Scritta da: Ishak Alioui
Ci sono momenti nella vita
che non vuoi dimenticare,
altri che non vorresti lasciar andare,
ma non una vita tanto lunga
la memoria non si prolunga.
Cogli l'attimo importante
e quello poco rilevante,
cogli di tutto un po' di tutto
anche quando hai rimosso con lo stucco,
e se poi avanza qualcosa
metti il pensiero che nessuno osa.
Anche se stupido o imbarazzante,
se per te quel momento è importante
sarà di certo rilevante.
Anonimo
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    Scritta da: edelweiss
    Amico bianco: quando nasco, sono nero -
    quando cresco, sono nero -
    quando è caldo, sono nero -
    quando è freddo, sono nero -
    quando ho paura, sono nero -
    quando sono malato, sono nero -
    quando muoio, sono nero.

    Tu, quando nasci, sei rosa -
    quando cresci, sei bianco -
    quando è caldo, sei rosso -
    quando è freddo, sei viola -
    quando hai paura, sei giallo -
    quando sei malato, sei verde -
    quando muori, sei grigio.
    allora, perché continui a chiamare me "uomo di colore"?
    Anonimo
    Composta venerdì 6 maggio 2011
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      Eravamo giovani nuvole leggere

      Eravamo giovani nuvole leggere,
      quando ci incontrammo io e te.
      Creammo vivaci vortici di vita,
      nelle stanze infinite del nostro amore.
      Un giorno aprimmo poi una porta sul mondo,
      da nuvole fummo pioggia e non senza dolor
      toccammo cemento, alberi e terra.
      Realtà provò a separare corpi già uniti,
      anime mescolate come tempere,
      senza più confini.
      Ma nulla fu in grado di scorgere,
      nel turbine dei nostri colori
      vide solo un sorriso di luce.
      Anonimo
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Due amici

        Una storia racconta di due amici
        che camminavano nel deserto. In un momento
        del viaggio i due cominciarono a discutere,
        ed un amico diede uno schiaffo all'altro...
        questi addolorato, ma senza dire nulla,
        scrisse nella sabbia:

        il mio migliore amico oggi mi ha dato uno schiaffo.

        continuarono a camminare, finché trovarono un'oasi,
        dove decisero di fare un bagno.
        L'amico che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare,
        ma il suo amico lo salvò. Dopo che si fu ripreso,
        scrisse su una pietra:

        il mio migliore amico oggi mi ha salvato la vita.

        L'amico che aveva dato lo schiaffo
        e aveva salvato il suo migliore amico domandò:

        "quando ti ho ferito hai scritto nella sabbia,
        e adesso lo fai su una pietra. perché? "

        l'altro amico rispose:

        "quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo nella sabbia,
        dove i venti del perdono possano cancellarlo.
        ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi,
        dobbiamo inciderlo nella pietra,
        dove nessun vento possa cancellarlo."

        Impara a scrivere le tue ferite nella sabbia e ad incidere nella pietra le tue gioie.
        Anonimo
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          Scritta da: Tuocucciolo .

          Impazzirò d'amore

          Sentire una bella canzone ma non averti vicino,
          vedere il mare al tramonto e non averti vicino,
          sentirsi tristi e non averti vicino,
          sentirsi felici e non condividerlo con Te,
          non ti ho vicino ma sarai sempre nel mio cuore.
          Come un arcobaleno senza colori,
          come una stella senza luce,
          come un albero senza foglie,
          come un gabbiano senza ali mi sentirò,
          ma quando aprirò il ricordo di Te nel mio cuore,
          impazzirò d'amore.
          Anonimo
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            Scritta da: Anna D'Urso

            Dalla stradina antica

            Dalla stradina antica, a mare,
            nello scurir dell'imbrunire,
            un piccolo golfo m'appare,
            pria che nebbia inizi a salire.

            Spinge l'onde un furioso vento:
            su neri scogli s'abbattono,
            con ria schiuma da far spavento
            e stanche, e vinte, s'infrangono.

            Scuro, silente, l'austero monte
            s'oppone, v'è più indifferente,
            a cupe nubi già di fronte,
            ché n'è colmo il cielo rasente.

            E presto la luce s'attenua,
            l'aria oscura si fa trascinante,
            e presto il freddo s'accentua.
            Al riparo incauto viandante!

            Addio giorno! La notte scende.
            T'ho speso per ciò ch'ho dovuto,
            gelido un brivido mi prende,
            t'ho speso per il non voluto.

            Mi volto: che bello vederti!
            L'anima mia non è più mesta:
            più grande è la gioia d'averti,
            nell'irosa notte in tempesta.
            Anonimo
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              Scritta da: Cinzia Coppola

              La leggenda delle zeppole di San Giuseppe

              La bottega era in fondo alla via,
              tutti quanti sapevano dove.
              Fa Giuseppe: "Adorata Maria,
              molto presto sarà il diciannove;

              vola il tempo, a gran passi s'appresta.
              Invitiamo qui a casa gli amici.
              È il mio nome, lo sai; la mia festa.
              Che ti pare, Marì? Che ne dici?"

              Alza gli occhi Maria dal ricamo,
              risplendenti di grazia divina.
              "Peppe mio, tu lo sai quanto t'amo,
              però sono un disastro, in cucina.

              Ti ricordi dell'ultima volta?
              Mi ci sono davvero impegnata,
              ma mi venne uno schifo, la torta,
              e alla fine l'abbiamo buttata.

              Ma stavolta andrà meglio, lo sento,
              lo vedrai: non ti dico di più.
              Voglio farti davvero contento,
              con il nostro figliolo Gesù!"

              E così ci provò. Poveretta,
              ben tre giorni passò a cucinare,
              ma non era una cuoca provetta
              (era molto più brava a pregare).

              Questa volta riuscì! Nella stanza
              in cui stava la Sacra Famiglia
              si diffuse una dolce fragranza.
              Che languore! Che gran meraviglia!

              Su un vassoio fan mostra di sé
              (beh, Maria, certe volte sei in vena!)
              Zeppoloni di pasta bignè
              ben guarniti di crema e amarena.

              San Giuseppe però storce il naso.
              "Moglie mia, chi può averti aiutato?
              Non mi dire che è frutto del caso;
              tu lo sai, la menzogna è peccato.

              E non fare quel viso contrito!
              Dai, sorridi, mia cara Maria:
              l'aiutante, l'ho bell'e capito,
              si nasconde costì, in casa mia.

              Vieni qua, figlio mio, fatti avanti.
              I miracoli son limitati,
              vanno usati per cose importanti;
              se li impieghi così, son sprecati!"

              Ma Gesù, ch'era ancora un bambino
              lo guardò con grandissimo amore,
              e gli disse: "Mio caro papino,
              stai facendo – perdona – un errore:

              questa zeppola dolce, squisita
              da gustare in un giorno di festa
              rende un poco migliore la vita:
              la magia quotidiana è anche questa.

              È un miracolo lieve, leggero;
              una semplice, morbida cosa,
              che anche al giorno più cupo e nero
              dà una piccola mano di rosa".

              Il papà sentì in gola un magone.
              "Caro figlio, non critico più.
              Su'sti zeppole hai proprio ragione:
              io sò Santo, ma tu sì Gesù!"
              Anonimo
              Composta mercoledì 17 marzo 2010
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                Scritta da: Nastjia

                E se un giorno...

                Rinascerò un giorno,
                nell'animo rinnovato
                da promesse mai sopite,
                ritroverò l'essenza di un domani dimenticato.
                Ma non adesso
                è l'attimo di eterno che cerco.
                Non ora
                può essere sospeso il cammino.
                E se dolore ancora mi accompagna
                procederò a testa alta,
                perché speranza
                si è aggiunta a noi.
                Anonimo
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