Scritta da: Laisa

Voglia di evadere

Guardo la porta di casa mia
le stesse scale, la stessa via
persone passano, sorrisi spenti
ma ti salutano, sono momenti
ti guardi intorno non vedi niente
però in realtà c'è tanta gente
gente che guarda, gente che sente
pensieri esplodono nella tua mente
le circostanze sembrano facili
ma sono vie che si spezzano gracili
vorrei evadere da questo posto
dal cielo nero come l'inchiorstro
fuggire da questa monotonia
cullarmi nella fantasia
in sciocchi sogni del mio passato
che con il tempo ho abbandonato
dicono che la speranza sia infinita
ma io non vedo via d'uscita
ed io mi sento incatenata
forse vorrei soltanto essere amata.
Anonimo
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    Anima nera

    Senti questo odore?
    È solo la pioggia che cade,
    sbatte e bagna questa terra,
    terra sporca e peccatrice,
    complice di queste nere anime,
    anime nere che giocando
    non si accorgono di quanto il loro sorriso può far male,
    e male fa anche questa realtà,
    tra il dubbio e la follia lì c'è la vita mia.
    E piange, piange ancora il cielo
    mentre tu fuggi ma anch'io scappo via,
    via da queste pagine,
    non voglio guardare la mia nera immagine,
    immagine scura perché vuole te anima nera!
    Anonimo
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      Scritta da: licis
      Ritorno in me come Ulisse viaggia verso la sua Itaca
      e prendo in mano un fascio di rose allo stesso modo in cui una formica raccoglie affamata la sua briciola

      Risplende allora quel piccolo arbusto dai rizomi così sottili.
      Un triste abbraccio diventa così teneramente vivo.
      Anonimo
      Composta mercoledì 24 giugno 2009
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        Scritta da: Nastjia

        Notte tormentata

        Anime dannate siamo,
        l'oscurità è il nostro divenire.

        L'orrore si cela nel silenzio sordo degli ultimi.

        La rabbia dimenticata accende gli occhi,
        sinistro bagliore diviene:

        in questa notte di spettri erranti
        urla il dolore che trafigge la mente.

        Agghiacciante la paura tutto domina
        e tutto consuma.

        Veglio il lume del mio niente
        canto ignoto della ragione
        che candela al vento,
        vacilla.
        Anonimo
        Composta mercoledì 10 luglio 2013
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          Scritta da: Myškin

          Morte da attore

          Ho bisogno di pensare a me stesso.

          Come se anch'io
          avessi una posizione
          da mantenere.
          Il nero passa,
          il grigio resta,
          la noia reagisce
          e la vita si sfascia.

          Ma permettimi...
          resterò denutrito
          sul margine della fossa ingorda,
          che vibra dalla tentazione,
          richiamandomi alla condanna
          come un venditore
          affamato di disperazione.

          Ricordo i grandi pilastri.

          Giunto alla corda,
          guardo alla sedia,
          indeciso se fare
          un passo
          nella commedia.
          Anonimo
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            Scritta da: Danza di Venere

            Eppure...

            Lusinghiera e dolce la notte appena passata,
            Di poche parole e semplici consigli, porta in dono la soluzione per una passione fatata,
            Siamo carne e dipendiamo da labbra,
            Corpo candido dall'anima incantata,
            È profondo questo sentimento e lo proteggo dentro me,
            Vorrei tanto poter dire ma è li e lo tengo al sicuro,
            Gelosamente e ad ogni costo custodisco un segreto,
            Al quale solo Il tuo sguardo potrà avere accesso.
            Anonimo
            Composta sabato 25 marzo 2017
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              Mentre saltellavo, innamorato
              in te moriva
              la rosa rossa, sciupata e scalfita
              ebbra di incertezze,
              stropicciata.
              Proprio in quel momento
              le onde in sintonia con le vele
              si scagliavano sugli scogli
              in una tempesta incessante,
              alternata alla pazza calma delle sirene.
              Proprio in quel momento
              l'irrefrenabile tempesta
              si abbatteva su spiagge
              dai sassi incerti.
              Proprio in quel momento
              la violenta tempesta
              partoriva la tristezza
              di un amore non condiviso.
              Anonimo
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