Scritta da: Andrea Manfrè

Mi manchi

Giro per la strada
e non so dove sei,
ti vedo dappertutto
e non sai quanto ti vorrei,
e adesso che te ne sei andata
e forse non ritornerai mai più,
mi manchi,
mi manchi.

Io che ti ho sempre allontanato
dai pensieri miei,
ma per averti ora con me
non so cosa darei,
e giorni passano lenti
e chiedo perché non mi chiami più,
mi manchi,
mi manchi.

Provo ad immaginare
che cosa fai,
e ti vorrei telefonare
ma so che tu non parlerai,
non è così che doveva andare
quante cose non ti ho detto,
mi manchi,
mi manchi.

Ho pensato all'illusione
che ti ho dato,
ai pensieri che
non ho ascoltato,
al vuoto che lasci nella mia vita
che senza di te non ce la fa più,
mi manchi,
mi manchi.
Anonimo
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    E se domani

    E se domani andrai via
    Resterò prigioniero del vuoto
    Carezzerò triste il tuo pensiero Vivrò memore del tuo volto
    Vivrò della dolcezza
    Che mi hai dato
    Di ogni momento buio
    Di ogni attimo di luce
    E ti amerò ancora
    Come so amarti io
    Con il tormento nel cuore
    Con l'estasi dei sensi
    E vivrò pieno di te.
    Anonimo
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      Affollata di solitudine

      Niente
      provo a sentire un sentimento
      non mi riempie
      forse il vuoto
      lasciato da un calice
      solo falsamente riempito
      di un vino che non disseta il mio cuore

      il mio animo si rannicchia
      in un angolo della doccia
      mentre scorre un'acqua
      fredda
      come la solitudine

      voci sorde intorno a me
      richiamano l'attenzione delle mie idee
      ma l'ombra che vive dentro il mio corpo
      le riprende con ragnatele di tristezza

      mi sento sola.
      Anonimo
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        Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di
        un'ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una
        ferita al pollice.

        Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.

        Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata
        oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo.

        Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento
        che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io
        della ferita.

        Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli
        strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.

        Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro
        appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.

        L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per
        far colazione con sua moglie.

        Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da
        tempo dall'Alzheimer.

        Gli chiesi se per caso la moglie si
        preoccupasse nel caso facesse un po' tardi.

        Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.

        Ne fui sorpreso, e gli chiesi 'e va ancora ogni mattina a trovarla
        anche se non sa chi è lei?

        L'uomo sorrise e mi battè la mano sulla spalla
        dicendo: "Lei non sa chi sono,
        ma io so ancora perfettamente chi è lei

        Dovetti trattenere le lacrime... Avevo la pelle d'oca e pensai:
        'Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita.

        Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è
        l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.

        Le persone più felici non sono
        necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che
        traggono il meglio da ciò che hanno.

        Spero condividerai questo messaggio con qualcuno cui vuoi bene, io
        l'ho appena fatto.

        La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di
        come danzare nella pioggia.

        Sii più gentile del necessario, perché ciascuna delle persone che
        incontri sta combattendo qualche sorta di battaglia.
        Anonimo
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          Scritta da: Baobab16
          In bilico, tra il ricordo e l'oblio
          da una parte la certezza di rivederti, una volta
          dall altra viverti come quando non lo è stato mai.
          Lunghe spiagge dorate che devote al loro mare
          spartiscono il dolore antico di qualcosa incompiuto
          dove solo nelle pareti dell'anima
          ha il tempo per riposare e riprendere a camminare.
          Anonimo
          Composta martedì 5 agosto 2014
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            Scritta da: Danza di Venere
            Quando ti osservo noto disinvolto,
            Il tuo volto assorto in piccoli pensieri,
            Colgo espressioni, movimenti e respiri,
            Avvolti in attimi che vorrei non finissero mai.

            Quando ti osservo nonostante tutto,
            L'unica mia preoccupazione è farti splendere ancora una volta,
            Credo nell'amore quello vero,
            in un tipo in particolare, lo definirei superiore.

            Tante parole racchiudono pensieri,
            Destiniamo il tempo a chi lo rende migliore,
            Continuerò a farlo perché è di poche parole la lingua del cuore,
            Ti sono grato per ogni sguardo intrecciato,
            lì in quegli occhi, li da qualche parte ho lasciato la mia anima.
            Anonimo
            Composta martedì 9 maggio 2017
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              È da sempre

              È da sempre che ti cerco
              in ogni dove invento il tuo sguardo
              a piedi nudi ascolto i tuoi passi
              nella notte che allontana i rumori
              tra pagine bianche che vorrebbero traboccare di poesie
              tra rami di alberi secolari che sfidano il cielo

              È da sempre che ti cerco con la lanterna del cuore
              per far luce senza abbagliare
              sottovoce per non violare il tuo silenzio
              nell'alba che dicevi di amare
              al tramonto che mi rende incapace di parlare

              È da sempre che ti cerco
              nella musica che ha segnato il nostro viaggio
              dal ritmo lento dal quale ci siamo lasciati cullare
              nelle notti senza tempo come gabbiani in cerca di pace

              E sul sentiero che fiancheggia la collina della luce
              ti ho ritrovato com'eri, con gli occhi pieni di gioia e le mani
              calde di piacere! È bastato uno sguardo, l'incontro
              delle nostre voci fuse come melodie, il nostro percepirci,
              il solo esserci, il riscoprirci ancora misteriosamente attratti,
              per ritornare a quell'incanto che sapevamo da sempre solo nostro!
              Anonimo
              Composta domenica 8 settembre 2013
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