Poesie d'amore


Scritta da: Lucia Quarta
in Poesie (Poesie d'amore, Poesie personali)

La forza

Sai quanta forza, ho avuto nel cuore,
per poterti dimenticare.
Sai quanto ho sofferto nell'anima,
per andare avanti.
Sai i mille perché mi sono chiesti,
tu ne valevi tanti, ma io lo capisco.
Quando ormai non c'è più niente,
il primo è il cuore che lo percepisce.
Non c'è niente da fere, le lacrime
li porta via il vento,
però vanno a finire in mare.
Composta martedì 4 novembre 2014
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: ROBERTO POZZI
    in Poesie (Poesie d'amore)

    La musica continuava a suonare

    Ti ho visto laggiù,
    in quell'angolo appartato
    della pista da ballo,
    abbandonato a te stesso
    in quella tua desolazione,
    immobile e maestoso
    come una preziosa statua
    di quale famoso museo
    aspettavi da un qualsiasi messia
    la divina salvezza
    dall'inferno personale
    nella tua stessa mente.
    In quel momento di euforia,
    volevo solo divertirmi
    come tutti gli altri partecipanti,
    confidavo di ballare con te
    quella mia canzone preferita,
    come una sensibile gesto d'affetto
    tra due maturi amanti:
    un abbraccio sensuale,
    un delicato sfioramento tra corpi
    e un voluttuoso bacio
    d'amore impossibile
    che per quell'attimo di pura magia,
    non lo era più!
    La spudorata borghesia presente
    si stava divertendo,
    tutti tranne noi due,
    nella mia solitudine
    osservavo la tua,
    ti fissavo negli occhi
    ma ero così malinconico!
    Non nascondevo molto la lacrima
    che mi stava scendendo lungo il viso,
    volevo chiederti il prossimo ballo
    ma non potevo di certo imbarazzarti,
    davanti a quei moralisti bigotti
    tu eri un ragazzo come tutti
    come lo ero, pure io,
    in questo provinciale microcosmo
    la musica continuava a suonare,
    non cambiava mai niente
    e i ragazzi potevano solo ballare
    con le ragazze!
    Composta venerdì 27 settembre 2013
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie d'amore)
      Non ho la fortuna di averlo tutti i giorni con me,
      ma quando c'è mi sento...
      non riesco a definire il termine,
      probabilmente perché non si riesce a spiegare a parole
      ciò che si prova ad essere nonno.

      Si, Nonno!
      Bisogna viverlo per capire.
      È qualcosa che va al di là di ogni concezione.

      E poi... quando quella vocina magica ti chiama "nonno"
      non capisci più niente.
      E mi ci vuole un po' per realizzare che sta chiamando me "nonno".
      Si, nonno. Felicemente nonno.

      Tenere in braccio un fagottino,
      guardarlo, riguardarlo, senza mai stancarsi.
      Oh si certo, l'abbiamo fatto anche con i nostri figli...
      ma con un nipotino è tutta un'altra cosa.

      In quei momenti, e non solo,
      non penso mai alla continuità della stirpe, no.
      Penso che mio figlio mi ha fatto il regalo più bello
      che si possa immaginare.

      E quando quel regalo è fra le tue braccia,
      e poi crescendo te lo vedi giocare per casa,
      non esisti più, ci si annulla,
      c'è solo lui e tutto è in funzione sua.
      E credetemi lo si fa volentieri,
      anzi pensiamo di non aver fatto abbastanza.
      Adesso capisco perché
      tutti i nonni e le nonne che incontro con i loro nipotini
      hanno dipinta sul viso quell'espressione di beatitudine.
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie d'amore)

        La separazione

        Gli sguardi intensi dei due giovani cuori
        ormai perduti nelle braccia dell'altro
        non possono esser divisi
        mi viene dolore al sol pensiero
        non si può dividerli
        perché quella gioia che ti pervade
        quando li guardi non ha confronto
        con nessun altro sentimento forte
        non esiste niente di più bello dell'amore
        sincero e passionale
        dei giovani cuori immortali.
        Composta domenica 10 giugno 2012
        Vota la poesia: Commenta