Scritta da: Mela Favale

Nostalgia

Non sarò mai abbastanza grande per
capire cos'è davvero l'amore.
Non sarò mai del tutto cosciente
di quanto tutto questo possa rendermi
bella.
Non avrò mai la consapevolezza
che tu sei davvero mio.
Non sarò mai abbastanza grata
di tutto ciò che mi dai.
Non avrò mai un cuore così grande
per trattenere tutte le sensazioni che mi dai.
Ma sono innamorata di te,
del tuo odore, della tua voce,
del tuo modo di donarmi carezze
al cuore con un solo sguardo.
Sono innamorata di te...
come quella sera in cui le nostre
anime si incontrarono in un magico
miscuglio di dolcezza e passione...
Ti amo...
ti amo più della mia stessa esistenza
ti amo davvero e non credere mai
che potrò mai... che potrò mai
dimenticarti.
Anonimo
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    Scritta da: Corvetto Corvetto

    Anna Giusto

    Son 7 gli anni passati e la mia anima vaga ancora nel tuo dolce ricordo
    in quell'immenso giardino fiorito, di rose, e profumi incantevoli, in cima alla
    grande montagna che guarda i galli, al sorgere della luna il suo profumo
    si espande tanto da entrarti nell'anima e nel cuore, li avrei vissuto per mille anni
    insieme a te, il nostro tempo ormai è finito, quello che si fa in vita riecheggia
    per sempre e per sempre sarai nel mio cuore, ringrazio Dio per avermi permesso anche se
    per un attimo di entrare in paradiso.
    Anonimo
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      Le mie risposte
      sono solo dei forse.
      Sento ancora l'impulso
      di stare abbracciata a lui
      che si accoccola su di me.
      Avrei voglia di stringerlo.
      Salvarlo da ciò che non è riuscito a vedere.
      Avrà trovato il coraggio di essere se stesso?
      Un'altra domanda a cui rispondo forse,
      guardandomi allo specchio.
      Anonimo
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        Scritta da: Nastjia

        Quando scende il buio

        Nugoli di parole
        paion polvere
        nella mia anima scomposta...

        Una sonata macabra
        è questo trillo
        che afferra e distrugge
        e ferisce,
        e di nuovo lacera
        quel che resta del sé.

        Non esiste alcun sapore, odore o tepore
        che possa contrastare
        questo cupo canto di te
        morte,
        compagna dei miei sensi,
        vita sfrontata,
        puttana!

        Chino il capo vinta...

        Fredde catene di niente
        ci legano,

        in un abisso senza fondo
        si consuma la mia follia.
        Anonimo
        Composta giovedì 16 febbraio 2012
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          Scritta da: Danio Ernesto

          La mia isola

          Viaggiavo come un relitto nel mare in tempesta.
          nessun'isola all'orizzonte
          nessuna nave che incrociasse la mia rotta.

          La salsedine mi dilaniava la carne
          gli occhi ridotti a due fessure e le labbra screpolate
          e sanguinanti.

          Dio, non immaginavo fosse così difficile morire.
          Non potevo sapere che il mio corpo,
          con inaudito accanimento, potesse
          lottare così strenuamente per vivere.

          Ma non sarebbe durata a lungo l'agonia.
          Già, in lontananza, mi parve di scorgere dei volti.
          O erano semplicemente nubi
          venute a ghermirmi.

          Fradicio era il cuscino quando
          mi svegliai d'improvviso.
          Tumultuoso il mio cuore quando
          mi girai sul fianco.

          E tu eri lì.
          Tu, la mia isola deserta
          Tu, la mia nave venuta in soccorso
          Tu, che mi hai ridato la vita.
          Anonimo
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            Scritta da: Cheope
            Se fossi senza stelle mi piaceresti, o notte!
            Ma il linguaggio che parla il loro lume è noto,
            mentre quello ch'io cerco è il nero, il nudo, il vuoto.

            Torcia, vola al tuo lume la falena accecata,
            crepita, arde e loda il fuoco onde soccombe!
            Quando si china e spasima l'amante sul'amata,
            pare un morente che carezzi la sua tomba...
            Anonimo
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              Scritta da: Elisabetta

              Il coriandolo

              Il coriandolo è un coso impertinente
              che approfitta di tutte le occasioni,
              del risvolto nel fondo dei calzoni,
              d'una bocca socchiusa e sorridente.
              S'appiccica, s'insinua, s'introduce
              anche colà dove non giunge luce
              e per provar che manca di rispetto
              quando ti svegli te lo ritrovi a letto.
              Anonimo
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