Scritta da: Blu Finch
in Poesie (Poesie anonime)
Anche se domani nascosto sarà il sol...
Tra gli "smarriti",
Tu forte girasol,
alto sarà il capo seguendo il percorso
già noto al tuo cuor.
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Anche se domani nascosto sarà il sol...
Tra gli "smarriti",
Tu forte girasol,
alto sarà il capo seguendo il percorso
già noto al tuo cuor.
Respiro
Sentirlo non è facile,
eppure c'è,
senza non possiamo esistere,
per fortuna c'è,
vederlo non è possibile,
sebbene sia sempre con noi.
Spesso è nei nostri occhi
e ci rifiutiamo di abbracciarlo.
E... pensare che lo respiriamo ogni momento.
Ci ha già perdonato.
Anime dannate siamo,
l'oscurità è il nostro divenire.
L'orrore si cela nel silenzio sordo degli ultimi.
La rabbia dimenticata accende gli occhi,
sinistro bagliore diviene:
in questa notte di spettri erranti
urla il dolore che trafigge la mente.
Agghiacciante la paura tutto domina
e tutto consuma.
Veglio il lume del mio niente
canto ignoto della ragione
che candela al vento,
vacilla.
Ho bisogno di pensare a me stesso.
Come se anch'io
avessi una posizione
da mantenere.
Il nero passa,
il grigio resta,
la noia reagisce
e la vita si sfascia.
Ma permettimi...
resterò denutrito
sul margine della fossa ingorda,
che vibra dalla tentazione,
richiamandomi alla condanna
come un venditore
affamato di disperazione.
Ricordo i grandi pilastri.
Giunto alla corda,
guardo alla sedia,
indeciso se fare
un passo
nella commedia.
Sia nel respiro di tutti il sogno che attraversa confine non visto.
Passi che ancora non cancellano
deserti e ancora qui non lasciano
visibili tracce ma che ci fanno
espandere memorie e donano
capacità di percorrere il tempo.
Per ogni pensiero nel silenzio
sia del cuore l'avvertito soffio
a regalare ali a quel tempo ora fuggito
al presente e al futuro non conosciuto.
Il sole splende
il cuore rimane freddo
la vita sorride
ma gli incubi
tornano più crudeli di prima
ridi e i tuoi occhi
ti tradiscono
velati da una strana
malinconia
che non si può cancellare
perché l'unica cosa
che farebbe risplendere
di gioia quegli occhi
è un'amore profondo
chiuso in fondo
al proprio cuore.
Tu per me sei
Incantevole come il sole
Allora io non posso rinunciare
Mai a te perché
Ormai sei mio.
Vorace l'eterna tristezza attende
come avvoltoio ch'inumidisce il becco
nel veder la carcassa ch'è il mio corpo,
frammento in fili sottili
il grande amore collassa
in buco nero greve nell'assenza;
affogheremo in un catino di lacrime
simili a struzzi nascosti sotto terra
o insieme daremo voce al vento
percorrendo il fato che ci fece incontrare.
Coltello in bocca
denti stretti,
pronto metto a fuoco,
determinato,
gestisco le armi,
sanguino
non mollo,
come potrei?
Flusso sottocutaneo
sgorga e si mescola
con i pensieri,
travaso le idee
e il sangue nella carta;
ultima, infinita,
echeggiante parola.
Scusa.
Mi vendeva il suo corpo.
Non capiva che volevo la sua anima,
il suo cuore, a cui non apparteneva a nessun uomo.
Qual era il segreto per aprirlo?
Scoprire il suo interno per renderlo mio.
Ci provava a rendere di più,
ma non riusciva,
non capiva che
nei miei occhi c'era solo lei,
nei suoi solo il vuoto.