La poesia che non ho scritto

Ecco la poesia che volevo scrivere
prima, ma non l'ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zurigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell'alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Così felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.
Raymond Carver
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    Insonnia invernale

    La mente non può dormire, può solo giacere sveglia,
    ingolfata, ad ascoltare la neve che si aduna
    come per l'assalto finale.

    Vorrebbe che venisse Cechov a somministrarle
    qualcosa- tre gocce di valeriana, un bicchiere
    d'acqua di rose- qualunque cosa, non importa.

    La mente vorrebbe uscire di qui
    fuori sulla neve. Vorrebbe correre
    con un branco di bestie irsute, tutte denti,

    sotto la luna, in mezzo alla neve, senza
    lasciare traccia, neanche un' impronta, nulla.
    E' malata, stasera, la mente.
    Raymond Carver
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