Poesie d'Autore


Scritta da: iside2012
in Poesie (Poesie d'Autore)
Sei...
Sei il mio desiderio più disperato
E il suo unico appagamento...
Sei il fuoco che mi fa ardere di piacere
E l'acqua che accende poi il tormento...
Sei il ghiaccio che mi brucia
E il calore del mio risorgimento...
Sei l'inizio e la fine
Sei la vita e la morte
La luce della nostra alba
Le tenebre della mia notte...
Sei tutto quello che mi manca
E tutto quello di cui ho bisogno...
Sei la realtà trasfigurata
Che si confonde con il sogno...
Il pezzo mancante di un puzzle incompleto...
Sei distante come stella
Sei vicino, proprio qui dietro
Sei pugno e sei carezza
Sei bora e sei brezza...
Sei il mio più atroce dubbio
Eppure la mia unica certezza...
Composta giovedì 1 luglio 2010
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Gaetano Ferrieri
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Lettera di un Uomo

    Bambino sorridi, inconscio del tempo,
    piangi in sincerità del provar dolore,
    usi finzione, innocenti interessi d'avere,
    cresci imparando gli eccessi del piacere.

    Giovane guardi una società sconosciuta,
    provi l'eccesso nel vivere senza difesa,
    stacchi l'affetto materno, conosci amori,
    soffri scoprendo passioni in realtà crude.

    Scopri il senso del corpo è adulta ragione,
    equilibri l'essere Uomo poni distinzione,
    perfezioni il capire, rispetto veder Donna,
    Scopri i valori della natura, colori, profumi.

    Lasci al cuore l'equilibrio, la percezione,
    il tatto dei sensi cedi iniziando ad amare,
    cadi, ti rialzi, soffrendo nell'animo il sapere,
    doni amore a chi ti si avvicina nel sorriso.

    Offri da adulto il servigio più sincero,
    nel lavoro, nella vita sociale, cadi, usato,
    la chiamano utopia, ciò nella sensibilità doni,
    ti rialzi ad ogni caduta, lottando nella materia.

    Cerchi un sonno lungo, perché affaticato sei,
    ti rialzi nella speranza, possibile è superare,
    perché vuoi donare e Uomo in solitudine sei,
    un sorriso l'offri, sebbene provi dolore.

    Amore adulto riconosce ciò che il mondo
    nella natura dona, vivo lottando nel credere,
    alla difesa dei valori, vivi lottando nel fare,
    alla difesa dei piaceri dell'anima.

    Sorrido e dono, non chiedo è solitudine,
    rimane l'Amore ma sorrido all'infinito,
    sono io Uomo e piango ma sorrido,
    in un volo di libertà.
    Composta martedì 29 giugno 2010
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Gaetano Ferrieri
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Sono

      Giochi d'infanzia pone il ricordo,
      dolcezza di fanciullo piccole cose,
      male e bene vissuti, indelebili sono,
      mente ricorda, segna, modella l'Uomo.

      Ragione adulta percorre nei passi la Vita,
      matura gioia, dolore, discesa, salita,
      scopre fango, terra, mare, natura, infinito,
      nella materia sono e vivo, nell'Animo provo.

      Sorrido, dono, soffro, vive il corpo il tatto,
      esteriore sono, consumo del pensiero,
      rimane al tempo testimoni nell'arte,
      completa il Valore, perché sono amore.
      Composta lunedì 28 giugno 2010
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: gracekelli
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Tutta la notte ho dormito con te
        vicino al mare nell'isola
        eri selvaggia e dolce
        tra il piacere e il sonno
        tra il fuoco e l'accqua
        Forse assai tardi i nostri sogni
        si unirono nell'alto o
        nel profondo
        In alto come i rami che muove
        uno stesso vento
        in basso come rosse radici
        che si toccano
        Forse il tuo sogno
        si separò dal mio
        e per il mare oscuro
        mi cercava come prima
        come quando non esistevi
        quando senza scorgerti
        navigai al tuo fianco
        e i tuoi cercavano ciò che ora
        pane, vino, amore e collera
        ti do a mani piene.
        Perché tu sei la coppa che
        attendeva i doni della mia vita.
        Ho dormito con te tutta la notte
        mentre l'oscura terra gira
        con vivi e con morti
        e svegliandomi d'improvviso
        in mezzo all'ombra
        il mio braccio circondava
        la tua cintura
        ne la notte
        ne il sonno
        poterono separarci.
        Ho dormito con te
        e svegliandomi la tua bocca
        uscita dal sonno
        mi diede il sapore di terra
        d'acqua marina
        di alghe
        del fondo della tua vita
        e ricevetti il tuo bacio
        bagnato dall'aurora
        come se mi giungesse
        dal mare che ci circonda.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          San Giovanni

          E fu di S. Giovanni
          un mattino di tiepido sole
          un gran correre di gente
          a me intorno
          ed io che gridavo
          tanto era il dolore
          tenevo premuto il mio ventre
          e grondavo sudore.
          L'odore acre del fieno appena tagliato
          non l'avrei più scordato.
          Il mio bambino è nato
          deposto su una vecchia culla
          ed il lenzuolo profumato
          dalla vecchia mamma
          appena ricamato.
          Il seno che doleva, colmo di latte
          con la boccuccia cercò di me
          con gli occhi ancora chiusi
          e uniti in quell'abbraccio mai finito
          lo baciai carezzandogli il viso.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Ti guardo non lasciarmi

            Mentre dormi ti guardo
            ti sfioro le labbra
            si sente il tuo respiro
            forse soffri in silenzio
            e non mi dici niente.
            Mi lasci petali di fiori
            quelli dei m'ama e non m'ama
            che sfogliavamo insieme
            insieme ai sogni del nostro futuro
            e la speranza della tua mano nella mia...
            Per sempre è stato detto
            l'hai promesso sopra quell'altare
            e non ti ho chiesto niente
            perché mai qualcosa deve separare
            quello che è il mio cielo
            da quel sole... nube che ci copre la visuale
            pioggia e poi temporale
            vento che ti porta via...
            dammi la tua mano ora
            stringi forte per una volta ancora
            quella mia.
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La fretta

              Se stà a fà sera e nantra giornata de lavoro se n'è annata:
              c'ho l'ossa tutte rotte, la capoccia frastornata.
              Cammino senza prescia, tanto, che devo fa?
              Si torno a casa me tocca pure sfacchinà!
              Sur viale del tramonto me fa l'occhietto er sole,
              e dopo nà giornata a dà i resti a chi li vole,
              l'osservo m'bambolato, come fosse, nà visione.
              Me fermo lì a guardallo, ma chi l'avrà inventato?
              È bello forte, nun l'avevo mai notato!
              Sempre a combatte, sempre appresso a tutti i guai,
              splende splende, ma nun m'o godo mai.
              È robba che co quell'aria bonacciona e rassicurante,
              riuscirebbe a fà sentì amico ogni viandante.
              Stà palla arancione m'ha messo pure arsura, ma, ahò!
              Nun so mica nà monaca de clausura!
              E allora ò sai che nova c'è? Io nun c'ho più fretta
              e me butto drent'ai meandri dè nà fraschetta.
              Con le zampe sotto ar tavolino,
              e in compagnia dè n'ber fiasco de vino,
              me guardo intorno soddisfatto,
              finalmente ho smesso de sbrigamme come un matto!
              E mentre er Cannellino m'arriva ar gargarozzo
              Rido cò n'amico e ordino nantro litrozzo.
              La vista me se annebbia ma non la mia coscienza
              che se mette a riflette sull'umana esistenza:
              a che serve stà sempre a core pè tutte le raggioni
              si so quasi sempre rotture dè cojoni!
              Composta mercoledì 23 giugno 2010
              Vota la poesia: Commenta
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Ho sentito dire,
                che il cielo ha gli occhi
                e vede tutto,
                tutto che succede nel mondo.
                Il vento li ha visti attraversando mari e monti,
                raccontando a tutti,
                agli alberi e cespugli,
                ai fiori e l'erba verde
                d'ogni animale di boschi e praterie,
                alle farfalle e formichine,
                che ha visto,
                il cielo ha gli occhi.
                Splendono lucenti quando vedono il mondo sereno, di bontà d'animo dell'uomo buono,
                e si coprono di nuvole scure e piangono piovigginando,
                quando vedono la Terra soffrire della cattiveria di uomini duri di cuore,
                ed oggi è piovuto mentre passeggiavo sul campo assonnato,
                sola, sotto la pioggia l'affanno nel cuore offeso.
                Sono sicura
                che ha visto la notte fonda nel chiarore della luna,
                che io ho pianto,
                e nel silenzio del campo solitario mi ha coperto di pioggia battente,
                ed io lo so davvero,
                non è una bugia,
                che il cielo ha gli occhi.
                Composta lunedì 2 marzo 2009
                Vota la poesia: Commenta
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Le pagine bianche

                  Riempirò le pagine bianche
                  di ogni colore guardato con gli occhi
                  a colorare tuoi orizzonti.
                  Riempirò le pagine bianche
                  di tutte le parole dette
                  perché non svaniscano
                  quando i tuoi ricordi si faranno deboli.
                  Sarò lì, in quelle pagine
                  quando la mia vita
                  lascerà il posto alle tue mani
                  che mi accarezzeranno ancora.
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Vera Somerova
                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Incontro I

                    Dove va quella bambina?
                    Con i capelli che la riga divide
                    su rate di strappati orecchini,
                    con la pagella del primo semestre di ingiustizie
                    e zoccoli suolati di bara -
                    va dal sesso cieco di un'aliena canzone
                    verso un'ancòra lontana, indelicata,
                    astiosa notte dei semi
                    sulla terra così dura dei sentimenti umani.

                    Dio stesso ha navi tatuate, e basta...
                    Vota la poesia: Commenta