Scritta da: Corvetto Corvetto

Anna Giusto

Son 7 gli anni passati e la mia anima vaga ancora nel tuo dolce ricordo
in quell'immenso giardino fiorito, di rose, e profumi incantevoli, in cima alla
grande montagna che guarda i galli, al sorgere della luna il suo profumo
si espande tanto da entrarti nell'anima e nel cuore, li avrei vissuto per mille anni
insieme a te, il nostro tempo ormai è finito, quello che si fa in vita riecheggia
per sempre e per sempre sarai nel mio cuore, ringrazio Dio per avermi permesso anche se
per un attimo di entrare in paradiso.
Anonimo
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    Scritta da: Fra Libertaria

    Nanneddu meu (Giovanni mio)

    Nanneddu meu su mundu est gai,
    a sicut erat non torrat mai.
    Semus in tempos de tirannias, infamidades e carestias;
    commo sos populos cascan che canes gridende forte "cherimus pane". Famidos nois semus
    pappande pane e castanza,
    terra cun lande;
    terra ch'a fangu, torrat su poveru senz'alimentu, senza ricoveru.
    Cussas banderas numeru trinta de binu bonu mudana tinta;
    appena mortas cussas banderas
    non pius s'osservan imbriagheras. Semus sididos, issa funtana pretende s'abba parimus ranas.
    Abbocaeddos, laureados, buzzacas boidas e ispiantados.
    Adiosu Nanni, tenet'a contu,
    fache su surdu,
    ghettad'a tontu;
    e tantu l'ides:
    su mundu est gai a sicut erat non torrat mai.

    Giovanni mio il mondo è così,
    come era non tornerà.
    Siamo in tempo di tirannia, infamità e carestia;
    ora i popoli sono come cani gridando forte "vogliamo pane".
    Siamo affamati
    mangiando pane e castagna,
    terra di ghiande;
    terra col fango, torna il povero senza cibo, senza dimora.
    Quelle 30 bandiere con il vino buono cambiano colore;
    appena morte quelle bandiere
    non si vedono più sbronze.
    Siamo seduti nella fontana bagnandoci come rane.
    Avvocati, laureati, tasche bagnate e vuote.
    Addio Fiovanni, ricordati,
    fai il sordo,
    diventa tonto;
    tanto lo vedi:
    il mondo è così per sempre.
    Anonimo
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      Le mie risposte
      sono solo dei forse.
      Sento ancora l'impulso
      di stare abbracciata a lui
      che si accoccola su di me.
      Avrei voglia di stringerlo.
      Salvarlo da ciò che non è riuscito a vedere.
      Avrà trovato il coraggio di essere se stesso?
      Un'altra domanda a cui rispondo forse,
      guardandomi allo specchio.
      Anonimo
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        Scritta da: Nastjia

        Quando scende il buio

        Nugoli di parole
        paion polvere
        nella mia anima scomposta...

        Una sonata macabra
        è questo trillo
        che afferra e distrugge
        e ferisce,
        e di nuovo lacera
        quel che resta del sé.

        Non esiste alcun sapore, odore o tepore
        che possa contrastare
        questo cupo canto di te
        morte,
        compagna dei miei sensi,
        vita sfrontata,
        puttana!

        Chino il capo vinta...

        Fredde catene di niente
        ci legano,

        in un abisso senza fondo
        si consuma la mia follia.
        Anonimo
        Composta giovedì 16 febbraio 2012
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          Scritta da: Danio Ernesto

          La mia isola

          Viaggiavo come un relitto nel mare in tempesta.
          nessun'isola all'orizzonte
          nessuna nave che incrociasse la mia rotta.

          La salsedine mi dilaniava la carne
          gli occhi ridotti a due fessure e le labbra screpolate
          e sanguinanti.

          Dio, non immaginavo fosse così difficile morire.
          Non potevo sapere che il mio corpo,
          con inaudito accanimento, potesse
          lottare così strenuamente per vivere.

          Ma non sarebbe durata a lungo l'agonia.
          Già, in lontananza, mi parve di scorgere dei volti.
          O erano semplicemente nubi
          venute a ghermirmi.

          Fradicio era il cuscino quando
          mi svegliai d'improvviso.
          Tumultuoso il mio cuore quando
          mi girai sul fianco.

          E tu eri lì.
          Tu, la mia isola deserta
          Tu, la mia nave venuta in soccorso
          Tu, che mi hai ridato la vita.
          Anonimo
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            Scritta da: Danza di Venere
            Cerco i tuoi occhi,
            cerco di rapirti,
            cerco il contatto,
            cerco te in ogni angolo, dove sei?

            Mi chiedo dove sei ogni giorno,
            mi chiedo cosa fai e se mi pensi,
            non ti chiedo il tuo tempo,
            il mio lo dedico già a te.

            Aver ricevuto un tuo contatto,
            mi ha stupito, spiazzato reso felice,
            credo sia il più sincero dei sentimenti,
            aspettare un tuo apprezzamento,
            accorgimento non so cosa è, io lo chiamerei amore.

            Non turbarti per questa parola,
            non la uso così spesso come sembra,
            la rivolgo a chi veramente mi riscalda l'anima,
            vorrei solo poter di più ma non vorrei ferirmi.
            Anonimo
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              Scritta da: Elisabetta

              Al sicuro?

              Chiese un caro bambino piccino
              A suo padre in un giorno radioso:
              "Posso dare me stesso a Gesù,
              perché Egli lavi i miei peccati?
              "Oh, figlio mio, ma sei così piccino!
              Attendi d'esser più cresciuto;
              i grandi, è vero, han bisogno di Lui,
              ma i piccini, lo sai, sono al sicuro".

              Così disse il padre al suo maschietto,
              mentre stava arrivando un temporale:
              "Sono tutte le pecore al riparo,
              al sicuro nell'ovile, figlio mio?"

              "Tutte le grandi lo sono, padre mio,
              ma gli agnelli li ho lasciati andare,
              perché non credevo occorresse;
              i piccini, lo sai, sono al sicuro".
              Anonimo
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                Scritta da: Danza di Venere

                Immobile

                Davanti a te immobile
                in attesa di un tuo cenno,
                occhi fissi in occhi splendidi
                si nutrono della tua bellezza.

                Davanti a te immobile
                aspetta fremente un uomo,
                la ricerca del contatto
                per trasmetterti questa sensazione.

                Davanti a te sta nascendo
                la nuova vita di un uomo,
                riparto costruendo da zero
                nuovi sentieri che portano a te.

                Impotente e rigido ogni muscolo vorrebbe sfiorarti,
                i tuoi occhi trasmettono un profondo bisogno d'amore,
                davanti a te apprezzando questo sentore,
                brucio finché del mio amore vorrai nutrirti.
                Anonimo
                Composta martedì 14 marzo 2017
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