Scritta da: Myškin

Soffitta

La notte abdicò per tutti
e decise di accudire me e te
nel piccolo spazio in cui
ognuno rivelava all'altro
i sogni rimasti intatti,
quelli protetti tra grandi guerre
nelle catastrofi delle nostre vite,
e che ci donavamo nella paura
di osar credere ancora a quel destino,
il primo,
dopo che ogni cosa abbiamo visto cedere,
dopo che credere è diventato morire,
e spinti ci hanno in direzioni opposte
tanto che forse non è vero che ti voglio,
tanto che forse sono crollato anch'io.
Anonimo
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    Scritta da: anonimo61

    Le parole che non leggerai mai

    Poco tempo ancora è passato
    e nella mia mente nulla ho dimenticato
    si dice che il tempo cancelli i ricordi
    o almeno li renda velati,
    ma quello che tra noi c'è stato
    niente e nessuno cancellare potrà mai,
    i tuoi occhi,
    il tuo sorriso,
    il tuo amore vero,
    i giorni con te passati,
    uno squarcio mi si è aperto nel cuore
    una ferita che porterò dentro
    e con essa un gran dolore,
    tutto mi riporta a te
    tutto mi parla di te,
    vorrei che capissi i miei silenzi
    e poter riuscire a farti guardare il vuoto che ho dentro,
    l'orgoglio, l'odio, ci ha rovinto,
    io non ti ho mai tradita,
    e nemmeno il pensiero ho sfiorato
    ti avevo giurato con te o con nessuna
    ti sembrerà strano, forse non crederai
    un giorno mi auguro di reincontrarti
    e coi tuoi occhi guarderai
    che quest'uomo, il giuramento ha mantenuto
    nonostante tu non mi hai creduto,
    e mentre scrivo
    la gola è stretta in una morsa, mi attanaglia,
    stringe forte, fino a togliere il fiato,
    vago senza una meta
    i miei occhi ormai spenti
    non godranno mai più della tua luce,
    queste parole son dettate dal cuore
    non dalla mente,
    che ormai spenta
    nulla immagina, nulla pensa,
    ma tutto è fatto ormai
    e queste, lo so bene,
    sono parole che non leggerai mai
    ti amo forever.
    Anonimo
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      Morte, non sei
      che un'anima
      errante
      per infiniti campi
      desolati
      nella nulla eterna attesa
      che il tuo fuoco
      si ravvivi.

      Anima sola,
      pellegrina,
      calda di amore e di affetto
      che, freddo, brucia
      senza sosta
      nelle anime che non tocca;
      ed è un fuoco senza fiamma.

      Dolce,
      corrotta,
      bellezza in volo
      lentamente interrotta.
      Battito, istante eterno.
      Ospizio di sogni, di fumo
      irrealizzato;
      non si piega
      a te
      la spiga
      più fragile
      del mondo.

      E sei calore immenso.
      Anonimo
      Composta sabato 4 giugno 2016
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        Scritta da: Penna libera

        Oltre ogni confine

        Nutrire l'emozione,
        disegnare l'irreale
        che vive dentro intorno a me
        e che si espande,
        dilaga oltre ogni confine e ti raggiunge.
        E l'universo contribuisce a realizzare questo piano,
        complice e compagno discreto,
        che conosce l'intimo sussurro,
        flebile ma sovrabbondante,
        che diviene fiume in piena
        e soffoca il divieto della coscienza,
        nutrendo il respiro dell'anima!
        Anonimo
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          Scritta da: Pierre

          Notte di pianto

          Il ripetersi incessante d'armonie di pianto,
          ricordi sparsi, persi rancori
          lacrime d'odio e di dolce perdono,
          grida mutate dal pianto,
          desideri, sopiti nell'animo,
          di dolcezze nel mondo sparse
          e nel cuor svanite

          Un lamento costante permane
          nello stravolto volto avvolto nel pianto,
          eterno e muto in frammenti
          tra delicati e devastanti eventi,
          Un lamento sparso nel vuoto
          di un anima dolorante
          che implora dolcezza

          Il gridare d'una sola notte
          di freddo lacrimare,
          il rifletter del vile dolore,
          il tremare della delusione
          coglie convulsi spasmi di pianto
          che, implacabili, conducono
          l'anima a vani pensieri

          Il ricordo di tenere voci,
          suadenti menzogne,
          tormento dell'anima affranta
          e sorgono tra fiumi di pianto
          ingenui perché.
          Ampolle di cristallo s'infrangono,
          fittizie illusioni di relazioni sopite

          Deluse speranze, illuse e tradite,
          rantolano morenti tra crudeli realtà,
          come pesci su nuda roccia
          ma non spirano, vivono sofferenti e contorte
          tra mari di sangue versato
          dal cuore impigliato e squarciato
          da acuminati rovi di false promesse...

          Nulla... né rancore né odio...
          Nulla... nemmeno conforto.
          Solo cupa rassegnazione,
          pace corrotta da un nero oblio,
          vuota serenità dal sapore di morte...
          Un Nulla vorace che tutto divora...
          Unico superstite.
          Anonimo
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            Scritta da: Sto Creando
            Viene fuori
            la sera
            per mangiarmi
            malvagia
            avida
            non l'ho mai sfiorata
            ma è bellissima
            non l'ho mai sentita
            bisbigliare
            ma si era nascosta
            sotto il letto
            e adesso
            è affamata e si dimena
            e fa rumore sulle mie ossa

            saziati, dunque
            lacerami la pelle
            scava
            carne
            cruda
            sbrana ogni centimetro della mia anima
            bevi il mio amore liquido
            consumami e poi nasconditi ancora nella notte
            senza lasciare alcuna traccia
            o miei brandelli.

            E domani, all'alba
            farò fatica a riconoscermi
            e a ricordarti.
            Anonimo
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