Poesie d'amore


Scritta da: azriel
in Poesie (Poesie d'amore)

L'ultima notte

E nella quiete posso finalmente piangere
di fronte al cielo che sembra prender fuoco,
mentre il tuo abbraccio parla senza dire
chiedendo inutilmente tempo al tempo.
E tremi forte perché non ti so spiegare
che cosa ne sarà di noi dopo stanotte,
e fingo di non scorger lacrime di vetro
sfiorando il viso tuo con gli occhi chiusi.
Non posso fare a meno nel silenzio
di creder che il domani sarà nostro
e che sapremo ritrovarci in un istante
quando sarà un ricordo il lungo inverno.
E nella quiete sento il vento farsi musica.
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    Scritta da: azriel
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Inquietudine

    Non so cosa pensasse il fiume gelido
    mentre furente si legava al mare
    né chi tra le acque buie dell'inverno
    avesse perso l'amore di una vita.
    So solo dei tuoi occhi color sabbia
    socchiusi dolcemente al primo lampo d'alba
    e che mi manca un bacio quello lo so
    tanto da rimanere ucciso dal rimpianto.
    Non so spiegare e il tempo non rallenta
    va via veloce come le correnti
    lasciavo andare tutto e tutto è fermo
    tra le ingannevoli lusinghe di un istante.
    Vorrei non veder scendere la notte
    ché il sonno mi è nemico.
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      Scritta da: Patrizia
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Sei estasi

      Tu,
      il mio peccato segreto
      piano, piano strisci
      addosso il mio corpo,
      sotto un barlume di luce
      assaggi e ansimi
      tocchi stringi e baci,

      sei estasi,
      che accarezza l'anima
      divori con occhi che guardano e mangiano
      bocca che assaggia e lecca
      groviglio di braccia.

      Sei estasi,
      solo estasi di carezze e respiri,
      odori acre di un fuoco che arde,
      corpi cuciti assieme con l'ago dell'oblio

      l'alba fa luce sui nostri corpi assopiti
      ma come un incanto
      tu addosso lentamente
      ti svegli
      e baci l'amore.
      Composta sabato 13 giugno 2015
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        Scritta da: Giusy Ciliberti
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Smarrirsi (fine di un amore)

        Realtà mi colpì alle spalle
        piaghe profonde, infette
        e mi rifugiai nel sogno
        indugiando in esso
        trovando piacere nell'illusione.
        Spesso gli feci visita
        addentrandomi nei suoi meandri
        nel labirinto del suo cuore sconfinato
        cadendo nell'obliò
        dimentica del resto del mondo;
        cupi bagliori e poi
        il silenzio e il suo frastuono
        arrancando e tentennando riemersi faticosamente
        nelle tiepide acque della realtà
        perché realtà esisteva!
        Nella quale muovere passi
        sulla quale prender posizioni.
        Ora non c'è realtà alla quale tornare
        non c'è ruolo, non c'è spazio, non c'è sogno.
        Solo eterno rifugio nell'oblìo.
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          Scritta da: Giusy Ciliberti
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Innamorarsi

          È miele d'autunno!
          Dimenticai così le torride turbolenze dell'estate,
          quando in essa m'attardai
          per accingermi a inchinarmi, remissiva,
          al malinconico autunno
          ma con somma sorpresa m'avvidi
          che non v'era l'autunno ad attendermi al bivio,
          ma una nuova clamorosa primavera.
          Fu così che compresi che,
          essendo disposta a viverla con occhi nuovi e impavidi,
          anacronistici pensieri e indugiando in essi,
          anche l'incipienza dell'autunno
          e la spietata veememza dell'inverno
          mi sarebbero parse dolci... come miele d'acacia.
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            Scritta da: Angelika Davidova
            in Poesie (Poesie d'amore)
            Penso che spesso, sia più difficile
            reggere il desiderio di un bacio,
            in quel momento in sospeso, anziché
            reggere lo sguardo di quella persona.

            Il gioco di sguardi è una lotta
            reggerlo è un'impresa,
            una scalata così alta,
            difficile, complessa, ma la raggiungi.
            Quel contatto visivo che si mantiene
            è un vero e proprio filo conduttore.
            Un filo che non taglierai se non lo vorrai.

            Credetemi, si può non cedere.

            Ma il bacio in sospeso
            due visi così vicini,
            la carnosità delle labbra che quasi percepisci,
            il calore di quel bacio che vorresti sentire
            sulla tua bocca tremante dalla voglia
            ma lì ferma immobile, il suo profumo.

            Desiderarlo, ma non volerlo dare,
            significa che quello sarebbe stato un bacio
            a cui valeva la pena cedere,
            perché in quel bacio sentiresti le tue labbra
            quasi pulsanti dalla voglia, sulle sue che,
            in realtà, attendi impaziente.
            Sovrasteresti il suo respiro col tuo, dalla foga...
            metteresti le mani dove puoi, purché quelle labbra non ti scappino mai più.

            Purché quel bacio sia il bacio.

            Dammi un buon motivo per non cedere a un bacio in sospeso!
            Trovalo,
            dimmelo in faccia,
            reggendo il mio sguardo.

            Avvicinati e baciami.
            Composta mercoledì 18 novembre 2015
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              in Poesie (Poesie d'amore)

              Amore che con cuore e fiore rimi

              Amore che con cuore e fiore rimi
              nel corteggiarti la vita consumai
              slancio tenero del sogno audace
              la mia forza indomita eri
              poi le tue promesse disciolte
              nel nulla e il mio andar solo!
              Dimmi, in che sbagliai
              se vano dappertutto ti cercai?
              Un errore, un altro e poi ancora
              oh me asino insistente e cocciuto
              che dietro nuvole farneticando
              con te lunghi discorsi allacciava
              per reggere con ragione una vita
              pesante di angosce e di tristezze!
              Paradiso, purgatorio o inferno
              pur tu a bada tenevi pensieri neri
              quando una speranza si allentava.
              Premio mai ricevuto, boccio acerbo
              o mai spuntato dalla pietra
              lava raffreddata, bugia ripetuta
              sbatter d'ali impallinato!
              Oh domino che cuori padroneggi
              quanto ben poco mi sorridesti;
              raggio di luce non fendesti
              la muraglia di nebbie e a voce alta
              non potei gridare: - Sta arrivando
              mi acceca e per me splende amore! -
              Zitte cornacchie cianciose
              la morte è qui vicina, zitte
              io vivo appena e non per sempre.
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                in Poesie (Poesie d'amore)

                Teatrante faceto e serioso

                Teatrante faceto e serioso
                su sveglia! Poltrone andiamo
                il palcoscenico del giorno
                è già pronto e allestito da ore
                il ruolo e la parte la conosciamo
                oltre la platea e il coro, sulla pedana
                comparse reciteremo il tiritera
                tra luci e ombre, fischi e battimani.
                Sei stanco del palco? Ma dai!
                Non puoi ritirarti o eclissarti
                se non si chiude il sipario
                e violare le regole del contratto
                che stipulasti col regista
                all'inizio della messinscena!
                Nella trama della commedia
                apparire, è la tua missione
                illuderti di essere, il tuo alimento
                domandare e non sapere, la tua pena
                amare utopie e amori, il tuo sogno!
                Respira le tue sceniche polveri
                tra la vigile gente di teatro
                e variegate illuminazioni filtrate
                e ricorda che sulla locandina
                pure in fondo e minuscolo
                a volte figura inaspettato il tuo nome.
                Daì! La tournée è quasi alla fine.
                Comica assurda tragica o grottesca
                non puoi rifiutare la tua parte.
                E se dimentichi battute?
                Tranquillizzati: c'è sempre un suggeritore!
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                  in Poesie (Poesie d'amore)

                  Labbra

                  Labbra dai miei occhi appuntate
                  perché così siete di baci disabitate?
                  Vermiglie pieghe socchiuse parlatemi
                  una schiuma vi bagni, un tremore
                  per vicinanza sorriso vi dia
                  fatevi fuoco, madide e lucenti
                  carnose schiudetevi come fiore
                  e eccitate pronunciate il mio nome
                  lacerate i silenzi che portate in voi
                  fine siate di un desiderio di baciare
                  ardente tangibile e bramoso!
                  Ad un avvicinamento un compenso offrite,
                  non siate infedeli in una guerra di paure:
                  non vi è minaccia ma desiderio di fusione;
                  non isolatemi nella mia identità
                  non appassite come ultime foglie sul ramo.
                  Non so nulla di voi
                  non conosco le ricompense
                  che rilasciate a chi vi raggiunge
                  quando ostili non siete
                  e ad altre labbra vi attaccate!
                  Oh splendete, luccicate, addolcite
                  desiderate di appartenere a chi vi attende,
                  mutate i vostri orli vellutati,
                  senza rossetto non impallidite
                  ma rosseggiate e progredite di amore
                  per raggiungermi e farmi immortale:
                  vivente io sia vissuto su voi
                  in una vita che muore e scompare.
                  Labbra non mi sfiorate appena
                  ma soffocatemi di vita!
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