Consapevolezza incoscente
Sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
son...
Composta mercoledì 9 aprile 2014
Sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
sono vivo
son...
Ancora una volta mi sono detto,
ancora una e poi mi fermo a riposare un po'.
Qualche attimo di sofferenza in più,
a denti stretti e pugni serrati,
col cuore in gola e il respiro corto.
Non riesco a fermarmi più,
non voglio fermarmi più,
non posso farlo più.
Devo raddrizzare la schiena,
fare leva sul coraggio
per rimettermi in piedi.
Sta facendosi largo una nuova alba
sulle spalle del mio tramonto:
vieni avanti, ti sosterrò, ti stringerò forte
ti spingerò più in alto che posso
per far vedere a tutti che il sole sorge
anche dopo le notti più buie.
Sei tu la mia vittoria,
il mio riscatto nella vita.
La verità di
un eterno secondo di niente,
è
che tu non m'ami.
È verità
che si cinge d'inutile inerzia,
brama l'aspra rettitudine dell'io,
incontra, sfacciata, lo schiaffo d'illusione.
Eppure t'amo.
E nell'amarti
t'attendo.
E nell'attesa
dimentico di te.
E come per magia
tornare a quel diario
che il tempo ha scritto
diverso e uguale
per ogni cuore
là
dove le sere t'innamorano
-prendendoti per mano-
mentre piano si confida coi grilli
una lucciola e i sogni
lasciati tra le more.
Glaub an wunder, liebe und glùck.
Schau nach vorne und nicht zùruck.
Tu was du willst und steh dazu,
denn dein leben lebst nur du!
TRADUZIONE:
Credi nei miracoli, nell'amore e nella felicità.
Guarda avanti e non indietro.
Fai quello che vuoi e stai in piedi.
Perché la tua vita è solo da vivere!
È con il cuore che ti do il benvenuto
in questo bellissimo giorno di sole
con me vieni a guardare le viole
belle come la nostra canzone allo stereo
guarda, guarda il giardino della speranza
ove anche i passeri vi han fatto il nido
ora immagina che tutto cio siamo noi
sapendo che io lo faccio pensando a te.
Un cavaliere durante il suo errare
non desidera altro che trovare
una fonte a cui potersi dissetare
con me è stata benevola la sorte
nell'aprirmi del tuo sorriso le porte
or che ci sei tu mi sento più forte
dolce dama dal grande cuore
che mi dedichi le tue parole
tinte dello stesso color del sole.
Vent'anni fa m'ammascherai pur'io!
E ancora tengo er grugno de cartone
che servì p'annisconne quello mio.
Sta da vent'anni sopra un credenzone
quela maschera buffa, ch'è restata
sempre cò la medesima espressione,
sempre cò la medesima risata.
Una vorta je chiesi: - E come fai
a conservà lo stesso bonumore
puro ne li momenti der dolore,
puro quanno me trovo fra li guai?
Felice te, che nun te cambi mai!
Felice te, che vivi senza core! -
La Maschera rispose: E tu che piagni
che ce guadagni? Gnente! Ce guadagni
che la gente dirà: Povero diavolo,
te compatisco... me dispiace assai...
Ma, in fonno, credi, nun j'importa un cavolo!
Fà invece come me, ch'ho sempre riso:
e se te pija la malinconia
coprete er viso cò la faccia mia
così la gente nun se scoccerà... -
D'allora in poi nasconno li dolori
de dietro a un'allegria de cartapista
e passo per un celebre egoista
che se ne frega de l'umanità.
Sole che ridi e mi baci la faccia
sento il calore delle tue braccia
Con una mano mi copro gli occhi
mentre mi tingi di scarabocchi
Macchie, lentiggini e piccoli nei
tutti i tuoi segni saranno miei
Saran di tutti, saranno belli
Racconteranno che siamo fratelli
Figli del mondo, e come ogni gente
nati dal tutto e dal niente.
Forte soffia
Il vento della mia ira
Squarcia alberi
E mai sbaglia la mira
A colpire il centro
Del mio cuore
A trovare un senso
Per tutto questo scalpore
Grido,
Veemente si alza la mia voce
Come una goccia che cade nell'acqua
Come una rana che salta imperterrita
Le mie gambe non hanno tregua
E io continuo la mia salita
Senza limiti cerco di indovinare
Quale possa essere l'arrivo
Ma tutto ciò che riesco a capire
È che respiro, penso, vivo.