Scritta da: Blu Finch
in Poesie (Poesie anonime)
Anche se domani nascosto sarà il sol...
Tra gli "smarriti",
Tu forte girasol,
alto sarà il capo seguendo il percorso
già noto al tuo cuor.
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Anche se domani nascosto sarà il sol...
Tra gli "smarriti",
Tu forte girasol,
alto sarà il capo seguendo il percorso
già noto al tuo cuor.
Respiro
Sentirlo non è facile,
eppure c'è,
senza non possiamo esistere,
per fortuna c'è,
vederlo non è possibile,
sebbene sia sempre con noi.
Spesso è nei nostri occhi
e ci rifiutiamo di abbracciarlo.
E... pensare che lo respiriamo ogni momento.
Ci ha già perdonato.
Guardo la porta di casa mia
le stesse scale, la stessa via
persone passano, sorrisi spenti
ma ti salutano, sono momenti
ti guardi intorno non vedi niente
però in realtà c'è tanta gente
gente che guarda, gente che sente
pensieri esplodono nella tua mente
le circostanze sembrano facili
ma sono vie che si spezzano gracili
vorrei evadere da questo posto
dal cielo nero come l'inchiorstro
fuggire da questa monotonia
cullarmi nella fantasia
in sciocchi sogni del mio passato
che con il tempo ho abbandonato
dicono che la speranza sia infinita
ma io non vedo via d'uscita
ed io mi sento incatenata
forse vorrei soltanto essere amata.
Senti questo odore?
È solo la pioggia che cade,
sbatte e bagna questa terra,
terra sporca e peccatrice,
complice di queste nere anime,
anime nere che giocando
non si accorgono di quanto il loro sorriso può far male,
e male fa anche questa realtà,
tra il dubbio e la follia lì c'è la vita mia.
E piange, piange ancora il cielo
mentre tu fuggi ma anch'io scappo via,
via da queste pagine,
non voglio guardare la mia nera immagine,
immagine scura perché vuole te anima nera!
Anime dannate siamo,
l'oscurità è il nostro divenire.
L'orrore si cela nel silenzio sordo degli ultimi.
La rabbia dimenticata accende gli occhi,
sinistro bagliore diviene:
in questa notte di spettri erranti
urla il dolore che trafigge la mente.
Agghiacciante la paura tutto domina
e tutto consuma.
Veglio il lume del mio niente
canto ignoto della ragione
che candela al vento,
vacilla.
Grazie a te, lo vedi?
Ho cominciato a darmi alla poesia
forse chissà è solo una porcheria
le mie poesie possono non piacere a nessuna persona
ma non mi importa, è cosa buona
è la più bella cosa che ci sia
che sia stata la rabbia a cominciare
non importa, non è un male
ora scrivo per ogni cosa mia
per ogni pensiero che mi viene.
Grazie
è stata opera tua.
Ho bisogno di pensare a me stesso.
Come se anch'io
avessi una posizione
da mantenere.
Il nero passa,
il grigio resta,
la noia reagisce
e la vita si sfascia.
Ma permettimi...
resterò denutrito
sul margine della fossa ingorda,
che vibra dalla tentazione,
richiamandomi alla condanna
come un venditore
affamato di disperazione.
Ricordo i grandi pilastri.
Giunto alla corda,
guardo alla sedia,
indeciso se fare
un passo
nella commedia.
Vivere senza amore è come vivere in un deserto
come morire di fame e di sete
come soffrire mille volte di più.
(di un soldato israeliano)
Dopo il bel sole,
vengono le tenebre.
Dopo la notte d'oro,
cade la notte di caligine
e la gloria del canto
naufraga
nel silenzio vacuo.
Sola nella primavera,
sola nel vento
che mi scompiglia i capelli
Sola nel segreto
che stringo al cuore
Sola, semplicemente sola
in balia dei miei pensieri.
Passo dopo passo
nei ricordi
Sospiro dopo sospiro
nei sogni
Fuggo dalle strade e dalle sue
grida grigie
che mi riempiono la testa.
Guardo il cielo terso
impregnato di un candido
celeste,
intarsiato di nuvole,
luminoso e calmo,
come me.
Respiro quell'aria rara,
passeggio nel silenzio
della bellezza.
Mi sento sola
come vorrei.
Il sole mi riscalda la pelle
il vento la solletica.
I rumori se ne vanno:
non li sento,
anche se ci sono.
Un silenzio che batte il frastuono,
la solitudine a sostituire i pensieri.
Tutto
intorno a me si muove,
ed io resto ferma
davanti al giorno che passa.
Non un alito,
non un sospiro,
nessuna voce
fuori dal coro.
Mi sento sola
come dovrei.
Voglio essere
sola
in quella calda primavera,
senza nessuno
che mi riempie di parole.
Passo dopo passo
nel silenzio,
disprezzando il mondo
che gira veloce.
Mi perdo dentro di lei:
in quella che aspetto da mesi,
nel sabato dell'anno,
nel celeste del suo cielo,
nel verde della sua natura,
nel vento del suo essere.
Cammino nel tuo calmo,
silenzioso,
unico
e raro
sospiro.