Scritta da: Maria Viola
Ho aperto gli occhi,
e tu non c'eri.
Ho aperto gli occhi,
non mi eri accanto.
Ho aperto gli occhi,
non eri al mio fianco.
Ho aperto gli occhi,
ho sentito il dolore,
ho aperto il mio cuore
ed eri lì da sempre.
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Ho aperto gli occhi,
e tu non c'eri.
Ho aperto gli occhi,
non mi eri accanto.
Ho aperto gli occhi,
non eri al mio fianco.
Ho aperto gli occhi,
ho sentito il dolore,
ho aperto il mio cuore
ed eri lì da sempre.
Non sarà mai uno sbaglio
quello di averti amato
amore mio.
Provare emozioni,
sentimenti.
Donare il tuo cuore
alla persona che ami davvero
non è mai uno sbaglio d'amore.
Non mi pentirò mai
di aver volato insieme a te,
due angeli con una sola ala.
Di aver conosciuto l'amore vero,
di continuare ad amarti
anche se adesso è finita.
Non sarà mai uno sbaglio d'amore,
non per me.
Perché ho avuto
un grandissimo dono dalla vita,
quello di amare te.
Non nascondermi i tuoi occhi,
quello sguardo che pur mi ferisce,
dolcemente accarezza e deciso
abbatte la porta del cuore.
Ma senza di lui non so stare
perché della tua luce
illumina i miei giorni
e cos'è questa vita
senza il sole del tuo amore.
Parlami con questi silenzi
fatti di muti pensieri
che prendono il volo
attraverso le ciglia
e son più eloquenti
di mille parole.
Ho sentito vibrare i tuoi passi nel silenzio.
Ho sentito vibrare il mio cuore.
Fuori dalla porta c'eri tu,
mi cercavi.
Amore.
L'ho vista illuminare il mio nuovo giorno,
l'ho vista nascondersi tra nubi scure,
mentre il sole faceva capolino
da dietro le mie montagne.
L'ho vista sfiorare con il suo tenue chiarore il suo sole.
E penso al loro amore.
Nasce e muore tutti i giorni,
dove uno vive,
l'altro scompare.
Retorica della vita stessa
vuoi ma non potrai
avere mai.
Lei mi sovrasta.
Lei illumina la mia notte.
Guardala, mia dolce anima,
è la stessa che accarezza il tuo viso.
Senti il suo tocco e sogna.
Ascolta il silenzio che circonda
quel austero alone di magia.
Il suo pallido chiarore nasconde
il mio amore.
Guardala,
e questa notte regalaci un sogno,
stringimi in un illusione.
Sognaci in un palpito d'amore.
Solo stanotte sogna
che le nostre mani si tocchino
e che quest'angolo di cielo
sia ancora nostro.
Ho calcolato tutto nella mia vita.
Quando mi sarei sposata,
i figli che avrei avuto,
il lavoro che avrei fatto.
Ho calcolato tutto
dimenticando che la vita
non è un'equazione matematica,
e l'imprevedibile è lì.
Ho calcolato tutto.
Nessun sogno,
nessuna strada traversa.
Ho calcolato tutto,
fino a quando nel tiepido
tepore di quel giugno lontano ho visto i tuoi occhi...
avevo calcolato tutto.
Tranne che mi sarei
innamorata di te.
A te basterebbe che io ti dicessi semplicemente "ti amo",
ma non basta a me, non direi tutto,
non direi tutto nemmeno se dicessi che ti amo alla follia.
Tu sei le mie braccia, le mie gambe, il mio sangue,
tu non rappresenti l'amore, tu rappresenti me,
il mio disastro, la mia inquietudine, la mia poesia.
Sposa, amante, sorella, figlia, mamma e
non direi tutto, perché se ti perdessi
sarebbe come rimanere nudo per sempre.
Ho lungamente bramato
il tuo cuore e ora è qui,
nelle mie mani,
è come una sorgente
di amore,
è come un canto di una sirena;
tra una carezza e un bacio,
di te mi riempio l'anima.
Sei ragione di vita,
ovunque va il pensiero,
lì sei tu, sei nel firmamento,
dove volgo il mio sguardo,
è l'infinito.
Drappi di cielo,
ricamano l'incanto dei tuoi occhi,
mille petali rosei,
formano la tua bocca,
che mielosa di nettare
un bacio mi dona.
La mia mano al seno stringi,
l'attimo non fugge
è qui che padroneggio il tempo.
lo rendo schiavo, come l'eternità
che stringo qui con te,
nel mio bacio dal mio cuore, a te.
Voleva essere i colori del suo cielo
che si specchiavano nell'acqua,
i colori dell'arcobaleno.
Voleva disegnare la sua alba, il suo tramonto.
Voleva essere la sua luna, le sue stelle
voleva essere il suo tutto
perché il suo amore è infinito.