve sul mio capo si posa
          mai riposa.
          Un anno e ancora
          e non puoi salire
          discesa libera quasi a planare
          ma senza modo di recuperare
          agli errori fatti, amori sbagliati
          dolori persistenti mai dimenticati.
          E passa sul mio peccato
          che ancora è vivo senza pentimento
          perché ho amato e amato...
          il tempo mi ha sempre accompagnato
          di me ha avuto compassione
          perdono ho sempre chiesto
          ma mi sono sempre fatta prendere la mano
          da questa mia folle passione
          per te.
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Cosa vuoi che sia

            Ho finalmente realizzato
            che il tempo speso nel farmi capire
            non mi verrà mai restituito
            ho cercato di venirti incontro
            senza mai stabilire
            cosa è giusto e cosa dovevi fare
            ti ho lasciato libero di agire...
            Cosa vuoi che sia
            questo mare immenso di idee
            che ci separa
            quando il desiderio è unico
            e ci chiama
            quando la mia voce ancora a sentirti trema
            solo se mi sfiori...
            Porgi pure le rose
            hanno spine pungenti
            e vedrai se nei sentimenti
            hai ferito.
            La libertà si dà quando si può sentire
            e tu mi hai umiliato senza poter agire
            mi hai voluto senza mai considerare
            capisco che per te non basta
            quello che posso darti
            ed ora se mi vuoi per l'ultima volta
            ti dico resta...
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Fossero i miei versi

              Fossero i miei versi quello che la neve
              è per i bambini quando si svegliano
              e guardano dal vetro sbalorditi la lieve
              polvere caduta da lontani mondi.

              Fossero i miei versi quello che l'acqua
              di maggio è per i meli dalla foglia lustra
              quello che il vento è per i pini (una frusta
              verde che schiocca sulla selva e sul pascolo).

              Quello che per i pesci guizzanti è la ghiotta
              esca, per il tordo bottaccio
              la trappola insidiosa fatto col setaccio
              di casa ancora sporco di farina.

              Capaci di catturare, capaci di ferire,
              capaci di serbare un segno segreto,
              un mistero d'origine nel lieto
              turbinio delle cose che lievita la massa.

              Fossero i miei versi quello che le stelle
              sono per la notte quando esplodono in cielo
              come larghi rododendri sullo stelo
              d'un sospiro che veglia alle finestre.

              Fossero i miei versi di bella fattura
              ma nutriti di umana realtà.
              Fossero i miei versi come la libertà
              aria della lotta e pane del riposo.
              Composta giovedì 1 luglio 2010
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                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Tuo fratello

                Tuo fratello morì giovane;
                tu eri la bimba scaruffata che mi guarda
                "in posa" nell'ovale di un ritratto.
                Scrisse musiche inedite, inaudite
                oggi sepolte in un baule, o andate al macero.
                Forse le reinventa qualcuno
                inconsapevole se ciò che è scritto è scritto.
                L'amavo senza averlo conosciuto.
                Fuori di te nessuno lo ricordava.
                Non ho fatto ricerche: ora è inutile.

                Dopo di te sono rimasto il solo
                per cui egli è esistito. Ma è possibile,
                lo sai, amare un'ombra, ombre noi stessi.
                Composta giovedì 1 luglio 2010
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                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Anapesti per un gufo

                  Gufo, gufo, dove sei nascosto,
                  tu che fai vibrare di tristezza
                  la notte taciturna sopra cui la luna
                  si affaccia con i suoi corni d'argento?
                  Non si capisce se sei qui vicino
                  o se viene da lontano il tuo verso fioco
                  (a meno che il suono della tua voce
                  non salga dal fondo dell'Erebo).
                  Fratello di uccelli notturni
                  quando canti nella notte profonda
                  tu ci rammenti l'eterno e le cose ultime,
                  altro che cattivi presagi, come si crede.
                  Sembra piuttosto una rauca ninna-nanna,
                  il tuo gemito tra le ombre.
                  Allora su, chiudiamo gli occhi e il letto
                  diventi la culla dove infine
                  il grande sonno verrà a ghermirci.
                  Composta giovedì 1 luglio 2010
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